SUBITO RILASCIATO DOPO ACCOLTELLAMENTO CARABINIERI,PATTEGGIA. RITO ALTERNATIVO 'ESCLUDE' PARTI CIVILI. COISP, ANDREMO AL TAR - FISCO: BRUXELLES LANCIA RIFORMA ANTI-EVASIONE IMPRESE - FISCO: DECRETI IN CDM VENERDI', STOP SOGLIA SALVA-PENALE

giovedì 18 giugno 2015

SUBITO RILASCIATO DOPO ACCOLTELLAMENTO CARABINIERI,PATTEGGIA

RITO ALTERNATIVO 'ESCLUDE' PARTI CIVILI. COISP, ANDREMO AL TAR

   (ANSA) - PADOVA, 17 GIU - Si e' chiuso con un patteggiamento a

due anni di reclusione la vicenda che ha portato davanti al

giudice di Padova un libico 35enne, Imed Khannoussi, che dopo

essere stato arrestato per aver accoltellato due carabinieri,

nel febbraio scorso, era stato rimesso in liberta' due giorni

dopo. Fatto che aveva suscitato forti polemiche, soprattutto da

parte di esponenti della Lega. La vicenda era maturata a Padova

durante un arresto per spaccio di droga. Lo straniero si era

scagliato contro i due militari dell'Arma con coltello dotato di

una lama di 17 centimetri. In Tribunale e' finito con le accuse

di spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni

aggravate, e porto di coltello.

   In apertura dell'udienza era stata ammessa la costituzione di

parte civile, oltre che dei due feriti, anche del sindacato di

polizia Coisp. Tuttavia il rito alternativo dell'applicazione

della pena - spiega l'avvocato Giorgio Carta, legale del Coisp e

dei due carabinieri - ha escluso automaticamente le parti civili

dal procedimento penale. "Ma cio' - spiega Carta - sposta solo la

sede dove faremo valere le nostre ragioni, il Tar, dove

proporremo ricorso contro il Ministero della Difesa, che in sede

penale avevamo chiesto di citare come responsabile civile".

   Questo, sostiene Carta, per il fatto che gli uomini delle

forze dell'ordine, esposti a gravi pericoli durante i servizi

sul territorio, non hanno in dotazione le cosiddette 'armi non

letali', quali spray urticanti o teaser (immobilizzatori), in

uso nei corpi di polizia di molti Paesi stranieri. (ANSA).

 

FISCO: BRUXELLES LANCIA RIFORMA ANTI-EVASIONE IMPRESE

BASE IMPONIBILE COMUNE E APPROCCIO UNICO VERSO 'PARADISI'

   (ANSA) - BRUXELLES, 17 GIU - La Commissione Ue vuole

riformare la tassazione delle imprese in Europa, per renderla

piu' trasparente ed equa e per combattere l'evasione. Per questo

ha lanciato oggi un piano d'azione che, tra le altre cose,

prevede di rilanciare la proposta di creare una base imponibile

comune (ferma in Consiglio dal 2011), assicurare che i profitti

vengano tassati laddove sono generati, trovare un approccio

comune verso i paradisi fiscali, e per questo ha pubblicato la

prima lista delle giurisdizioni che non cooperano.(ANSA).

 

FISCO: BRUXELLES LANCIA RIFORMA ANTI-EVASIONE IMPRESE (2)

   (ANSA) - BRUXELLES, 17 GIU - La direttiva sulla base

imponibile comune (CCCTB o Common Consolidated Corporate Tax

Base) e' ferma in Consiglio, ostacolata da diversi Paesi, Irlanda

in testa. Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici

ha annunciato che presentera' la sua proposta all'inizio del

2016, e sara' diversa dalla precedente. Conterra' un approccio

'passo dopo passo'. Due le fasi: nella prima si trovera' una

definizione comune di 'profitti tassabili', e nella seconda la

Commissione proporra' di passare al consolidamento, cioe' una

condivisone dei profitti.

