SUBITO RILASCIATO DOPO ACCOLTELLAMENTO CARABINIERI,PATTEGGIA. RITO ALTERNATIVO 'ESCLUDE' PARTI CIVILI. COISP, ANDREMO AL TAR - FISCO: BRUXELLES LANCIA RIFORMA ANTI-EVASIONE IMPRESE - FISCO: DECRETI IN CDM VENERDI', STOP SOGLIA SALVA-PENALE
SUBITO RILASCIATO DOPO ACCOLTELLAMENTO CARABINIERI,PATTEGGIA
RITO ALTERNATIVO 'ESCLUDE' PARTI CIVILI. COISP, ANDREMO AL TAR
(ANSA) - PADOVA, 17 GIU - Si e' chiuso con un patteggiamento a
due anni di reclusione la vicenda che ha portato davanti al
giudice di Padova un libico 35enne, Imed Khannoussi, che dopo
essere stato arrestato per aver accoltellato due carabinieri,
nel febbraio scorso, era stato rimesso in liberta' due giorni
dopo. Fatto che aveva suscitato forti polemiche, soprattutto da
parte di esponenti della Lega. La vicenda era maturata a Padova
durante un arresto per spaccio di droga. Lo straniero si era
scagliato contro i due militari dell'Arma con coltello dotato di
una lama di 17 centimetri. In Tribunale e' finito con le accuse
di spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni
aggravate, e porto di coltello.
In apertura dell'udienza era stata ammessa la costituzione di
parte civile, oltre che dei due feriti, anche del sindacato di
polizia Coisp. Tuttavia il rito alternativo dell'applicazione
della pena - spiega l'avvocato Giorgio Carta, legale del Coisp e
dei due carabinieri - ha escluso automaticamente le parti civili
dal procedimento penale. "Ma cio' - spiega Carta - sposta solo la
sede dove faremo valere le nostre ragioni, il Tar, dove
proporremo ricorso contro il Ministero della Difesa, che in sede
penale avevamo chiesto di citare come responsabile civile".
Questo, sostiene Carta, per il fatto che gli uomini delle
forze dell'ordine, esposti a gravi pericoli durante i servizi
sul territorio, non hanno in dotazione le cosiddette 'armi non
letali', quali spray urticanti o teaser (immobilizzatori), in
uso nei corpi di polizia di molti Paesi stranieri. (ANSA).
FISCO: BRUXELLES LANCIA RIFORMA ANTI-EVASIONE IMPRESE
BASE IMPONIBILE COMUNE E APPROCCIO UNICO VERSO 'PARADISI'
(ANSA) - BRUXELLES, 17 GIU - La Commissione Ue vuole
riformare la tassazione delle imprese in Europa, per renderla
piu' trasparente ed equa e per combattere l'evasione. Per questo
ha lanciato oggi un piano d'azione che, tra le altre cose,
prevede di rilanciare la proposta di creare una base imponibile
comune (ferma in Consiglio dal 2011), assicurare che i profitti
vengano tassati laddove sono generati, trovare un approccio
comune verso i paradisi fiscali, e per questo ha pubblicato la
prima lista delle giurisdizioni che non cooperano.(ANSA).
FISCO: BRUXELLES LANCIA RIFORMA ANTI-EVASIONE IMPRESE (2)
(ANSA) - BRUXELLES, 17 GIU - La direttiva sulla base
imponibile comune (CCCTB o Common Consolidated Corporate Tax
Base) e' ferma in Consiglio, ostacolata da diversi Paesi, Irlanda
in testa. Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici
ha annunciato che presentera' la sua proposta all'inizio del
2016, e sara' diversa dalla precedente. Conterra' un approccio
'passo dopo passo'. Due le fasi: nella prima si trovera' una
definizione comune di 'profitti tassabili', e nella seconda la
Commissione proporra' di passare al consolidamento, cioe' una
condivisone dei profitti.
