ORLANDI, AGENZIE FISCALI RISCHIANO DI MORIRE. P.A, TURNOVER AL 25%,TRE TETTI PER STIPENDI MANAGER. 'FURBETTI DEL CARTELLINO', 35 ARRESTI IN COMUNE SANREMO. LA DAMA NERA DELL'ANAS,LE MAZZETTE SONO 'CILIEGE'.CARTELLE; RATE SCADUTE,SI RIAPRE POSSIBILITA'

venerdì 23 ottobre 2015

FISCO: ORLANDI, AGENZIE FISCALI RISCHIANO DI MORIRE

IN PIEDI SOLO PER LA DIGNITA' DELLE PERSONE CHE CI LAVORANO

   (ANSA) - ROMA, 22 OTT - Il "punto piu' qualificante" per il

futuro delle agenzie fiscali e' "la politica del personale",

secondo il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella

Orlandi che a un convegno della Cgil sulle politiche fiscali

denuncia: "dalla contrattazione e' scomparso il comparto delle

agenzie fiscali e questo determina la morte delle agenzie".

   Orlandi rivendica le condizioni di difficolta' in cui

l'agenzia ha lavorato negli ultimi mesi, dopo che 767 dirigenti

sono stati dichiarati decaduti, "e' un'esperienza sociologica che

sia rimasta in piedi. E' rimasta in piedi solo per la dignita'

delle persone che vi lavorano".(ANSA).

 

FISCO: ORLANDI, AGENZIE FISCALI RISCHIANO DI MORIRE (2)

   (ANSA) - ROMA, 22 OTT - "Queste persone hanno la

consapevolezza della loro funzione e della loro missione.

Sapendo di avere un ruolo tutti, fino all'ultimo, hanno provato

ad andare avanti avendo delle difficolta' che stiamo cercando di

superare", continua Orlandi.

   "Quello che mi preoccupa e mi dispiace del dibattito di

questi mesi - confida il direttore delle Entrate - e' che si sia

accentrata la questione solo e esclusivamente sul tema della

dirigenza", mentre il problema "e' complessivo e riguarda le leve

della gestione, dalla selezione del personale alla dirigenza

generale" e piu' in generale l'autonomia dalla politica che

arriva a definire anche il numero dei controlli per categoria.

   Questi ultimi mesi sono stati un'esperienza sociologica,

riprende Orlandi, anche perche' "ci siamo trovati a essere difesi

strenuamente sui giornali da testate che non avrei mai

immaginato, dai professionisti agli imprenditori". "Forse e'

perche' c'e' la consapevolezza utilitaristica che se crolla una

struttura come questa crolla il Paese, quindi non e' per buona

volonta'", conclude.(ANSA).

 

 

P.A, TURNOVER AL 25%,TRE TETTI PER STIPENDI MANAGER

DA APRILE NUOVE SOGLIE PER REMUNERAZIONI CDA SOCIETA' PARTECIPATE

   (ANSA) - ROMA, 22 OTT - La porta per entrare a lavorare nella

Pubblica Amministrazione si chiude quasi del tutto. Per il

turnover resta un margine del 25%: cio' vuol dire che per le

nuove assunzioni si potra' spendere non piu' di un quarto della

spesa dell'anno fatta l'anno prima e sara' cosi' non solo per il

2016, ma anche per il 2017 e il 2018. Una stretta sul turnover

nella P.A. era attesa e gia' contenuta nella prime bozze della

legge di Stabilita'. Ma se prima si parlava di un intervento

mirato e comunque di limature ora, stando all'ultimo testo in

circolazione, c'e' uno stop deciso che riduce in modo netto gli

spazi rispetto all'ultima rimodulazione contenuta nel dl Madia

del 2014. Il Governo si appresta anche a rivedere i tetti per

gli stipendi dei manager delle partecipate, con la definizione

di tre fasce e fatto salvo il limite massimo dei 240 mila euro

annui.

   L'intervento piu' forte e' senz'altro sul turnover, che doveva

salire al 60% il prossimo anno, all'80% nel 2017 e tornare al

rapporto 'uno esce-uno entra' nel 2018. Il limite riguarda tutta

la P.A centrale mentre per gli enti locali si parla solo del

biennio 2017-2018 (sempre con il tetto del 25%) mentre nulla si

dice sul 2016. Restano esclusi dal blocco il personale militare,

le forze di polizia, i magistrati e i diplomatici. Seguiranno un

binario diverso le assunzioni dei dirigenti, piu' generose con il

ritorno a una capacita' piena nel 2018. Quanto alle partecipate,

saranno messi a punto nuovi massimi per gli stipendi di chi

siede nei cda. A definirli sara' un decreto del Mef, da emanare

entro il 30 aprile, che dividera' le societa', fanno eccezione le

quotate, in tre diverse classi, tenendo conto di indicatori

quantitativi e qualitativi.

