FISCO: 16 GIUGNO PRIMA RATA TASI, A COMUNI 2,3 MILIARDI. ALIQUOTE DELIBERATE IN 1.230 COMUNI, NEGLI ALTRI ENTRO OTTOBRE
FISCO: 16 GIUGNO PRIMA RATA TASI, A COMUNI 2,3 MILIARDI
ALIQUOTE DELIBERATE IN 1.230 COMUNI, NEGLI ALTRI ENTRO OTTOBRE
(ANSA) - ROMA, 6 GIU - Mancano pochi giorni al primo
appuntamento dell'anno con le tasse sulla casa. Entro il 16
giugno proprietari e inquilini dovranno versare la prima rata di
Tasi e Imu, portando nelle casse dei Comuni entrate che la Cgia
di Mestre calcola in 2,3 miliardi di euro.
Fino ad oggi ad adeguare l'aliquota comunicandola al
dipartimento delle Finanze sono stati, secondo quanto riporta la
Confedilizia, 1.230 amministrazioni per la Tasi e 1.214 per
l'Imu. Una minoranza dei circa 8.000 Comuni italiani. Li' dove la
delibera e' stata gia' pubblicata si paghera' in base alle nuove
percentuali, mentre nei centri in cui la decisione non e' ancora
stata presa si paghera' lo stesso importo pagato nell'estate
dello scorso anno, in base all'aliquota 2014 di fatto ancora in
vigore. A meta' dicembre poi, quando i contribuenti saranno
chiamati a versare la seconda rata, si paghera' a conguaglio in
base agli aggiornamenti che i Comuni avranno obbligatoriamente
comunicato al Mef entro il mese di ottobre.
La Cgia calcola quindi che, alla luce di tutto cio', visto che
nel 2014 i sindaci hanno incassato dalla Tasi circa 4,6 miliardi
di euro, di cui 3,3 miliardi relativi all'abitazione principale,
i contribuenti verseranno entro il 16 giugno circa la meta' di
quanto pagato complessivamente nel 2014, ovvero 2,3 miliardi, di
cui 1,6 miliardi sulla prima casa. Gli artigiani di Mestre
lamentano pero' il fatto che, nonostante la legge abbia dato la
facolta' ai Comuni di inviare da quest'anno ai contribuenti i
modelli per il pagamento della Tasi gia' compilati, gli enti
locali attivi in questo senso siano ancora pochi. "Nella maggior
parte dei casi, - afferma il segretario Giuseppe Bertolussi -
anche quest'anno i proprietari di prima casa sono stati
abbandonati a loro stessi".
Quello che molti Comuni stanno probabilmente aspettando in
attesa di deliberare le nuove aliquote e' peraltro l'accordo tra
governo e Anci sul cosiddetto "fondo perequativo" che
permetterebbe alle amministrazioni locali di approntare
specifiche detrazioni a favore di famiglie numerose e o fasce
sociali in difficolta'. Lo scorso anno lo Stato ha accordato un
"trasferimento" di 625 milioni di euro che quest'anno, secondo
alcune indiscrezioni, potrebbe scendere a 500 milioni. Comunque
"una boccata d'ossigeno" secondo la Cgia, che dovrebbe essere
inserita nel decreto enti locali, in arrivo a breve sul tavolo
del consiglio dei ministri.