ROMA: GDF IN COMUNE, MARINO RISCHIA ACCUSA PECULATO - TANGENTI: IN CARCERE VICEPRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA - FISCO: 730 PRECOMPILATO; RIVOLTA MEDICI,STOP DATI A MEF

mercoledì 14 ottobre 2015

ROMA: GDF IN COMUNE, MARINO RISCHIA ACCUSA PECULATO

AL VAGLIO PM ANCHE IL VIAGGIO A FILADELFIA, PRESTO AUDIZIONI

   (ANSA) - ROMA, 13 OTT - A lavoro sulle carte. L'inchiesta

della Procura di Roma passa alla fase due: l'analisi degli

scontrini e delle spese effettuate dal sindaco dimissionario

Ignazio Marino. Oggi gli uomini del Nucleo di polizia

giudiziaria della Guardia di Finanza si sono recati presso gli

uffici del Campidoglio per acquisire tutti gli scontrini delle

cene e delle spese con i relativi giustificativi firmati dal

sindaco dimissionario Ignazio Marino. Non e' escluso poi che

sulle firme ci potra' essere una perizia calligrafica. Secondo il

blog "Roma fa schifo" sotto i giustificativi la firma di Marino

e' riportata con calligrafie differenti.

   Le Fiamme gialle si sono intrattenute per alcune ore nelle

stanze di Palazzo Senatorio per farsi consegnare anche la

documentazione contabile della carta di credito del Comune di

Roma utilizzata in questi mesi da Marino. L'incartamento sara'

presto a disposizione del pm Roberto Felici, titolare del

fascicolo che resta al momento senza indagati o ipotesi di

reato.

   Il magistrato attende anche l'incartamento relativo ai

movimenti bancari che verra' fornito dall'Unicredit. Resta

peculato il reato su cui gli inquirenti si stanno orientando

mentre, al momento, non  escludono altre ipotesi come quella del

falso: accuse per cui il sindaco dimissionario rischia di finire

iscritto nel registro degli indagati. Ma in questa fase

dell'inchiesta l'attivita' dei pm si concentrera' principalmente

sui documenti per poi avviare una serie di audizioni che

potrebbero chiarire ulteriormente il quadro dell'indagine. Dai

ristoratori ai "commensali" del sindaco, di questi gia' alcuni

hanno smentito di aver incontrato il sindaco: tra loro i

rappresentanti della Comunita' di Sant'Egidio e l'ambasciatore

del Vietnam, che hanno negato di aver mai mangiato assieme al

primo cittadino. Ma potranno sentire anche gli addetti degli

uffici comunali che hanno redatto la nota spese e i

giustificativi. Gli inquirenti ricostruiranno le cene e l'iter

delle spese fatte dal sindaco utilizzando la carta di credito.

  Non e' escluso che l'attivita' istruttoria possa riguardare

anche il viaggio a Filadelfia effettuato nelle scorse settimane

e che ha sollevato numerose polemiche. (ANSA).

 

TANGENTI: IN CARCERE VICEPRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA

GIP,MANTOVANI TRUCCO' GARA DIALIZZATI;LAVORI GRATIS PER SUE CASE

   (di Igor Greganti e Francesca Brunati)

   (ANSA) - MILANO, 13 OTT - Da assessore alla Sanita' avrebbe

truccato una gara d'appalto da 11 milioni di euro sul trasporto

dei malati dializzati. Da sindaco e senatore del Pdl, anche

senza raggiungere il livello dell'ex governatore del Veneto

Giancarlo Galan che si sarebbe fatto ristrutturare gratuitamente

la sua villa faraonica nel Padovano, avrebbe avuto un architetto

a sua "esclusiva disposizione". Architetto a cui non avrebbe mai

versato una parcella per lavori per se', per il figlio o per la

sua attivita' di imprenditore oppure per il Comune di Arconate,

ma che avrebbe ricompensato facendogli ottenere importanti

commesse pubbliche in ospedali e scuole.

   Sono solo alcune delle accuse che stamattina hanno portato in

carcere per corruzione, concussione e turbativa d'asta Mario

Mantovani, vicepresidente della Giunta Regionale lombarda, ma

anche ex senatore, ex sottosegretario alle Infrastrutture, ex

sindaco di Arconate ed ex coordinatore regionale del Pdl, colui

che ai tempi dei processi Ruby, Mediaset e Mills a Silvio

Berlusconi riusciva a portare dentro e fuori il Palazzo di

Giustizia di Milano centinaia di fan del Cavaliere.

   Bloccato dalla Guardia di Finanza proprio il giorno in cui

era atteso ad un convegno su legalita' e trasparenza con un

arresto che, assieme a quelli del suo piu' stretto collaboratore,

Giacomo Di Capua, e dell'ingegnere del Provveditorato Opere

Pubbliche per Lombardia e Liguria, Angelo Bianchi, riporta la

bufera al Pirellone come ai tempi di Roberto Formigoni. Bufera

anche perche' tra gli indagati (ce ne sono altri 12) dell'

indagine del procuratore aggiunto Giulia Perrotti e del pm

Giovanni Polizzi, c'e' anche l'assessore leghista lombardo

all'Economia Massimo Garavaglia. Con lui, come scrive nel suo

provvedimento il gip Stefania Pepe, Mantovani avrebbe truccato

la gara bandita da un pool di tre Asl "per l'affidamento del

servizio di trasporto di soggetti nefropatici sottoposti a un

trattamento dialitico" in modo che rimanesse in mano alle

associazioni di sempre.