   Insomma il fronte P.A. ha riservato sorprese passando da una

bozza all'altra ed ovviamente non sono esclusi ulteriori

ritocchi nel testo che sara' trasmesso alla Camere. Tra le novita'

dell'ultima bozza anche il ritorno della cifra dei 300 milioni

di euro per il rinnovo del contratto. Il valore corrisponde a

quello dichiarato dal premier Matteo Renzi in occasione della

conferenza sulla manovra e poi tagliato a 200 milioni nelle

tabelle che riassumevano gli impegni.

   Probabilmente la riduzione del turnover e' stata anche fatta

per raccogliere fondi per la nuova stagione contrattuale.

Insomma la ridistribuzione delle risorse e' avvenuta all'interno

dello stesso pubblico impiego e comunque "e' assolutamente

insufficiente", mette subito in chiaro il segretario generale

della Cisl, Annamaria Furlan. Gli statali di Cgil, Cisl e Uil

d'altra parte hanno gia' annunciato una "mobilitazione durissima"

e il prossimo martedi' si incontreranno per prendere una

decisione in merito. Su tutto pende anche il tavolo aperto

all'Aran sui comparti e la trattativa sembra sempre piu' in

salita. Non a caso nella bozza si parla di possibili

anticipazioni dei benefici contrattuali.(ANSA).

 

 

'FURBETTI DEL CARTELLINO', 35 ARRESTI IN COMUNE SANREMO

VIGILE TIMBRA IN MUTANDE, UN ALTRO TIMBRA POI SE NE VA IN CANOA

   (ANSA) - SANREMO (IMPERIA), 22 OTT - Io timbro il cartellino

a te se tu timbri il cartellino a me. Poi, se messi proprio

male, ci pensa il collega compiacente che raccatta

quattro-cinque cartellini di altrettanti dipendenti comunali e

li timbra uno dopo l'altro. I 'furbetti del cartellino' avevano

creato un sistema di assenteismo collaudato che durava da anni e

che ha portato agli arresti domiciliari 35 persone tra

dipendenti e funzionari del Comune di Sanremo. Li ha compiuti la

Guardia di finanza che ha provveduto anche a indagare altri 196

dipendenti, pari al 72% della forza lavoro del Comune, mentre

per altri otto e' scattato l'obbligo di firma. Un 'filotto'

impressionante: l'operazione, denominata Stachanov dall'operaio

russo che per la sua produttivita' ebbe dal regime sovietico una

Medaglia alla Gloria mineraria, era nata qualche anno fa e si e'

conclusa con la decimazione del personale degli uffici comunali

sanremesi. Per tutti e' scattata l'accusa di truffa aggravata e

continuata in concorso ai danni dello Stato e falso in atto

pubblico aggravato e continuato in concorso.

   Le prove messe insieme dalle Fiamme gialle sono si'

documentali ma anche registrate in lunghi video acquisiti con

telecamere nascoste nelle 21 sedi del Comune di Sanremo. C'e' il

dipendente che ha appena firmato e poi se ne va in canoa, cosa

di cui tra l'altro su vanta sui social (e si scopre che in quel

giorno s'e' pure segnato qualche ora di straordinario), c'e' il

vigile custode dell' Anagrafe che timbra in mutande l'entrata

mentre la moglie, in ciabatte e vestaglia, va a timbrargli

l'uscita. C'e' la dipendente che, andata a far la spesa, entra

con la borsa piena di patate, timbra ed esce subito dopo. C'e'

l'uomo che timbra quattro cartellini uno via l'altro e chi

invece timbra e poi va a aprire il chiosco dei fiori della

moglie. C'e' anche chi timbra alle 8,20 e poi se ne va, e torna

in tempo solo per passare il cartellino dell'ora di uscita,

facendosi passare appunto per uno stakanovista. E c'e' anche chi,

pur non lavorando affatto, ha reclamato qualche decina di ore di

straordinario: come il messo addetto alle notifiche, che nel

giorno di Pasqua di ore extra se n'e' segnate 10. Tutto questo

via-timbra-vai ha lasciato deserti alcuni uffici comunali, ma

nessuno sembra mai essersene accorto.

   "E' mai possibile che all'interno di un ufficio non ci si

avveda di una situazione cosi' grave?" si e' chiesta in via del

tutto retorica il procuratore capo di Imperia Giuseppa Geremia

che ha coordinato le indagini assieme al suo sostituto Maria

Paola Marrali. Proprio Marrali ha definito il sistema adottato

dai dipendenti comunali indagati "un sistema scellerato.

