CENTO EURO DA IMMIGRATO PER UNA PRATICA, INDAGATO POLIZIOTTO. FISCO: PARTE "FASE 2" PRECOMPILATA,CON SPESE MEDICO.
CENTO EURO DA IMMIGRATO PER UNA PRATICA, INDAGATO POLIZIOTTO
(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 3 AGO - "Induzione indebita di
dare o promettere utilita'" e' il reato contestato dalla procura
di Marsala a un poliziotto del commissariato di polizia che,
secondo l'accusa, avrebbe chiesto e ottenuto cento euro da un
cittadino straniero dicendogli che quella somma di denaro era
necessaria per l'inoltro della sua pratica per il rinnovo del
permesso di soggiorno in Italia.
Il poliziotto indagato e' l'assistente capo Angelo Patriarca,
54 anni, originario di Roma, in servizio all'ufficio
Immigrazione. L'indagine, svolta dalla sezione di pg della
Guardia di finanza, e' stata coordinata dal procuratore capo
Alberto Di Pisa. Il fatto contestato risale al gennaio 2013. A
Patriarca e' stato notificato l'avviso conclusione indagini, atto
che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
(ANSA).
FISCO: PARTE "FASE 2" PRECOMPILATA,CON SPESE MEDICO
GARANTE-ENTRATE, ACCORDO SU PRIVACY, CONTRIBUENTE PUO' DIRE NO
(ANSA) - ROMA, 3 AGO - Il Caf non potra' verificare le singole
spese mediche, ma vedra' solo l'importo complessivo degli esborsi
sostenuti. E, soprattutto, il contribuente che non vuole fornire
al fisco i propri dati sanitari potra' dire no e chiedere al
medico o al farmacista di non inviare i dati.
Parte la 'fase 2' per il 730 precompilato, per inserire i
dati delle spese sanitarie deducibili. Da una parte c'e' la
possibilita' che dal prossimo anno ci siano altri 10 milioni di
dichiarazioni che possono essere inviate senza modificare la
compilazione gia' fatta dal fisco. Dall'altra c'e' la tutela di
informazioni sensibili, relative alla spesa medica. Cosi'
l'Agenzia delle Entrate e il Garante della privacy hanno messo a
punto una strategia comune che mette all'iter di acquisizione
dei dati alcuni importanti paletti a tutela del contribuente. Un
tavolo e' poi stato attivato per implementare le regole e magari
fornire ulteriori dettagli.
Al momento i paletti sono chiari: il cittadino avra' il
diritto ad essere informato e potra' scegliere di non inviare i
dati; quest'ultimi saranno visibili solo in modo aggregato dagli
intermediari abilitati, come i Caf; sono previsti meccanismi di
cancellazione dagli archivi per i cittadini che non utilizzano
la dichiarazione precompilata; sono limitati e controllare gli
accessi ai data base. Insomma, ad occhio e croce, il sistema
sembra a prova di riservatezza.
Il 'sistema' utilizzato sara' quello della Tessera sanitaria,
gestito dal ministero della Salute, dalla Regioni, in accordo
con l'ordine dei medici e le associazioni dei farmacisti. Il via
libera alle regole e' spettato pero' al Garante della Privacy che
ha posto un muro invalicabile: i dati potranno potranno essere
usati solo su base volontaria.
La procedura delineata prevede tre passaggi che partono
dall'invio dei dati da parte di medici, ospedali, ambulatori
e farmacie, all'unione con i codici fiscali e infine
all'utilizzo nella dichiarazione del dato aggregato.
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi ha
anche spiegato chiaramente quali dati saranno inseriti. Sono
quelli relativi agli scontrini fiscali per le spese sanitarie, e
i ticket per l'acquisto di farmaci (anche omeopatici) e per le
prestazioni fornite dal servizio sanitario nazionali. Ci sono
poi gli acquisti dei dispositivi medici e i servizi delle
farmacie, come per esempio il test per la glicemia. Sono anche
inclusi i farmaci ad uso veterinario e le cure termali.
Per molti l'arrivo di questi dati gia' nella dichiarazione
sara' una decisa semplificazione. Ma, per chi si rivolge a medici
privati con spese che non rientrano nel circuito della tessera
sanitaria, rimarra' comunque la possibilita' di inserire le
ulteriori spese, integrando e modificando quanto gia'
'precompilato' dal fisco.(ANSA).