FISCO: BRIATORE; CONDANNA A 23 MESI E CONFISCA YACHT - MEF,A MAGGIO +9% PARTITE IVA, BOOM AGRICOLTURA A SUD - FISCO: CHIESA FA PIENO DONAZIONI, FLOP PER I PARTITI
ANSA/ Fisco: Briatore; condanna a 23 mesi e confisca yacht
Imputato con quattro persone di reati legati a noleggio barca
(ANSA) - GENOVA, 10 LUG - Un anno e 11 mesi di reclusione con
la sospensione condizionale, la confisca dello yacht Force Blue
e l'interdizione dagli uffici direttivi di societa' e imprese per
tre anni. Si e' concluso cosi' il processo a Flavio Briatore,
imprenditore ed ex team manager della Renault in Formula 1,
imputato insieme ad altre quattro persone per reati fiscali
legati al noleggio del megayacht che fu sequestrato dalla
Guardia di Finanza al largo della Spezia mentre a bordo c'era la
moglie Elisabetta Gregoraci e il figlioletto, oltre a una
ventina di membri dell'equipaggio.
Oggi Briatore, che ha sempre seguito tutte le udienze, non
era presente in aula. I giudici del tribunale penale di Genova
presieduto dal giudice Marco Panicucci hanno inflitto un anno e
11 mesi con la condizionale anche al comandante dello yacht
Ferdinando Tarquini. Gli altri imputati sono i tre
amministratori della societa' Autumn Sailing Limited,
proprietaria dell'imbarcazione, che si sono succeduti nel tempo:
Dominique Warluzel e' stato condannato a sua volta a un anno e 11
mesi (con la condizionale) mentre Maria Pia De Fusco e' stata
condannata al pagamento di una multa di 7 milioni di euro e
Laurence Eckle Teyssedou e' stata assolta perche' il fatto non
costituisce reato.
Alla lettura della sentenza era presente solo la De Fusco. Il
comandante Tarquini era assente perche' e' sul Force Blue che in
questi giorni naviga nel mar Egeo. Nonostante lo yacht fosse
sotto sequestro, infatti, era stato autorizzato dal giudice a
fare charter, ma solo nel Mediterraneo. Il processo a Briatore
assistito dagli avvocati Massimo Pellicciotta e Fabio Lattanzi,
e' iniziato il 22 ottobre 2014. I pm Patrizia Petruzziello e
Walter Cotugno nel maggio scorso avevano chiesto 4 anni di
reclusione per Briatore e pene comprese fra 3 anni e 3 anni e 10
mesi per gli altri imputati e la confisca del Force Blue.
Secondo i pm, Briatore era amministratore di fatto e
proprietario della Autumn Sailing Limited e, quindi, effettivo
proprietario e armatore dello yacht. L'accusa era per tutti
quella di aver simulato un'attivita' commerciale di noleggio che
avrebbe consentito di utilizzare il Force Blue iscritto in un
Paese extracomunitario e di proprieta' della Autumn Sailing
Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche, per uso
diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al
maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all'importazione per 3,6
milioni di euro. Erano stati quindi accusati di avere
indebitamente goduto di agevolazioni fiscali compreso l'aver
indicato l'uso di carburante come esente dalle accise. Un'altra
accusa era quella di emissione di fatture per operazioni
inesistenti. Il tribunale ha dichiarato non doversi procedere
per intervenuta prescrizione per quest'ultimo reato a partire
dal 2007.
Dopo la lettura della sentenza l'avvocato Massimo
Pellicciotta ha commentato: "E' un risultato che non ci
aspettavamo. La nave continua a produrre incassi. E' un'azienda
che ha incassato piu' di 20 milioni di euro. Proporremo appello e
ci batteremo fino alla fine". (ANSA).
Fisco:Mef,a maggio +9% partite Iva, boom agricoltura a Sud
Effetto nuove norme su Imu agricola, +104,8%
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Nel mese di maggio 2015 sono state
aperte 48.103 nuove partite Iva; rispetto allo stesso mese
dell'anno scorso si registra un incremento significativo (+9%),
in larga parte sostenuto dalle nuove aperture in agricoltura,
localizzate soprattutto nel Sud e Isole. Lo comunica il Mef,
sottolineando che il 'boom' del settore (+104,8% rispetto a
maggio 2014) e' dovuto "presumibilmente l'effetto delle novita'
normative dell'IMU sui terreni agricoli che prevedono
agevolazioni per gli imprenditori agricoli
professionali".(ANSA).
Fisco:Mef,a maggio +9% partite Iva, boom agricoltura a Sud (2)
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - A maggio, spiega il Mef, diversamente
dai consueti andamenti tendenziali, la quota di aperture
localizzate al Sud ed Isole ha superato quella delle Regioni
settentrionali (40,7% contro il 38% al Nord e il 21,1% al
Centro). Gli aumenti piu' evidenti si sono registrati in Calabria
(+77,4%), Puglia (+61,6%) e Molise (+46,1%); al contrario le
flessioni piu' marcate si registrano nella Valle d'Aosta
(-13,1%), in Sardegna (-5,3%) ed Emilia-Romagna (-3,7%).