   Il 'numero due' di Roberto Maroni, che stamane e' stato

definito da Berlusconi "una persona corretta", per il gip,

invece, al pari di Di Capua e Bianchi, "ha una spiccata capacita'

criminale" e "una propensione alla violazione delle regole". Tra

l'altro, infatti, dal 2012 al 2014 Mantovani avrebbe "abusato"

dei suoi ruoli istituzionali per fare "decise" pressioni con lo

scopo di reintegrare nel suo incarico Bianchi che era stato

arrestato nel 2008 in un'inchiesta della Procura di Sondrio su

una serie di presunti appalti truccati in Valtellina. Pressioni

che si sarebbero articolate in due fasi: una presunta

concussione ai danni del Provveditore Interregionale alle Opere

Pubbliche, Pietro Baratono; una presunta tentata concussione nei

confronti del Direttore generale del Personale e degli Affari

Generali del Ministero, Alfio Leonardi, che con la sue denuncia

ha fatto partire l'inchiesta.

   Riguardo al capitolo corruzione i magistrati milanesi non

contestano a Mantovani alcuna mazzetta ma una lunga lista di

utilita' da parte dell'architetto Gianluca Parrotti: si va dai

lavori 'gratis' di ristrutturazione e arredamento di una casa

del politico ad Arconate e di Villa Clerici di Rovallasca,

residenza patrizia in provincia di Milano e di proprieta' dell'ex

senatore, fino alla realizzazione di un'abitazione in una corte

di Arconate per il figlio o all'acquisto di appartamenti e

uffici per conto di Mantovani o della Spem, una delle sue

societa'. Sempre senza compenso ma in cambio di importanti lavori

pubblici, Parrotti si e' occupato anche una serie di "prestazioni

di supporto all'attivita' politica del sindaco di Arconate",

annota il gip, conferite "in modo informale". Lavori "non pagati

ne'" da Mantovani, "ne' ovviamente dal Comune e di cui il politico

(che dimostra nell'occasione di considerare sostanzialmente

Arconate come 'cosa propria') si avvantaggia in termini di

consenso". E qui si contano progetti per realizzare una casa di

circa 130 metri quadrati da installare in un parco pubblico del

paese e da dedicare al Corpo degli Alpini o per costruire una

Rsa per gli anziani.

   Intanto, da quanto si e' saputo, con le carte acquisite gli

investigatori stanno indagando anche su altri episodi di

turbativa d'asta e abuso d'ufficio contestati all'ex

vicepresidente regionale che, assistito dall'avvocato Roberto

Lassini, sara' interrogato giovedi' prossimo dal gip.

   (ANSA).

 

 

FISCO: 730 PRECOMPILATO; RIVOLTA MEDICI,STOP DATI A MEF

PROTESTA PER SANZIONI SU INVIO SPESE SANITARIE IN DICHIARAZIONE

   (di Manuela Correra)

   (ANSA) - ROMA, 13 OTT - Esplode la protesta dei medici contro

il decreto che introduce sanzioni fino a 50mila euro per i

camici bianchi in caso di mancata o errata trasmissione dei dati

sulla spesa sanitaria dei pazienti, ai fini della dichiarazione

precompilata dei redditi con il 730. E' una misura

''inaccettabile'', attacca la Federazione degli Ordini dei

medici e degli odontoiatri (Fnomceo), che annuncia la linea

dura: 'stop' ad ogni collaborazione con il ministero

dell'Economia e delle Finanze, con il rifiuto di trasmettere i

dati richiesti sugli Albi dei professionisti.

   Lo stesso premier Matteo Renzi ha oggi annunciato la novita':

"Dal prossimo anno nella dichiarazione telematica fiscale, che e'

una rivoluzione straordinaria - ha detto - ci saranno anche le

spese sanitarie". Ma i medici considerano questa una misura

tutt'altro che 'indolore', come ribadisce pure la Federazione

dei medici di famiglia (Fimmg). Numerose le ragioni alla base

del dissenso: "Apprendiamo con stupore l'introduzione di

sanzioni, al contrario di quanto assicurato dallo stesso Mef, e

diciamo 'basta' - afferma la presidente Fnomceo Roberta

Chersevani - a provvedimenti imposti a fatto compiuto, senza

consultazione: non forniremo nel formato richiesto i dati degli

Albi per l'accreditamento dei professionisti al Sistema Tessera

sanitaria. Ne', da parte loro, gli Ordini provinciali svolgeranno

alcun ruolo per il rilascio delle credenziali ai singoli

iscritti''. Ed ancora: ''C'e' da chiedersi - incalza - se il Mef

ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano

di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello

dell'amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano

accollarsi essi stessi l'onere, a fronte di costi gia'

difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere

delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori''.

E non si tratta di una questione puramente economica: ''nel caso

il professionista debba occuparsene personalmente - avverte

Chersevani - lo fara' inevitabilmente sottraendo tempo alla cura

delle persone. E questo non e' accettabile". Sulla stessa linea

il segretario Fimmg Giacomo Milillo: ''Ancora una volta la

semplificazione della Pubblica Amministrazione viene caricata

sulle spalle dei professionisti, a danno dei cittadini che

troveranno negli studi medici piu' spese e meno tempo per

l'assistenza''. E tutto questo, sostengono i medici, si aggiunge

alle sanzioni previste dal cosiddetto 'decreto

sull'appropriatezza' degli esami e al ''continuo appesantimento

burocratico della professione''. Temi 'scottanti' che saranno

all'ordine del giorno degli Stati Generali della professione

medica, convocati il prossimo 21 ottobre a Roma.

   '' davvero arrivato il momento di dire basta'', conclude la

Fnomceo, ribadendo la richiesta di un intervento da parte dei

ministri Padoan e Lorenzin. (ANSA).

 


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