GOVERNO LAVORA A FISCO E PENSIONI. ALTOLA' DEI SINDACATI - CASAMONICA: GABRIELLI,VICENDA GRAVE MA NON CADONO TESTE, NASCE INTELLIGENCE INTERFORZE - AUTO POLIZIA CIRCOLANO SE REQUISITI EFFICIENZA - MARO': STOP A GIUSTIZIA INDIANA, MA GIRONE NON TORNA

martedì 25 agosto 2015

 

GOVERNO LAVORA A FISCO E PENSIONI. ALTOLA' DEI SINDACATI

DELRIO, GIU' TASSE E PIU' INFRASTRUTTURE.CHIAMPARINO SOLLECITA MEF

   (ANSA) - ROMA, 24 AGO - Il lunedi' nero sui mercati di tutto

il mondo getta un'ombra sinistra sulle speranze di ripresa

economica. Ripresa che dovrebbe essere alla base delle prossime

mosse politiche nell'intero Vecchio Continente ed in Italia per

uscire dalla stretta dell'austerita'. Ma il governo di Roma e'

convinto che le proiezioni siano al momento attendibili e guarda

ad una crescita per il prossimo anno dell'1,4% che dovrebbe

consentire, nella trattativa con Bruxelles, anche di 'liberare

risorse' grazie alla flessibilita' sul bilancio per circa 5

miliardi.

   Il mix di misure prende corpo e in questi giorni ci stanno

gia' lavorato il premier, Matteo Renzi con i ministri Pier Carlo

Padoan e Graziano Delrio. E in autunno dovrebbe arrivare

l'annunciata riduzione delle tasse. Ma su questo punto e sulle

pensioni arrivano i primi altola' e i 'distinguo' dei sindacati

che avvisano il governo sul prossimo 'clima' di inizio autunno.

Resta ancora aperto il dibattito sulle regioni dopo la

bocciatura a luglio da parte della Consulta del bilancio 2013

del Piemonte. E il ministro Delrio rilancia anche la sua azione:

piu' infrastrutture per far ripartire il Paese.

   "L'entita' della manovra verra' annunciata dal Presidente del

Consiglio", spiega Delrio, interrogato sull'ipotesi che la Legge

di Stabilita' possa sfondare l'impatto dei 25 miliardi ipotizzati

anche dal viceministro Enrico Morando, e addirittura superare i

30 miliardi. Sulla crescita 2016, che potrebbe essere piu' bassa

delle attese, "non ci spaventa - dice - siamo sempre stati molto

prudenti, abbiamo sempre fatto un ottimo lavoro di previsione,

le abbiamo sempre centrate. Non siamo preoccupati". Comunque la

finanziaria "la illustrera' il premier con cui abbiamo lavorato,

con lui e con il ministro Padoan, in questi giorni" e "si basera'

su due grandi pilastri: riduzione fiscale e potenziamento

infrastrutturale".

   I sindacati mettono i primi 'paletti': la leader della Cgil

Susanna Camusso si dice ad esempio in disaccordo con Giuliano

Poletti sull'ipotesi di consentire di andare in pensione prima

ma decurtando l'assegno. Questo anche se esiste il tema di

"creare nuovi spazi occupazionali". E due precisazioni sul

taglio delle tasse: "Togliamo la Tasi a chi ha solo una casa, ma

a chi ne ha piu' d'una o ha immobili di pregio, no. E poi perche'

a regime dobbiamo rimanere con due sole aliquote Irpef? E'

iniquo". Occorre infine prorogare modificandola la

decontribuzione per le nuove assunzioni. Su questo punto la

leader della Cisl, Annamaria Furlan aggiunge: "e' assolutamente

necessario che la manovra aiuti ancora l'occupazione, e'

fondamentale che le risorse che l'anno scorso sono state

finanziate per le assunzioni vengano confermate e che siano

proprio legate a nuovi posti di lavoro".

   Un tema resta ancora da definire: se e che impatto avra' la

bocciatura a luglio del bilancio del Piemonte da parte della

Consulta. "Noi il problema l'abbiamo risolto con il

commissariamento, - dice il governatore del Piemonte Sergio

Chiamparino - ma serve una soluzione complessiva. Qui

sono in ballo cifre enormi, c'e' chi dice anche 20 miliardi,

minimo 10. Ora la situazione andra' chiarita con il Tesoro. A

maggior ragione, considerato che la questione riguarda la quasi

totalita' delle Regioni".(ANSA).

