DIFESA: TROPPE PROTESTE IN SARDEGNA, NIENTE ESERCITAZIONE. TRIDENT SPOSTATA TRAPANI, NELL'ISOLA NON SI OPERA CON SERENITA'. COCER-CISL, SPOSTAMENTO TRIDENT DANNO ECONOMIA SARDA - DIFESA:PINOTTI,LIBRO BIANCO PER ATTUARE IDEE RIVOLUZIONARIE
DIFESA: TROPPE PROTESTE IN SARDEGNA, NIENTE ESERCITAZIONE
TRIDENT SPOSTATA TRAPANI, NELL'ISOLA NON SI OPERA CON SERENITA'
(ANSA) - CAGLIARI, 4 GIU - E' stata spostata a Trapani la
"Trident Juncture 2015", la piu' grande esercitazione Nato in
programa quest'anno originariamente prevista nella Base Aerea di
Decimomannu. Lo ha reso noto l'Aeronautica Militare, Reparto
Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo di Decimo,
perche' nell'Isola non vi sarebbero "le condizioni per operare
con la serenita' necessaria". Nei mesi scorsi vi sono state anche
varie proteste contro la presenza di servitu' e di basi militari
nell'Isola di cui si e' chiesto il ridimensionamento.
"Nelle passate settimane sono state diffuse in Sardegna - ha
precisato il comando militare - notizie prive di fondamento
relative ad una prossima effettuazione dell'esercitazione Starex
nell'Isola, la cui ultima edizione ha avuto luogo nel 2011. Ma
il Reparto non e' attualmente interessato, ne' lo sara' nella parte
rimanente dell'anno, da alcuna esercitazione". La prevista
esercitazione internazionale Trident Juncture 2015 "inizialmente
pianificata per il prossimo autunno e che avrebbe portato oltre
80 velivoli e circa 5.000 militari di varie nazionalita' a
operare sull'Aeroporto di Decimomannu, e a permanere nei
territori circostanti per quattro settimane, e' stata da tempo
riprogrammata sull'aeroporto di Trapani. Come gia' comunicato in
altre sedi - ha concluso il comando - la decisione di tale
spostamento e' stata presa dall'Aeronautica Militare perche' si e'
ritenuto che in Sardegna non sussistessero le condizioni per
operare con la serenita' necessaria per attivita' di tale portata
e complessita', che coinvolgera' tutte le aeronautiche dei Paesi
Nato". (ANSA).
DIFESA: COCER-CISL, SPOSTAMENTO TRIDENT DANNO ECONOMIA SARDA
(ANSA) - CAGLIARI, 4 GIU - "L'industria della Difesa in
Sardegna, piaccia o no, e' un'importantissima risorsa per l'isola
e chiediamo che la politica sarda inizi a ragionare seriamente
non su come chiudere le strutture della Difesa, ma piuttosto a
guardare le stesse come una risorsa economica e strategica per
la regione al pari di tutti gli altri complessi industriali
presenti in Sardegna". Lo chiedono Antonsergio Belfiori,
delegato nazionale del Cocer Interforze e dell'Aeronautica
militare, Mario Grieco, della Fisascat-Fp settore Nato, e
Giovanni Sainas, della Cisl-Fps, dopo l'annuncio dello
spostamento a Trapani dell'esercitazione Trident Juncture 2015.
"Ci preoccupa cio' che sta avvenendo - spiegano - ovvero che
il Ministero della Difesa per portare a compimento i propri
compiti istituzionali scelga altre regioni italiane che di
contro, in maniera intelligente, accolgono queste risorse a cui
invece la Sardegna in maniera puramente ideologica rinuncia. Non
e' possibile accanirsi sulle forze armate e sul proprio
personale".
I sindacati sottolineano che questo e' un altro colpo a una
regione dove "sono a rischio i posti di lavoro di migliaia di
lavoratori fra civili, militari e personale delle centinaia di
ditte che operano nei vari settori d'interesse, alcuni altamente
tecnologici, tra stipendi, acquisti di beni e servizi e indotto
per una valore di centinaia di milioni di euro all'anno. Sarebbe
un danno economico senza precedenti per una terra gia' martoriata
dalla crisi". Per il Cocer e la Cisl lo spostamento a Trapani
dell'esercitazione priva la Sardegna di "un'altra opportunita' di
fare economia e dare respiro alle imprese locali", rimarcando
che se l'esercitazione si fosse fatta "5000 persone sarebbero
transitate nell'Isola in un periodo turistico praticamente nullo
come e' il mese di novembre".
"Un'altra occasione persa per la Sardegna - ribadiscono - che
ormai pare abbia dichiarato incomprensibilmente guerra ad un
settore industriale e strategico come quello della Difesa che
crea economia, porta benessere e ricadute nei territori oltre
che dare impiego a migliaia di sardi". (ANSA).
DIFESA:PINOTTI,LIBRO BIANCO PER ATTUARE IDEE RIVOLUZIONARIE
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - "La vera novita' del libro bianco per
la difesa non e' tanto l'introduzione di idee nuove, quanto
piuttosto la capacita' di attuare concetti rivoluzionari mai
pienamente attuati in precedenza". Lo ha detto oggi il
ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durate un'audizione
a Palazzo Madama davanti le commissioni Esteri e Difesa di
Camera e Senato, sul Libro Bianco per la sicurezza
internazionale e la difesa. I "concetti rivoluzionari"
riguardano: piu' personale in ferma prefissata e piu'
giovani arruolati "per avere forze armate piu'
professionali, piccole ed economiche"; l'ampliamento della
base dei riservisti "sul modello degli altri Paesi europei";
la priorita' agli interventi nell'area euro-mediterranea; un
unico capitolo di bilancio per acquisti e manutenzione; una
legge "pluriennale per gli investimenti militari"; un piano
strategico di sviluppo della base industriale e tecnologica.
(ANSA).