La classificazione per settore produttivo fa registrare,
come di consueto, il maggior numero di aperture di partite Iva
(21,3% del totale) nel commercio, seguito dall'agricoltura
(19,7%) e dalle attivita' professionali (11%). Analizzando gli
altri principali settori, si segnalano incrementi marcati nella
sanita' (+13,5%) e nelle "altre attivita' di servizi" (+7,4%), e
cali significativi nelle attivita' artistiche e sportive
(-13,1%), finanziarie (-12,1%) e professionali (-7,7%).
La distribuzione per natura giuridica delle aperture di
partite IVA mostra che la quota relativa alle persone fisiche e'
pari al 75,3%; le societa' di capitali raggiungono il 19,2%, le
societa' di persone si attestano al 4,7%, mentre la percentuale
dei "non residenti" e "altre forme giuridiche" e' pari allo 0,8%.
Rispetto al maggio 2014 si rileva un aumento di aperture per
le persone fisiche (+12%) e le societa' di capitali (+5,7%); le
societa' di persone, invece, registrano un sensibile calo
(-13,7%) che conferma la tendenza al ribasso degli ultimi tempi,
verosimilmente conseguenza delle recenti norme civilistiche che
agevolano l'apertura di societa' di capitali (a responsabilita'
limitata).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso
e' sostanzialmente stabile, con il 62,1% delle partite Iva aperte
da soggetti di sesso maschile. Il 42,4% delle aperture e'
attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 33,4% a soggetti tra
36 e 50 anni. Rispetto al maggio dello scorso anno emerge un
leggero calo di aperture nella classe di eta' fino a 35 anni
(-2%) e un aumento di aperture nelle classi di eta' piu' anziane
(+40% per la classe da 51 a 65 anni, +140% per la classe oltre i
65 anni). Anche questi aumenti sembrano influenzati dalle novita'
Imu sui terreni agricoli.
Nello scorso mese di maggio 11.708 soggetti hanno aderito al
nuovo regime forfetario (circa il 24,3% del totale delle nuove
aperture), mentre 891 soggetti hanno aderito al vecchio regime
fiscale di vantaggio.(ANSA).
ANSA/ Fisco: chiesa fa pieno donazioni, flop per i partiti
A culto 1 mld; in 16.000 danno 2Xmille a politici, 325mila euro
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - In tempi di 'guerra alla casta' della
politica non sembra sia stata una buona idea consentire ai
contribuenti di fare donazioni ai propri partiti di riferimento.
L'incasso dalle scorse dichiarazioni e' stato infatti decisamente
'magro'. Mentre gli italiani si confermano decisamente generosi
con le 'parrocchie' avendo destinato una parte cospicua delle
proprie tasse (circa 1 miliardo) alla chiesa cattolica. Segno
che, nonostante le tantissime polemiche sulle poche tasse pagate
per gli edifici di culto i contribuenti continuano a credere
nell'impegno sociale della chiesa.
Dagli ultimi dati diffusi dal Dipartimento delle Finanze del
Tesoro risulta che il finanziamento ai partiti tramite
il meccanismo del 2 per mille ha incassato pochissimo: 325mila
euro nel 2014 da 16.518 contribuenti. Una cifra irrisoria
considerato che il totale e' di 41 milioni di dichiaranti. Il piu'
'gettonato' nella classifica delle donazioni e' stato il partito
del premier: al Pd sono andati infatti 199.099 euro da 10.157
contribuenti. Segue la Lega con 28.140 euro da 1.839
contribuenti e Fi con 24.712 euro da 829 contribuenti. Sel
incassa 23.287 euro da 1.592 contribuenti segue Sudtiroler
Volkspartei con 16.600 euro da 511 contribuenti. Al Partito
Socialista italiano vanno 9.686 euro da 591 contribuenti. A
Fratelli d'Italia arrivano 9.326 euro (510 'donatori'), a Scelta
Civica 7.102 euro da 156 contribuenti. 4.017 euro da 180
contribuenti a Union Valdotaine, appena 3.084 euro vanno a Udc
(114 contribuenti); chiude la classifica con 656 euro da 39
contribuenti il Partito Autonomista Trentino Tirolese.
Molto meglio e' andata alla chiesa e in particolare a quella
cattolica che si e' aggiudicata la quasi totalita' delle donazioni
dell'8 per mille, scelte da 18.929.945 contribuenti (redditi
2011 ripartiti nel 2015).
L'80% delle scelte, per oltre 1 miliardo, va alla Chiesa
cattolica, il 15% ha preferito invece lo Stato (195 milioni),
seguito dalla Chiesa valdese, che ha incassato 40,2 milioni.
Alla Comunita' Ebraica sono andati 5,8 milioni, 4,1 alla Chiesa
Evangelica Luterana, all'Unione Chiese cristiane avventiste del
7° giorno 2,4 milioni e alle Assemblee di Dio in Italia 1,5
milioni.(ANSA).