GOVERNO LAVORA A FISCO E PENSIONI. ALTOLA' DEI SINDACATI - CASAMONICA: GABRIELLI,VICENDA GRAVE MA NON CADONO TESTE, NASCE INTELLIGENCE INTERFORZE - AUTO POLIZIA CIRCOLANO SE REQUISITI EFFICIENZA - MARO': STOP A GIUSTIZIA INDIANA, MA GIRONE NON TORNA
GOVERNO LAVORA A FISCO E PENSIONI. ALTOLA' DEI SINDACATI
DELRIO, GIU' TASSE E PIU' INFRASTRUTTURE.CHIAMPARINO SOLLECITA MEF
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Il lunedi' nero sui mercati di tutto
il mondo getta un'ombra sinistra sulle speranze di ripresa
economica. Ripresa che dovrebbe essere alla base delle prossime
mosse politiche nell'intero Vecchio Continente ed in Italia per
uscire dalla stretta dell'austerita'. Ma il governo di Roma e'
convinto che le proiezioni siano al momento attendibili e guarda
ad una crescita per il prossimo anno dell'1,4% che dovrebbe
consentire, nella trattativa con Bruxelles, anche di 'liberare
risorse' grazie alla flessibilita' sul bilancio per circa 5
miliardi.
Il mix di misure prende corpo e in questi giorni ci stanno
gia' lavorato il premier, Matteo Renzi con i ministri Pier Carlo
Padoan e Graziano Delrio. E in autunno dovrebbe arrivare
l'annunciata riduzione delle tasse. Ma su questo punto e sulle
pensioni arrivano i primi altola' e i 'distinguo' dei sindacati
che avvisano il governo sul prossimo 'clima' di inizio autunno.
Resta ancora aperto il dibattito sulle regioni dopo la
bocciatura a luglio da parte della Consulta del bilancio 2013
del Piemonte. E il ministro Delrio rilancia anche la sua azione:
piu' infrastrutture per far ripartire il Paese.
"L'entita' della manovra verra' annunciata dal Presidente del
Consiglio", spiega Delrio, interrogato sull'ipotesi che la Legge
di Stabilita' possa sfondare l'impatto dei 25 miliardi ipotizzati
anche dal viceministro Enrico Morando, e addirittura superare i
30 miliardi. Sulla crescita 2016, che potrebbe essere piu' bassa
delle attese, "non ci spaventa - dice - siamo sempre stati molto
prudenti, abbiamo sempre fatto un ottimo lavoro di previsione,
le abbiamo sempre centrate. Non siamo preoccupati". Comunque la
finanziaria "la illustrera' il premier con cui abbiamo lavorato,
con lui e con il ministro Padoan, in questi giorni" e "si basera'
su due grandi pilastri: riduzione fiscale e potenziamento
infrastrutturale".
I sindacati mettono i primi 'paletti': la leader della Cgil
Susanna Camusso si dice ad esempio in disaccordo con Giuliano
Poletti sull'ipotesi di consentire di andare in pensione prima
ma decurtando l'assegno. Questo anche se esiste il tema di
"creare nuovi spazi occupazionali". E due precisazioni sul
taglio delle tasse: "Togliamo la Tasi a chi ha solo una casa, ma
a chi ne ha piu' d'una o ha immobili di pregio, no. E poi perche'
a regime dobbiamo rimanere con due sole aliquote Irpef? E'
iniquo". Occorre infine prorogare modificandola la
decontribuzione per le nuove assunzioni. Su questo punto la
leader della Cisl, Annamaria Furlan aggiunge: "e' assolutamente
necessario che la manovra aiuti ancora l'occupazione, e'
fondamentale che le risorse che l'anno scorso sono state
finanziate per le assunzioni vengano confermate e che siano
proprio legate a nuovi posti di lavoro".
Un tema resta ancora da definire: se e che impatto avra' la
bocciatura a luglio del bilancio del Piemonte da parte della
Consulta. "Noi il problema l'abbiamo risolto con il
commissariamento, - dice il governatore del Piemonte Sergio
Chiamparino - ma serve una soluzione complessiva. Qui
sono in ballo cifre enormi, c'e' chi dice anche 20 miliardi,
minimo 10. Ora la situazione andra' chiarita con il Tesoro. A
maggior ragione, considerato che la questione riguarda la quasi
totalita' delle Regioni".(ANSA).