 

PADOAN INCONTRA GOVERNO SAN MARINO, PIENA COLLABORAZIONE

NO OSTACOLI DA INDAGINI AVVIATE IN 2007 DA GDF

   (ANSA) - ROMA, 24 AGO - Si e' svolto oggi, al Ministero

dell'Economia e delle Finanze, un incontro tra il Ministro Pier

Carlo Padoan e il governo della Repubblica di San Marino

rappresentato dal Segretario di Stato per la Finanza e il

Bilancio, Gian Carlo Capicchioni, e il segretario di Stato per

gli Affari Esteri e Politici, Pasquale Valentini.

   Lo si apprende da una nota del Mef che spiega: "Nel corso dei

colloqui sono stati sottolineati, con reciproca soddisfazione, i

progressi nei rapporti bilaterali, alla luce delle nuove

prospettive che si sono aperte con l'adesione da parte della

Repubblica di San Marino ai piu' avanzati standard internazionali

in materia di trasparenza e scambio di informazioni. E' stata

confermata la collaborazione tra i due Stati, anche in

considerazione dell'operazione relativa alla Volutary Disclosure

per la regolarizzazione dei capitali detenuti all'estero, che

pone opportunita' di maggiore integrazione nell'operativita' dei

soggetti finanziari. Il Ministro Padoan ha assicurato, nella

attuale fase di transizione, la massima disponibilita' delle

Autorita' italiane a forme di cooperazione con le Autorita' della

Repubblica di San Marino per giungere in tempi brevi ad un

assetto di rapporti economici che rafforzi le prospettive di

sviluppo per ambedue gli Stati. Le parti hanno quindi concordato

l'avvio a breve di tavoli tecnici per l'implementazione

dell'accordo di cooperazione economica in vigore da gennaio

2015. Infine, riguardo alla recente comunicazione della Guardia

di finanza, relativa ad indagini avviate nel 2007, le parti

hanno convenuto che questa non rappresenta alcun ostacolo alla

reciproca collaborazione".(ANSA).

CASAMONICA: GABRIELLI,VICENDA GRAVE MA NON CADONO TESTE

NASCE INTELLIGENCE INTERFORZE, SHOW VIETATO PER MESSA SUFFRAGIO

   (di Luca Laviola)

   (ANSA) - ROMA, 24 AGO - Il funerale show di Vittorio

Casamonica e' stata "una vicenda gravissima", che "ha dato

l'impressione di una citta' non controllata", ma originata in

sostanza da un difetto di circolazione delle informazioni tra le

forze dell'ordine. L'ha sintetizzata cosi' il prefetto di Roma

Franco Gabrielli dopo il Comitato per la sicurezza, confermando

che "non rotoleranno teste" per il "bug", la falla che ha

permesso al clan criminale di fare una processione di 250 auto e

poi le esequie choc. Il prefetto ha annunciato pero' la creazione

di "un nuovo modello informativo, un gruppo di raccordo con

tutte le forze dell'ordine, per indirizzare ai vertici del

sistema le informazioni che servono. Per segnalare le priorita'".

   Perche' "le informazioni c'erano seppure indirette - ha detto

Gabrielli - polizia e carabinieri avevano contezza che di li' a

poco ci sarebbe stato il funerale di un personaggio se non di

spicco tecnicamente criminale, comunque il capostipite di una

famiglia". "Ma le informazioni - ha concluso - non hanno

raggiunto i vertici che avrebbero potuto assumere decisioni". Il

questore Nicolo' D'Angelo, insomma, rappresentato al Comitato dal

vicario Luigi De Angelis. Se avesse saputo del funerale - questa

la versione del prefetto - "avrebbe potuto attivare il divieto

con prescrizione previsto dal Testo unico sulla sicurezza", e

impedire le modalita' fastose del funerale che tanto hanno

indignato. Provvedimento gia' deciso per la messa di suffragio

del boss dei Casamonica, prevista per mercoledi' prossimo, a una

settimana dalla morte, che dovra' svolgersi in forma strettamente

privata.

   Il rito si terra' nella parrocchia vicino casa di 'zio

Vittorio', a Casal Morena, scartata per le esequie perche' troppo

piccola. "Probabilmente tutti noi siamo stati strumento

inconsapevole dei Casamonica che volevano che quella

celebrazione avesse il risalto che ha avuto", ha detto

Gabrielli, con una critica anche ai mezzi di informazione.