   Secondo Bruxelles poi, c'e' un forte consenso a favore

dell'idea che le societa' debbano pagare laddove generano

profitti. Percio' si riformera' anche il 'regime di trasferimento

dei profitti' e quello dei 'patent boxes', che permette di avere

una aliquota preferenziale per la proprieta' intellettuale.

Queste due 'trovate' fiscali, consentono alle multinazionali di

spostare i profitti tra Paesi per eludere il fisco.

  Infine, la Commissione ha pubblicato per la prima volta la

lista dei paradisi fiscali. Trenta Paesi, tra cui Hong Kong e

Brunei in Asia, Monaco, Andorra e Guernsey in Europa, una serie

di Paesi caraibici inclusi le Isole Cayman e le British Virgin

Islands.(ANSA).

 

FISCO: DECRETI IN CDM VENERDI', STOP SOGLIA SALVA-PENALE

CONSIDERATA NORMA PRO-BERLUSCONI. NOVITA' CATASTO, DA VANI A MQ

   (ANSA) - ROMA, 17 GIU - Salta la norma che fissava al 3% la

non punibilita' sulle imposte evase dal decreto legislativo sulle

sanzioni che venerdi' pomeriggio, al ritorno del ministro Pier

Carlo Padoan dall'Ecofin, arrivera' sul tavolo del Cdm. La

decisione del governo appare scontata dopo le polemiche che

hanno accompagnato la norma non a caso ribattezzata

'salva-Berlusconi'. E se questo appare ormai abbastanza scontato

meno scontato e' invece il destino degli altri provvedimenti

della delega fiscale che il governo potrebbe presentare fino a

fine mese per poi consegnarli alle commissioni parlamentari che

avranno tempo per esaminarli ed esprimere il proprio parere

entro settembre.

   Da quanto si apprende dunque ci sarebbe la cancellazione

della norma 'salva-Berlusconi' nel 'pacchetto' sulle frodi

fiscali. La punibilita' quindi non cambierebbe. Inizialmente, nel

provvedimento approvato da Palazzo Chigi ma poi ritirato, era

stata inserita una soglia di non punibilita' che 'salvava' chi

aveva evaso imposte non superiori al 3% dell'imponibile

dichiarato. Si modificherebbe invece la parte che riguarda gli

errori in dichiarazione. Ad esempio se un contribuente portasse

in detrazione un valore in anticipo ci potrebbe essere una

'reazione' piu' 'comprensiva'. E le sanzioni verrebbero ridotte.

Ma il reato di frode, come ad esempio per le fatture false,

rimarrebbe sostanzialmente immutato.

   Ma molti sono gli argomenti ancora al vaglio del Governo: c'e'

infatti ancora da chiudere la riforma del catasto, e argomenti

delicati come la riscossione, l'interpello, il contenzioso i

giochi e il fondo taglia tasse.

   Molto attese le misure sul catasto: l'intenzione ultima della

delega e' quella di aggiornare i valori catastali a quelli di

mercato, sostituendo ad esempio al conteggio dei vani quello dei

metri quadri. Per definire i nuovi valori catastali si dovrebbe

partire dunque dai rogiti del triennio 2012-2014, ma per avere

un quadro il piu' possibile completo della situazione di oltre 63

milioni di immobili di tutto il territorio nazionale si

prenderanno in considerazione anche le aste giudiziarie. Resta

tuttavia il problema della probabile scarsita' dei dati

disponibili: negli anni neri della crisi immobiliare le

compravendite sono infatti diminuite anche di un quarto in

alcune aree del Paese, rendendo i dati dei rogiti limitati e

poco attendibili rispetto al potenziale andamento del

mercato. Ma i primi soggetti coinvolti, i proprietari, temono in

passaggio: il presidente di Confedilizia, Giorgio

Spaziani Testa, ad esempio, recentemente ha spiegato che "il

rischio e' che si utilizzi la riforma per aumentare ancora le

imposte". E di aumenti si parla anche per la riforma dei giochi:

alcune indiscrezioni di stampa parlavano infatti di un aumento

della tassazione sulle vincite dal 6 all'8%.(ANSA).

 


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