PADOAN INCONTRA GOVERNO SAN MARINO, PIENA COLLABORAZIONE
NO OSTACOLI DA INDAGINI AVVIATE IN 2007 DA GDF
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Si e' svolto oggi, al Ministero
dell'Economia e delle Finanze, un incontro tra il Ministro Pier
Carlo Padoan e il governo della Repubblica di San Marino
rappresentato dal Segretario di Stato per la Finanza e il
Bilancio, Gian Carlo Capicchioni, e il segretario di Stato per
gli Affari Esteri e Politici, Pasquale Valentini.
Lo si apprende da una nota del Mef che spiega: "Nel corso dei
colloqui sono stati sottolineati, con reciproca soddisfazione, i
progressi nei rapporti bilaterali, alla luce delle nuove
prospettive che si sono aperte con l'adesione da parte della
Repubblica di San Marino ai piu' avanzati standard internazionali
in materia di trasparenza e scambio di informazioni. E' stata
confermata la collaborazione tra i due Stati, anche in
considerazione dell'operazione relativa alla Volutary Disclosure
per la regolarizzazione dei capitali detenuti all'estero, che
pone opportunita' di maggiore integrazione nell'operativita' dei
soggetti finanziari. Il Ministro Padoan ha assicurato, nella
attuale fase di transizione, la massima disponibilita' delle
Autorita' italiane a forme di cooperazione con le Autorita' della
Repubblica di San Marino per giungere in tempi brevi ad un
assetto di rapporti economici che rafforzi le prospettive di
sviluppo per ambedue gli Stati. Le parti hanno quindi concordato
l'avvio a breve di tavoli tecnici per l'implementazione
dell'accordo di cooperazione economica in vigore da gennaio
2015. Infine, riguardo alla recente comunicazione della Guardia
di finanza, relativa ad indagini avviate nel 2007, le parti
hanno convenuto che questa non rappresenta alcun ostacolo alla
reciproca collaborazione".(ANSA).
CASAMONICA: GABRIELLI,VICENDA GRAVE MA NON CADONO TESTE
NASCE INTELLIGENCE INTERFORZE, SHOW VIETATO PER MESSA SUFFRAGIO
(di Luca Laviola)
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Il funerale show di Vittorio
Casamonica e' stata "una vicenda gravissima", che "ha dato
l'impressione di una citta' non controllata", ma originata in
sostanza da un difetto di circolazione delle informazioni tra le
forze dell'ordine. L'ha sintetizzata cosi' il prefetto di Roma
Franco Gabrielli dopo il Comitato per la sicurezza, confermando
che "non rotoleranno teste" per il "bug", la falla che ha
permesso al clan criminale di fare una processione di 250 auto e
poi le esequie choc. Il prefetto ha annunciato pero' la creazione
di "un nuovo modello informativo, un gruppo di raccordo con
tutte le forze dell'ordine, per indirizzare ai vertici del
sistema le informazioni che servono. Per segnalare le priorita'".
Perche' "le informazioni c'erano seppure indirette - ha detto
Gabrielli - polizia e carabinieri avevano contezza che di li' a
poco ci sarebbe stato il funerale di un personaggio se non di
spicco tecnicamente criminale, comunque il capostipite di una
famiglia". "Ma le informazioni - ha concluso - non hanno
raggiunto i vertici che avrebbero potuto assumere decisioni". Il
questore Nicolo' D'Angelo, insomma, rappresentato al Comitato dal
vicario Luigi De Angelis. Se avesse saputo del funerale - questa
la versione del prefetto - "avrebbe potuto attivare il divieto
con prescrizione previsto dal Testo unico sulla sicurezza", e
impedire le modalita' fastose del funerale che tanto hanno
indignato. Provvedimento gia' deciso per la messa di suffragio
del boss dei Casamonica, prevista per mercoledi' prossimo, a una
settimana dalla morte, che dovra' svolgersi in forma strettamente
privata.
Il rito si terra' nella parrocchia vicino casa di 'zio
Vittorio', a Casal Morena, scartata per le esequie perche' troppo
piccola. "Probabilmente tutti noi siamo stati strumento
inconsapevole dei Casamonica che volevano che quella
celebrazione avesse il risalto che ha avuto", ha detto
Gabrielli, con una critica anche ai mezzi di informazione.