   Quanto ai provvedimenti disciplinari, dopo aver piu' volte

difeso il questore - "che non sapeva" del funerale -, Gabrielli

ha demandato ogni decisione alle singole forze di polizia,

assolvendo in anticipo il carabiniere della prima notifica.

   Il prefetto, affiancato dal vicesindaco di Roma Marco Causi -

Ignazio Marino e' in vacanza - dal comandante provinciale dei

carabinieri e da quello della Finanza, ha parlato di "disdoro

che la vicenda ha arrecato" a Roma. "Ha dato l'immagine di una

citta' in cui alcuni soggetti hanno fatto cio' che ritenevano

opportuno fare", ha detto. Sottolineando pero' che le forze

dell'ordine non hanno scoperto i Casamonica giovedi' scorso, ma

da anni li perseguono con arresti, sequestri di beni e condanne.

   Il nuovo coordinamento ideato per impedire altri episodi

simili comprendera' "il capo di gabinetto della prefettura - ha

riferito il prefetto -, quello della questura e ufficiali di

analogo rango di carabinieri, Finanza, municipale e Forestale".

Il raccordo informativo avra' una sperimentazione di due mesi,

Gabrielli ha affrontato anche il tema dell'elicottero che ha

sparso petali di rose sul funerale di Vittorio Casamonica. "Se

fosse stato un terrorista sarebbe stato un problema per tutti",

ha detto, ma per questi casi serve "un'intelligence preventiva".

   Il vicesindaco Causi, dopo aver rivelato che gia' una

quarantina di case comunali risultano in mano a esponenti di

"cosche criminali", tra cui i Casamonica, ha lanciato un appello

contro la mafia: "Alle forze civiche e sociali della citta'

affinche' si uniscano in questa battaglia. Serve coraggio e la

piena unita' tra istituzioni e societa' civile". (ANSA).

 

SICUREZZA:AUTO POLIZIA CIRCOLANO SE REQUISITI EFFICIENZA

ENTRO L'ANNO QUASI 900 NUOVE VETTURE

   (ANSA) - ROMA, 24 AGO - Le auto della polizia circolano solo

se rispettano "i requisiti di efficienza previsti dalle norme".

Delle oltre 2.450 volanti attualmente in uso alle questure solo

68 risultano avere un chilometraggio superiore ai 250 mila

chilometri, la media e' infatti di circa 130 mila chilometri. E'

quanto precisa la Polizia in relazione a notizie di stampa

secondo le quali il parco auto circolante e' vetusto.

   "I veicoli piu' vecchi e quelli particolarmente usurati -

assicura la Polizia - saranno sostituiti entro l'anno con 500

nuove vetture". Per il triennio 2016-2018 saranno 1.500 le nuove

volanti con una sostituzione di circa il 60% dei veicoli in uso

(circa 500 l'anno).

   Anche per le auto in servizio di polizia stradale nel 2015 e'

previsto un ricambio di 380 nuove vetture per un totale nel

prossimo triennio di di 750 veicoli. Per quanto concerne gli

pneumatici si spiega che la sostituzione di quelli usurati e' gia'

inclusa nel contratto di manutenzione stipulato con la casa

costruttrice.

   L'allestimento delle nuove livree volanti della polizia di

Stato non comportera', inoltre, alcuna spesa supplementare per

l'amministrazione. La polizia precisa infatti che il numero 113

restera' operativo non solo fino alla completa realizzazione

della centrale unica ma anche successivamente.

   Infine, per quanto riguarda le uniformi, e' gia' stata

completata la fornitura per le Volanti e tutti i servizi di

controllo del territorio. Entro l'anno saranno rinnovate le

divise del personale in servizio presso le questure e di quello

delle Specialita'.

 

MARO': STOP A GIUSTIZIA INDIANA, MA GIRONE NON TORNA

DELRIO, SPERAVAMO DI PIU'. GENTILONI, E' UN RISULTATO UTILE

   (di Mattia Bernardo Bagnoli)

   (ANSA) - ROMA, 24 AGO - Vittoria a meta' per India e Italia al

Tribunale del Mare di Amburgo, dove per la prima volta una corte

di giustizia si e' espressa sulla vicenda dei maro'. New Delhi,

come chiesto dall'Italia, dovra' "sospendere l'azione

giudiziaria" fino a che l'Aja, il principale organo giudiziario

delle Nazioni Unite, non avra' emesso la sua sentenza in sede di

arbitrato internazionale. Al contrario, i giudici di Amburgo

hanno deciso - a maggioranza - di non concedere la sospensione

delle misure cautelari imposte dall'India ai fucilieri di Marina

poiche' questo significherebbe gia' entrare "nel merito" della

contesa. E dunque uno pari.