Secondo Bruxelles poi, c'e' un forte consenso a favore
dell'idea che le societa' debbano pagare laddove generano
profitti. Percio' si riformera' anche il 'regime di trasferimento
dei profitti' e quello dei 'patent boxes', che permette di avere
una aliquota preferenziale per la proprieta' intellettuale.
Queste due 'trovate' fiscali, consentono alle multinazionali di
spostare i profitti tra Paesi per eludere il fisco.
Infine, la Commissione ha pubblicato per la prima volta la
lista dei paradisi fiscali. Trenta Paesi, tra cui Hong Kong e
Brunei in Asia, Monaco, Andorra e Guernsey in Europa, una serie
di Paesi caraibici inclusi le Isole Cayman e le British Virgin
Islands.(ANSA).
FISCO: DECRETI IN CDM VENERDI', STOP SOGLIA SALVA-PENALE
CONSIDERATA NORMA PRO-BERLUSCONI. NOVITA' CATASTO, DA VANI A MQ
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - Salta la norma che fissava al 3% la
non punibilita' sulle imposte evase dal decreto legislativo sulle
sanzioni che venerdi' pomeriggio, al ritorno del ministro Pier
Carlo Padoan dall'Ecofin, arrivera' sul tavolo del Cdm. La
decisione del governo appare scontata dopo le polemiche che
hanno accompagnato la norma non a caso ribattezzata
'salva-Berlusconi'. E se questo appare ormai abbastanza scontato
meno scontato e' invece il destino degli altri provvedimenti
della delega fiscale che il governo potrebbe presentare fino a
fine mese per poi consegnarli alle commissioni parlamentari che
avranno tempo per esaminarli ed esprimere il proprio parere
entro settembre.
Da quanto si apprende dunque ci sarebbe la cancellazione
della norma 'salva-Berlusconi' nel 'pacchetto' sulle frodi
fiscali. La punibilita' quindi non cambierebbe. Inizialmente, nel
provvedimento approvato da Palazzo Chigi ma poi ritirato, era
stata inserita una soglia di non punibilita' che 'salvava' chi
aveva evaso imposte non superiori al 3% dell'imponibile
dichiarato. Si modificherebbe invece la parte che riguarda gli
errori in dichiarazione. Ad esempio se un contribuente portasse
in detrazione un valore in anticipo ci potrebbe essere una
'reazione' piu' 'comprensiva'. E le sanzioni verrebbero ridotte.
Ma il reato di frode, come ad esempio per le fatture false,
rimarrebbe sostanzialmente immutato.
Ma molti sono gli argomenti ancora al vaglio del Governo: c'e'
infatti ancora da chiudere la riforma del catasto, e argomenti
delicati come la riscossione, l'interpello, il contenzioso i
giochi e il fondo taglia tasse.
Molto attese le misure sul catasto: l'intenzione ultima della
delega e' quella di aggiornare i valori catastali a quelli di
mercato, sostituendo ad esempio al conteggio dei vani quello dei
metri quadri. Per definire i nuovi valori catastali si dovrebbe
partire dunque dai rogiti del triennio 2012-2014, ma per avere
un quadro il piu' possibile completo della situazione di oltre 63
milioni di immobili di tutto il territorio nazionale si
prenderanno in considerazione anche le aste giudiziarie. Resta
tuttavia il problema della probabile scarsita' dei dati
disponibili: negli anni neri della crisi immobiliare le
compravendite sono infatti diminuite anche di un quarto in
alcune aree del Paese, rendendo i dati dei rogiti limitati e
poco attendibili rispetto al potenziale andamento del
mercato. Ma i primi soggetti coinvolti, i proprietari, temono in
passaggio: il presidente di Confedilizia, Giorgio
Spaziani Testa, ad esempio, recentemente ha spiegato che "il
rischio e' che si utilizzi la riforma per aumentare ancora le
imposte". E di aumenti si parla anche per la riforma dei giochi:
alcune indiscrezioni di stampa parlavano infatti di un aumento
della tassazione sulle vincite dal 6 all'8%.(ANSA).