Quanto ai provvedimenti disciplinari, dopo aver piu' volte
difeso il questore - "che non sapeva" del funerale -, Gabrielli
ha demandato ogni decisione alle singole forze di polizia,
assolvendo in anticipo il carabiniere della prima notifica.
Il prefetto, affiancato dal vicesindaco di Roma Marco Causi -
Ignazio Marino e' in vacanza - dal comandante provinciale dei
carabinieri e da quello della Finanza, ha parlato di "disdoro
che la vicenda ha arrecato" a Roma. "Ha dato l'immagine di una
citta' in cui alcuni soggetti hanno fatto cio' che ritenevano
opportuno fare", ha detto. Sottolineando pero' che le forze
dell'ordine non hanno scoperto i Casamonica giovedi' scorso, ma
da anni li perseguono con arresti, sequestri di beni e condanne.
Il nuovo coordinamento ideato per impedire altri episodi
simili comprendera' "il capo di gabinetto della prefettura - ha
riferito il prefetto -, quello della questura e ufficiali di
analogo rango di carabinieri, Finanza, municipale e Forestale".
Il raccordo informativo avra' una sperimentazione di due mesi,
Gabrielli ha affrontato anche il tema dell'elicottero che ha
sparso petali di rose sul funerale di Vittorio Casamonica. "Se
fosse stato un terrorista sarebbe stato un problema per tutti",
ha detto, ma per questi casi serve "un'intelligence preventiva".
Il vicesindaco Causi, dopo aver rivelato che gia' una
quarantina di case comunali risultano in mano a esponenti di
"cosche criminali", tra cui i Casamonica, ha lanciato un appello
contro la mafia: "Alle forze civiche e sociali della citta'
affinche' si uniscano in questa battaglia. Serve coraggio e la
piena unita' tra istituzioni e societa' civile". (ANSA).
SICUREZZA:AUTO POLIZIA CIRCOLANO SE REQUISITI EFFICIENZA
ENTRO L'ANNO QUASI 900 NUOVE VETTURE
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Le auto della polizia circolano solo
se rispettano "i requisiti di efficienza previsti dalle norme".
Delle oltre 2.450 volanti attualmente in uso alle questure solo
68 risultano avere un chilometraggio superiore ai 250 mila
chilometri, la media e' infatti di circa 130 mila chilometri. E'
quanto precisa la Polizia in relazione a notizie di stampa
secondo le quali il parco auto circolante e' vetusto.
"I veicoli piu' vecchi e quelli particolarmente usurati -
assicura la Polizia - saranno sostituiti entro l'anno con 500
nuove vetture". Per il triennio 2016-2018 saranno 1.500 le nuove
volanti con una sostituzione di circa il 60% dei veicoli in uso
(circa 500 l'anno).
Anche per le auto in servizio di polizia stradale nel 2015 e'
previsto un ricambio di 380 nuove vetture per un totale nel
prossimo triennio di di 750 veicoli. Per quanto concerne gli
pneumatici si spiega che la sostituzione di quelli usurati e' gia'
inclusa nel contratto di manutenzione stipulato con la casa
costruttrice.
L'allestimento delle nuove livree volanti della polizia di
Stato non comportera', inoltre, alcuna spesa supplementare per
l'amministrazione. La polizia precisa infatti che il numero 113
restera' operativo non solo fino alla completa realizzazione
della centrale unica ma anche successivamente.
Infine, per quanto riguarda le uniformi, e' gia' stata
completata la fornitura per le Volanti e tutti i servizi di
controllo del territorio. Entro l'anno saranno rinnovate le
divise del personale in servizio presso le questure e di quello
delle Specialita'.
MARO': STOP A GIUSTIZIA INDIANA, MA GIRONE NON TORNA
DELRIO, SPERAVAMO DI PIU'. GENTILONI, E' UN RISULTATO UTILE
(di Mattia Bernardo Bagnoli)
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Vittoria a meta' per India e Italia al
Tribunale del Mare di Amburgo, dove per la prima volta una corte
di giustizia si e' espressa sulla vicenda dei maro'. New Delhi,
come chiesto dall'Italia, dovra' "sospendere l'azione
giudiziaria" fino a che l'Aja, il principale organo giudiziario
delle Nazioni Unite, non avra' emesso la sua sentenza in sede di
arbitrato internazionale. Al contrario, i giudici di Amburgo
hanno deciso - a maggioranza - di non concedere la sospensione
delle misure cautelari imposte dall'India ai fucilieri di Marina
poiche' questo significherebbe gia' entrare "nel merito" della
contesa. E dunque uno pari.
