DIFESA: TROPPE PROTESTE IN SARDEGNA, NIENTE ESERCITAZIONE. TRIDENT SPOSTATA TRAPANI, NELL'ISOLA NON SI OPERA CON SERENITA'. COCER-CISL, SPOSTAMENTO TRIDENT DANNO ECONOMIA SARDA - DIFESA:PINOTTI,LIBRO BIANCO PER ATTUARE IDEE RIVOLUZIONARIE

venerdì 05 giugno 2015

DIFESA: TROPPE PROTESTE IN SARDEGNA, NIENTE ESERCITAZIONE

TRIDENT SPOSTATA TRAPANI, NELL'ISOLA NON SI OPERA CON SERENITA'

   (ANSA) - CAGLIARI, 4 GIU - E' stata spostata a Trapani la

"Trident Juncture 2015", la piu' grande esercitazione Nato in

programa quest'anno originariamente prevista nella Base Aerea di

Decimomannu. Lo ha reso noto l'Aeronautica Militare, Reparto

Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo di Decimo,

perche' nell'Isola non vi sarebbero "le condizioni per operare

con la serenita' necessaria". Nei mesi scorsi vi sono state anche

varie proteste contro la presenza di servitu' e di basi militari

nell'Isola di cui si e' chiesto il ridimensionamento.

   "Nelle passate settimane sono state diffuse in Sardegna - ha

precisato il comando militare - notizie prive di fondamento

relative ad una prossima effettuazione dell'esercitazione Starex

nell'Isola, la cui ultima edizione ha avuto luogo nel 2011. Ma

il Reparto non e' attualmente interessato, ne' lo sara' nella parte

rimanente dell'anno, da alcuna esercitazione". La prevista

esercitazione internazionale Trident Juncture 2015 "inizialmente

pianificata per il prossimo autunno e che avrebbe portato oltre

80 velivoli e circa 5.000 militari di varie nazionalita' a

operare sull'Aeroporto di Decimomannu, e a permanere nei

territori circostanti per quattro settimane, e' stata da tempo

riprogrammata sull'aeroporto di Trapani. Come gia' comunicato in

altre sedi - ha concluso il comando - la decisione di tale

spostamento e' stata presa dall'Aeronautica Militare perche' si e'

ritenuto che in Sardegna non sussistessero le condizioni per

operare con la serenita' necessaria per attivita' di tale portata

e complessita', che coinvolgera' tutte le aeronautiche dei Paesi

Nato". (ANSA).

 

DIFESA: COCER-CISL, SPOSTAMENTO TRIDENT DANNO ECONOMIA SARDA

   (ANSA) - CAGLIARI, 4 GIU - "L'industria della Difesa in

Sardegna, piaccia o no, e' un'importantissima risorsa per l'isola

e chiediamo che la politica sarda inizi a ragionare seriamente

non su come chiudere le strutture della Difesa, ma piuttosto a

guardare le stesse come una risorsa economica e strategica per

la regione al pari di tutti gli altri complessi industriali

presenti in Sardegna". Lo chiedono Antonsergio Belfiori,

delegato nazionale del Cocer Interforze e dell'Aeronautica

militare, Mario Grieco, della Fisascat-Fp settore Nato, e

Giovanni Sainas, della Cisl-Fps, dopo l'annuncio dello

spostamento a Trapani dell'esercitazione Trident Juncture 2015.

   "Ci preoccupa cio' che sta avvenendo - spiegano - ovvero che

il Ministero della Difesa per portare a compimento i propri

compiti istituzionali scelga altre regioni italiane che di

contro, in maniera intelligente, accolgono queste risorse a cui

invece la Sardegna in maniera puramente ideologica rinuncia. Non

e' possibile accanirsi sulle forze armate e sul proprio

personale".

   I sindacati sottolineano che questo e' un altro colpo a una

regione dove "sono a rischio i posti di lavoro di migliaia di

lavoratori fra civili, militari e personale delle centinaia di

ditte che operano nei vari settori d'interesse, alcuni altamente

tecnologici, tra stipendi, acquisti di beni e servizi e indotto

per una valore di centinaia di milioni di euro all'anno. Sarebbe

un danno economico senza precedenti per una terra gia' martoriata

dalla crisi". Per il Cocer e la Cisl lo spostamento a Trapani

dell'esercitazione priva la Sardegna di "un'altra opportunita' di

fare economia e dare respiro alle imprese locali", rimarcando

che se l'esercitazione si fosse fatta "5000 persone sarebbero

transitate nell'Isola in un periodo turistico praticamente nullo

come e' il mese di novembre".

   "Un'altra occasione persa per la Sardegna - ribadiscono - che

ormai pare abbia dichiarato incomprensibilmente guerra ad un

settore industriale e strategico come quello della Difesa che

crea economia, porta benessere e ricadute nei territori oltre

che dare impiego a migliaia di sardi".  (ANSA).

 

DIFESA:PINOTTI,LIBRO BIANCO PER ATTUARE IDEE RIVOLUZIONARIE

   (ANSA) - ROMA, 4 GIU - "La vera novita' del libro bianco per

la difesa non e' tanto l'introduzione di idee nuove, quanto

piuttosto la capacita' di attuare concetti rivoluzionari mai

pienamente attuati in precedenza". Lo ha detto oggi il

ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durate un'audizione

a Palazzo Madama davanti le commissioni Esteri e Difesa di

Camera e Senato, sul Libro Bianco per la sicurezza

internazionale e la difesa. I "concetti rivoluzionari"

riguardano: piu' personale in ferma prefissata e piu'

giovani arruolati "per avere forze armate piu'

professionali, piccole ed economiche"; l'ampliamento della

base dei riservisti "sul modello degli altri Paesi europei";

la priorita' agli interventi nell'area euro-mediterranea; un

unico capitolo di bilancio per acquisti e manutenzione; una

legge "pluriennale per gli investimenti militari"; un piano

strategico di sviluppo della base industriale e tecnologica.

(ANSA).

 


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