FISCO: 16 GIUGNO PRIMA RATA TASI, A COMUNI 2,3 MILIARDI. ALIQUOTE DELIBERATE IN 1.230 COMUNI, NEGLI ALTRI ENTRO OTTOBRE

domenica 07 giugno 2015

FISCO: 16 GIUGNO PRIMA RATA TASI, A COMUNI 2,3 MILIARDI

ALIQUOTE DELIBERATE IN 1.230 COMUNI, NEGLI ALTRI ENTRO OTTOBRE

   (ANSA) - ROMA, 6 GIU - Mancano pochi giorni al primo

appuntamento dell'anno con le tasse sulla casa. Entro il 16

giugno proprietari e inquilini dovranno versare la prima rata di

Tasi e Imu, portando nelle casse dei Comuni entrate che la Cgia

di Mestre calcola in 2,3 miliardi di euro.

   Fino ad oggi ad adeguare l'aliquota comunicandola al

dipartimento delle Finanze sono stati, secondo quanto riporta la

Confedilizia, 1.230 amministrazioni per la Tasi e 1.214 per

l'Imu. Una minoranza dei circa 8.000 Comuni italiani. Li' dove la

delibera e' stata gia' pubblicata si paghera' in base alle nuove

percentuali, mentre nei centri in cui la decisione non e' ancora

stata presa si paghera' lo stesso importo pagato nell'estate

dello scorso anno, in base all'aliquota 2014 di fatto ancora in

vigore. A meta' dicembre poi, quando i contribuenti saranno

chiamati a versare la seconda rata, si paghera' a conguaglio in

base agli aggiornamenti che i Comuni avranno obbligatoriamente

comunicato al Mef entro il mese di ottobre.

   La Cgia calcola quindi che, alla luce di tutto cio', visto che

nel 2014 i sindaci hanno incassato dalla Tasi circa 4,6 miliardi

di euro, di cui 3,3 miliardi relativi all'abitazione principale,

i contribuenti verseranno entro il 16 giugno circa la meta' di

quanto pagato complessivamente nel 2014, ovvero 2,3 miliardi, di

cui 1,6 miliardi sulla prima casa. Gli artigiani di Mestre

lamentano pero' il fatto che, nonostante la legge abbia dato la

facolta' ai Comuni di inviare da quest'anno ai contribuenti i

modelli per il pagamento della Tasi gia' compilati, gli enti

locali attivi in questo senso siano ancora pochi. "Nella maggior

parte dei casi, - afferma il segretario Giuseppe Bertolussi -

anche quest'anno i proprietari di prima casa sono stati

abbandonati a loro stessi".

   Quello che molti Comuni stanno probabilmente aspettando in

attesa di deliberare le nuove aliquote e' peraltro l'accordo tra

governo e Anci sul cosiddetto "fondo perequativo" che

permetterebbe alle amministrazioni locali di approntare

specifiche detrazioni a favore di famiglie numerose e o fasce

sociali in difficolta'. Lo scorso anno lo Stato ha accordato un

"trasferimento" di 625 milioni di euro che quest'anno, secondo

alcune indiscrezioni, potrebbe scendere a 500 milioni. Comunque

"una boccata d'ossigeno" secondo la Cgia, che dovrebbe essere

inserita nel decreto enti locali, in arrivo a breve sul tavolo

del consiglio dei ministri.

 


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