FISCO: STOP CONTROLLI DOPPI,SUBITO NORME LIGHT SU REATI. PROVINCE: CDM, MINISTERO P.A. PUO' ANDARE AVANTI SU MOBILITA'.
FISCO: STOP CONTROLLI DOPPI,SUBITO NORME LIGHT SU REATI
VERIFICHE SARANNO UNITARIE. ADDIO ANATOCISMO SU RATE CARTELLE
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 4 SET - ''Controlli meno invasivi'' e
soprattutto niente duplicazioni per evitare disagi
alle imprese. E poi l'avvio da subito, tra qualche settimana,
delle nuove norme per i reati penali tributari, che introducono
una ''proporzionalita''' delle pena e soprattutto limitano il
rischio di carcere per l'evasione che non e' truffaldina, quella
che non usa artifici fraudolenti.
Il governo ha modificato e rinviato in Parlamento per
l'ultimo parere, che dovra' arrivare in 10 giorni, gli ultimi
cinque decreti attuativi della delega fiscale. Tra le novita'
importanti, approvate dal consiglio dei Ministri, c'e' anche
l'alleggerimento dell'aggio sulle cartelle di Equitalia: scende
dal 4,6 all'1% per chi paga subito e dall'8 al 6% per chi lo fa
dopo i 60 giorni. A questo si aggiunge la cancellazione del
calcolo degli interessi sugli interessi delle rate,
quell'anatocismo tanto odiato da cittadini e consumatori.
Le nuove norme, che si aggiungono a quelle gia' varate (dalla
cooperativa compliance al 730 precompilato), vogliono segnare
una nuova stagione dei rapporti fisco-contribuente. A iniziare
dai controlli, per i quali vengono forniti alle Agenzie Fiscali
specifiche indicazioni. "Nella loro riorganizzazione - spiega
Palazzo Chigi - o nel comunicato - le agenzie devono garantire
controlli meno invasivi e facilitare un approccio collaborativo
tra amministrazione fiscale, imprese e cittadini''. Di fatto
dovranno attuare un 'controllo amministrativo unico' in modo che
si evitino duplicazioni e sovrapposizioni e si riduca il disagio
per l'attivita' d'impresa.
Dalle norme per limitare le liti fiscali con una soglia di
20.000 euro sotto la quale e' obbligatoria la mediazione, alla
destinazione dei risparmi della riduzione delle tax expenditure
per finanziare il fondo per il calo delle tasse: il cambio di
filosofia e' chiaro. E riguarda anche le sanzioni ''penali''
tributari, cioe' i reati tributari.
Nel complesso le norme 'penali' puntano a superare l'attuale
normativa apparentemente aggressiva ma nei fatti poco incisiva:
puniscono severamente ma vengono anche alzate le soglie e
ridotte le tipologie piu' rischiose. Andra' in galera solo chi ha
frodato intenzionalmente l'erario. E' un'esigenza molto
avvertita dal mondo imprenditoriale e cosi' scattera' da subito:
tra un paio di settimane, una volta completato l'iter
legislativo, mentre le nuove sanzioni amministrative scatteranno
solo nel 2017.
Il principio seguito e' quello della proporzionalita' delle
pena, che per le dichiarazioni fraudolente scatta per chi supera
i 30.000 euro e se i crediti e le ritenute fittizie superano il
5% dell'imposta complessiva dovuta. In questo caso si puo'
arrivare a 6 anni di pena. Meno rischi, invece, per le
dichiarazioni infedeli: il carcere non supera i 3 anni ma la
soglia minima sale da 50.000 a 150.000 euro di imposta evasa e
l'imponibile celato deve essere superiore a 3 milioni e il 10%
del totale. Un ultimo ritocco, poi, ha attuato una stretta sui
datori di lavoro che fingono di essere in crisi: per loro il
carcere sale da 3 a 4 anni se omettono la dichiarazione dei
sostituti d'imposta.(ANSA).
PROVINCE: CDM, MINISTERO P.A. PUO' ANDARE AVANTI SU MOBILITA'
SI SUPERA COSI' MANCATA INTESA CONFERENZA UNIFICATA
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Il Consiglio dei ministri ha
autorizzato il ministro della P.A, Marianna Madia, a "dare
corso" alla definizione dei criteri per la mobilita' del
personale in sovrannumero delle Province, della croce Rossa e
della polizia provinciale. Cosi' il comunicato di palazzo Chigi
che in questo modo supera lo 'stallo' determinato dalla mancata
intesa in Conferenza unificata sul decreto per i trasferimenti.
(ANSA).
PROVINCE: CDM, MINISTERO P.A. PUO' ANDARE AVANTI SU MOBILITA' (2)
(ANSA) - ROMA, 4 SET - Il provvedimento, un dpcm che
stabilisce i principi e le procedure da seguire per lo
spostamento dei dipendenti dalle Province alla Regioni o negli
altri ambiti della P.A, era stato preso in esame dalla
Conferenza unificata prima della pausa estiva ma senza trovare
un accordo. Era venuto meno infatti il si' della Regione Veneto,
come aveva spiegato Madia nel corso del question time alla
Camera del mese scorso. Per non far decadere il dpcm, visto che
il tempo era trascorso senza trovare un'intesa, e' stato quindi
necessario il via libera del Consiglio dei ministri. Un
passaggio che consente al decreto di poter proseguire il suo
iter, finalizzato all'entrata in vigore delle nuove regole.
(ANSA).