   Una soluzione di 'equilibrio' che delude il padre di Girone

("siamo un po' arrabbiati") e lascia, in parte, l'amaro in bocca

al governo: "L'Italia - dichiara il ministro delle

Infrastrutture Graziano Delrio - sperava in una sentenza

diversa". Anche se il verdetto di Amburgo, argomenta il titolare

della Farnesina Paolo Gentiloni, e' "un risultato utile". Ma

andiamo con ordine. Tradotto dall'algido argomentare tipico

della giurisprudenza internazionale, Salvatore Girone dovra'

restare in India, mentre Massimiliano Latorre non puo' contare

sulla permanenza in Italia al termine del periodo in patria

concessogli dall'India per ragioni di salute. Un punto, questo,

che suscita la "delusione" dell'Agente del governo italiano,

Francesco Azzarello. Che ha subito rimarcato come l'Italia stia

"valutando di rinnovare le richieste relative alla condizione

dei fucilieri davanti alla Corte arbitrale, non appena essa sara'

costituita". Come dire, non finisce qui. Detto questo, Roma non

esce a mani vuote dal braccio di ferro giudiziario e a

ricordarlo e' il ministro Gentiloni. Che da Rimini, dove si trova

per partecipare al tradizionale meeting di Comunione e

Liberazione, nota come il Tribunale di Amburgo abbia stabilito

"in forma definitiva il principio molto importante che non sara'

la giustizia indiana a gestire la vicenda dei Maro'. Per noi e' un

risultato utile. Sara' l'arbitrato internazionale, come l'Italia

aveva chiesto, a gestire questo caso".

   La sentenza, ad ogni modo, si presta a diverse

interpretazioni. Se Amburgo ha prescritto che i due paesi

"sospendano l'esercizio delle azioni giudiziarie e non ne

intraprendano di nuove che possano aggravare o allungare la

disputa stessa", scrive il giudice Francesco Francioni nominato

ad hoc dall'Italia al Tribunale del Mare nelle sue valutazioni

sul verdetto, "come possono essere efficaci tali misure - si

domanda Francioni - senza che vengano revocate, pro tempore, le

misure di limitazione della liberta' individuale dei due maro'

italiani?". Ancora. Secondo Roberto Virzo, docente di Diritto

internazionale all'Universita' del Sannio e di Organizzazione

internazionale presso la Facolta' di Giurisprudenza della LUISS

di Roma, l'India non potra' chiedere il rientro di Latorre, visto

che Amburgo ha "congelato tutti i procedimenti in atto, anche

quello sulla misura concessa al maro' per motivi di salute".

   Insomma, se e' vero che il 'titolo' di giornata, al netto dei

complessi risvolti tecnici della vicenda, non e' quello a cui

l'Italia puntava, i risvolti futuri potrebbero in realta' essere

piu' favorevoli a Roma che a New Delhi. Che, d'altra parte, tira

l'acqua al suo mulino. "Amburgo non ha preso in considerazione

le due richieste presentate dall'Italia", ha detto all'ANSA il

portavoce del ministero degli Esteri indiano, Vikas Swarup,

precisando come il suo ufficio stia ancora "studiando la

sentenza in dettaglio". Il giudice indiano dell'Itlos,

Chandrasekhara Rao parla pero' di sentenza "sbilanciata contro

l'India" e anche molti siti indiani esprimono insoddisfazione

per l'esito di Amburgo.

   Il primo appuntamento che dovrebbe ora fare un minimo di

chiarezza sul tipo d'impatto pratico che avra' questo primo round

giudiziario e' previsto per il 24 settembre, quando l'Italia e

l'India dovranno presentare "un rapporto di ottemperanza con le

misure previste" in seguito verdetto del Tribunale. Roma potra'

contare sul sostegno della Ue che "continuera' a seguire da

vicino e con grande attenzione il caso, in stretto contatto con

il governo italiano" e che ribadisce il suo "appello per una

soluzione in tempi brevi e nel rispetto delle persone coinvolte

e del diritto internazionale". (ANSA).

 

 


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