Una soluzione di 'equilibrio' che delude il padre di Girone
("siamo un po' arrabbiati") e lascia, in parte, l'amaro in bocca
al governo: "L'Italia - dichiara il ministro delle
Infrastrutture Graziano Delrio - sperava in una sentenza
diversa". Anche se il verdetto di Amburgo, argomenta il titolare
della Farnesina Paolo Gentiloni, e' "un risultato utile". Ma
andiamo con ordine. Tradotto dall'algido argomentare tipico
della giurisprudenza internazionale, Salvatore Girone dovra'
restare in India, mentre Massimiliano Latorre non puo' contare
sulla permanenza in Italia al termine del periodo in patria
concessogli dall'India per ragioni di salute. Un punto, questo,
che suscita la "delusione" dell'Agente del governo italiano,
Francesco Azzarello. Che ha subito rimarcato come l'Italia stia
"valutando di rinnovare le richieste relative alla condizione
dei fucilieri davanti alla Corte arbitrale, non appena essa sara'
costituita". Come dire, non finisce qui. Detto questo, Roma non
esce a mani vuote dal braccio di ferro giudiziario e a
ricordarlo e' il ministro Gentiloni. Che da Rimini, dove si trova
per partecipare al tradizionale meeting di Comunione e
Liberazione, nota come il Tribunale di Amburgo abbia stabilito
"in forma definitiva il principio molto importante che non sara'
la giustizia indiana a gestire la vicenda dei Maro'. Per noi e' un
risultato utile. Sara' l'arbitrato internazionale, come l'Italia
aveva chiesto, a gestire questo caso".
La sentenza, ad ogni modo, si presta a diverse
interpretazioni. Se Amburgo ha prescritto che i due paesi
"sospendano l'esercizio delle azioni giudiziarie e non ne
intraprendano di nuove che possano aggravare o allungare la
disputa stessa", scrive il giudice Francesco Francioni nominato
ad hoc dall'Italia al Tribunale del Mare nelle sue valutazioni
sul verdetto, "come possono essere efficaci tali misure - si
domanda Francioni - senza che vengano revocate, pro tempore, le
misure di limitazione della liberta' individuale dei due maro'
italiani?". Ancora. Secondo Roberto Virzo, docente di Diritto
internazionale all'Universita' del Sannio e di Organizzazione
internazionale presso la Facolta' di Giurisprudenza della LUISS
di Roma, l'India non potra' chiedere il rientro di Latorre, visto
che Amburgo ha "congelato tutti i procedimenti in atto, anche
quello sulla misura concessa al maro' per motivi di salute".
Insomma, se e' vero che il 'titolo' di giornata, al netto dei
complessi risvolti tecnici della vicenda, non e' quello a cui
l'Italia puntava, i risvolti futuri potrebbero in realta' essere
piu' favorevoli a Roma che a New Delhi. Che, d'altra parte, tira
l'acqua al suo mulino. "Amburgo non ha preso in considerazione
le due richieste presentate dall'Italia", ha detto all'ANSA il
portavoce del ministero degli Esteri indiano, Vikas Swarup,
precisando come il suo ufficio stia ancora "studiando la
sentenza in dettaglio". Il giudice indiano dell'Itlos,
Chandrasekhara Rao parla pero' di sentenza "sbilanciata contro
l'India" e anche molti siti indiani esprimono insoddisfazione
per l'esito di Amburgo.
Il primo appuntamento che dovrebbe ora fare un minimo di
chiarezza sul tipo d'impatto pratico che avra' questo primo round
giudiziario e' previsto per il 24 settembre, quando l'Italia e
l'India dovranno presentare "un rapporto di ottemperanza con le
misure previste" in seguito verdetto del Tribunale. Roma potra'
contare sul sostegno della Ue che "continuera' a seguire da
vicino e con grande attenzione il caso, in stretto contatto con
il governo italiano" e che ribadisce il suo "appello per una
soluzione in tempi brevi e nel rispetto delle persone coinvolte
e del diritto internazionale". (ANSA).