ROMA: GDF IN COMUNE, MARINO RISCHIA ACCUSA PECULATO - TANGENTI: IN CARCERE VICEPRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA - FISCO: 730 PRECOMPILATO; RIVOLTA MEDICI,STOP DATI A MEF
ROMA: GDF IN COMUNE, MARINO RISCHIA ACCUSA PECULATO
AL VAGLIO PM ANCHE IL VIAGGIO A FILADELFIA, PRESTO AUDIZIONI
(ANSA) - ROMA, 13 OTT - A lavoro sulle carte. L'inchiesta
della Procura di Roma passa alla fase due: l'analisi degli
scontrini e delle spese effettuate dal sindaco dimissionario
Ignazio Marino. Oggi gli uomini del Nucleo di polizia
giudiziaria della Guardia di Finanza si sono recati presso gli
uffici del Campidoglio per acquisire tutti gli scontrini delle
cene e delle spese con i relativi giustificativi firmati dal
sindaco dimissionario Ignazio Marino. Non e' escluso poi che
sulle firme ci potra' essere una perizia calligrafica. Secondo il
blog "Roma fa schifo" sotto i giustificativi la firma di Marino
e' riportata con calligrafie differenti.
Le Fiamme gialle si sono intrattenute per alcune ore nelle
stanze di Palazzo Senatorio per farsi consegnare anche la
documentazione contabile della carta di credito del Comune di
Roma utilizzata in questi mesi da Marino. L'incartamento sara'
presto a disposizione del pm Roberto Felici, titolare del
fascicolo che resta al momento senza indagati o ipotesi di
reato.
Il magistrato attende anche l'incartamento relativo ai
movimenti bancari che verra' fornito dall'Unicredit. Resta
peculato il reato su cui gli inquirenti si stanno orientando
mentre, al momento, non escludono altre ipotesi come quella del
falso: accuse per cui il sindaco dimissionario rischia di finire
iscritto nel registro degli indagati. Ma in questa fase
dell'inchiesta l'attivita' dei pm si concentrera' principalmente
sui documenti per poi avviare una serie di audizioni che
potrebbero chiarire ulteriormente il quadro dell'indagine. Dai
ristoratori ai "commensali" del sindaco, di questi gia' alcuni
hanno smentito di aver incontrato il sindaco: tra loro i
rappresentanti della Comunita' di Sant'Egidio e l'ambasciatore
del Vietnam, che hanno negato di aver mai mangiato assieme al
primo cittadino. Ma potranno sentire anche gli addetti degli
uffici comunali che hanno redatto la nota spese e i
giustificativi. Gli inquirenti ricostruiranno le cene e l'iter
delle spese fatte dal sindaco utilizzando la carta di credito.
Non e' escluso che l'attivita' istruttoria possa riguardare
anche il viaggio a Filadelfia effettuato nelle scorse settimane
e che ha sollevato numerose polemiche. (ANSA).
TANGENTI: IN CARCERE VICEPRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA
GIP,MANTOVANI TRUCCO' GARA DIALIZZATI;LAVORI GRATIS PER SUE CASE
(di Igor Greganti e Francesca Brunati)
(ANSA) - MILANO, 13 OTT - Da assessore alla Sanita' avrebbe
truccato una gara d'appalto da 11 milioni di euro sul trasporto
dei malati dializzati. Da sindaco e senatore del Pdl, anche
senza raggiungere il livello dell'ex governatore del Veneto
Giancarlo Galan che si sarebbe fatto ristrutturare gratuitamente
la sua villa faraonica nel Padovano, avrebbe avuto un architetto
a sua "esclusiva disposizione". Architetto a cui non avrebbe mai
versato una parcella per lavori per se', per il figlio o per la
sua attivita' di imprenditore oppure per il Comune di Arconate,
ma che avrebbe ricompensato facendogli ottenere importanti
commesse pubbliche in ospedali e scuole.
Sono solo alcune delle accuse che stamattina hanno portato in
carcere per corruzione, concussione e turbativa d'asta Mario
Mantovani, vicepresidente della Giunta Regionale lombarda, ma
anche ex senatore, ex sottosegretario alle Infrastrutture, ex
sindaco di Arconate ed ex coordinatore regionale del Pdl, colui
che ai tempi dei processi Ruby, Mediaset e Mills a Silvio
Berlusconi riusciva a portare dentro e fuori il Palazzo di
Giustizia di Milano centinaia di fan del Cavaliere.
Bloccato dalla Guardia di Finanza proprio il giorno in cui
era atteso ad un convegno su legalita' e trasparenza con un
arresto che, assieme a quelli del suo piu' stretto collaboratore,
Giacomo Di Capua, e dell'ingegnere del Provveditorato Opere
Pubbliche per Lombardia e Liguria, Angelo Bianchi, riporta la
bufera al Pirellone come ai tempi di Roberto Formigoni. Bufera
anche perche' tra gli indagati (ce ne sono altri 12) dell'
indagine del procuratore aggiunto Giulia Perrotti e del pm
Giovanni Polizzi, c'e' anche l'assessore leghista lombardo
all'Economia Massimo Garavaglia. Con lui, come scrive nel suo
provvedimento il gip Stefania Pepe, Mantovani avrebbe truccato
la gara bandita da un pool di tre Asl "per l'affidamento del
servizio di trasporto di soggetti nefropatici sottoposti a un
trattamento dialitico" in modo che rimanesse in mano alle
associazioni di sempre.
Il 'numero due' di Roberto Maroni, che stamane e' stato
definito da Berlusconi "una persona corretta", per il gip,
invece, al pari di Di Capua e Bianchi, "ha una spiccata capacita'
criminale" e "una propensione alla violazione delle regole". Tra
l'altro, infatti, dal 2012 al 2014 Mantovani avrebbe "abusato"
dei suoi ruoli istituzionali per fare "decise" pressioni con lo
scopo di reintegrare nel suo incarico Bianchi che era stato
arrestato nel 2008 in un'inchiesta della Procura di Sondrio su
una serie di presunti appalti truccati in Valtellina. Pressioni
che si sarebbero articolate in due fasi: una presunta
concussione ai danni del Provveditore Interregionale alle Opere
Pubbliche, Pietro Baratono; una presunta tentata concussione nei
confronti del Direttore generale del Personale e degli Affari
Generali del Ministero, Alfio Leonardi, che con la sue denuncia
ha fatto partire l'inchiesta.
Riguardo al capitolo corruzione i magistrati milanesi non
contestano a Mantovani alcuna mazzetta ma una lunga lista di
utilita' da parte dell'architetto Gianluca Parrotti: si va dai
lavori 'gratis' di ristrutturazione e arredamento di una casa
del politico ad Arconate e di Villa Clerici di Rovallasca,
residenza patrizia in provincia di Milano e di proprieta' dell'ex
senatore, fino alla realizzazione di un'abitazione in una corte
di Arconate per il figlio o all'acquisto di appartamenti e
uffici per conto di Mantovani o della Spem, una delle sue
societa'. Sempre senza compenso ma in cambio di importanti lavori
pubblici, Parrotti si e' occupato anche una serie di "prestazioni
di supporto all'attivita' politica del sindaco di Arconate",
annota il gip, conferite "in modo informale". Lavori "non pagati
ne'" da Mantovani, "ne' ovviamente dal Comune e di cui il politico
(che dimostra nell'occasione di considerare sostanzialmente
Arconate come 'cosa propria') si avvantaggia in termini di
consenso". E qui si contano progetti per realizzare una casa di
circa 130 metri quadrati da installare in un parco pubblico del
paese e da dedicare al Corpo degli Alpini o per costruire una
Rsa per gli anziani.
Intanto, da quanto si e' saputo, con le carte acquisite gli
investigatori stanno indagando anche su altri episodi di
turbativa d'asta e abuso d'ufficio contestati all'ex
vicepresidente regionale che, assistito dall'avvocato Roberto
Lassini, sara' interrogato giovedi' prossimo dal gip.
(ANSA).
FISCO: 730 PRECOMPILATO; RIVOLTA MEDICI,STOP DATI A MEF
PROTESTA PER SANZIONI SU INVIO SPESE SANITARIE IN DICHIARAZIONE
(di Manuela Correra)
(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Esplode la protesta dei medici contro
il decreto che introduce sanzioni fino a 50mila euro per i
camici bianchi in caso di mancata o errata trasmissione dei dati
sulla spesa sanitaria dei pazienti, ai fini della dichiarazione
precompilata dei redditi con il 730. E' una misura
''inaccettabile'', attacca la Federazione degli Ordini dei
medici e degli odontoiatri (Fnomceo), che annuncia la linea
dura: 'stop' ad ogni collaborazione con il ministero
dell'Economia e delle Finanze, con il rifiuto di trasmettere i
dati richiesti sugli Albi dei professionisti.
Lo stesso premier Matteo Renzi ha oggi annunciato la novita':
"Dal prossimo anno nella dichiarazione telematica fiscale, che e'
una rivoluzione straordinaria - ha detto - ci saranno anche le
spese sanitarie". Ma i medici considerano questa una misura
tutt'altro che 'indolore', come ribadisce pure la Federazione
dei medici di famiglia (Fimmg). Numerose le ragioni alla base
del dissenso: "Apprendiamo con stupore l'introduzione di
sanzioni, al contrario di quanto assicurato dallo stesso Mef, e
diciamo 'basta' - afferma la presidente Fnomceo Roberta
Chersevani - a provvedimenti imposti a fatto compiuto, senza
consultazione: non forniremo nel formato richiesto i dati degli
Albi per l'accreditamento dei professionisti al Sistema Tessera
sanitaria. Ne', da parte loro, gli Ordini provinciali svolgeranno
alcun ruolo per il rilascio delle credenziali ai singoli
iscritti''. Ed ancora: ''C'e' da chiedersi - incalza - se il Mef
ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano
di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello
dell'amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano
accollarsi essi stessi l'onere, a fronte di costi gia'
difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere
delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori''.
E non si tratta di una questione puramente economica: ''nel caso
il professionista debba occuparsene personalmente - avverte
Chersevani - lo fara' inevitabilmente sottraendo tempo alla cura
delle persone. E questo non e' accettabile". Sulla stessa linea
il segretario Fimmg Giacomo Milillo: ''Ancora una volta la
semplificazione della Pubblica Amministrazione viene caricata
sulle spalle dei professionisti, a danno dei cittadini che
troveranno negli studi medici piu' spese e meno tempo per
l'assistenza''. E tutto questo, sostengono i medici, si aggiunge
alle sanzioni previste dal cosiddetto 'decreto
sull'appropriatezza' degli esami e al ''continuo appesantimento
burocratico della professione''. Temi 'scottanti' che saranno
all'ordine del giorno degli Stati Generali della professione
medica, convocati il prossimo 21 ottobre a Roma.
'' davvero arrivato il momento di dire basta'', conclude la
Fnomceo, ribadendo la richiesta di un intervento da parte dei
ministri Padoan e Lorenzin. (ANSA).