Comunque - ha aggiunto - l'obbiettivo e' stato raggiunto in modo

esemplare, e' la fine di un malcostume che andava avanti da

tempo".  (ANSA).

 

    

LA DAMA NERA DELL'ANAS, LE MAZZETTE SONO 'CILIEGE'

'PRESSIONI PER FAVORIRE NDRANGHETA'.MEDURI,DAI SGUARDO A RAGAZZO

   (di Matteo Guidelli)

   (ANSA) - ROMA, 22 OTT - Il 30 giugno scorso la Dama Nera

dell'Anas non e' piu' disposta ad attendere ancora gli

imprenditori, che ritardano nel pagare la tangente: "glielo ho

detto, non puoi venire con ste ciliege smozzicate, cosi' fai

confusione e basta...vieni con una ciliegia definitiva...mo dice

che sta preparandosi...che tra una decina di giorni...gli ho

detto fai prima perche' qua, a luglio, le ciliege devono essere

finite". In 110 pagine, il Gip Giulia Proto ricostruisce il

sistema all'interno dell'Anas in cui i funzionari pubblici hanno

fatto "mercimonio della loro funzione" con "assoluta assenza di

remore", "operando a vantaggio preponderante o esclusivo di

imprenditori o privati".

   LA DAMA NERA: la figura chiave di tutta l'inchiesta e'

Antonella Accrogliano', ribattezzata dagli investigatori la Dama

Nera: "ha un ruolo predominante, e' capo e promotore indiscusso",

un "vero leader" che manovra le "pedine", dotata "di quella

scaltrezza che le consente di raggiungere il risultato in

maniera da far sembrare la cosa assolutamente legittima". Era

lei che guidava l'organizzazione "alla continua ricerca di nuovi

'clienti' per lo scambio di 'favori'". E' lei stessa nelle

intercettazioni a far capire come bisogna muoversi in certi

ambienti. "Siamo sponsor tuoi Antone'" le dice il funzionario

Antonino Ferrante. E lei: "speriamo di tenerci forte come

abbiamo fatto fino adesso e di fare tutti un saltino in avanti

per poterci aiutare...perche' quello e' lo scopo...capito? Io sono

abituata in questo modo, chi cresce, chi fa un salto in avanti,

si porta gli altri dietro. questa e' la scuola...se viaggi da

solo non fai niente...poi chi ha cercato di viaggiare da solo

poi l'hanno azzoppato, perche' poi, alla fine, non ti riconoscono

piu'". Quando  Giovanni Parlato viene fermato per un controllo e

gli trovano 25mila euro in 3 buste diverse - che secondo

l'indagine erano una parte della tangente da 150mila euro pagata

dagli imprenditori siciliani - la Dama Nera comincia a sentire

puzza di bruciato: "la sfortuna ha voluto che aveva i libri (le

mazzette, ndr) di lettura dietro, povero disgraziato...lui

adesso e' un sorvegliato speciale". E' a quel punto che, dicono

gli investigatori, sposta qualcosa da casa sua a quella della

madre, che chiama al telefono alludendo alla necessita' di

doverle portare degli "antidolorifici". La madre, per tutta

ragione, le risponde che "e' matta": e oggi, a casa della donna,

i finanzieri hanno trovato 70mila euro in contanti e gioielli.

   I TENTATIVI DI 'AGGANCIARE GLI INVESTIGATORI': Per capire

cosa stesse accadendo, la Accrogliano' tenta anche di arrivare a

qualcuno della Guardia di Finanza. Uno e' il generale Walter

Cretella Lombardo (ora all'Istituto alti studi Difesa), suocero

di uno dei suoi collaboratori, Alberto Buffone (indagato).

Quest'ultimo sembrerebbe riuscire a parlare con il generale

tanto che alla Dama nera riferisce che il suocero "dice...la

questione e' molto strana...questa arriva la'...l'ha fermato una

pattuglia..normale". Anche Parlato si da' da fare, affermando che

avrebbe cercato di contattare il colonnello Paolo Gallerano, per

avere informazioni. Entrambi i tentativi, stando a quanto

riportato nelle carte, sembrerebbero andare a vuoto.

   MEDURI IL FACCENDIERE, MI DAI UNO SGUARDO A QUEL RAGAZZO?

Sarebbe andato in porto, invece, il tentativo di utilizzare l'ex

sottosegretario Meduri, per due ragioni: piazzare il fratello in

una societa' partecipata della regione Calabria e fare da

mediatore e sollecitare il pagamento dell'intera tangente da

150mila euro da parte degli imprenditori siciliani Bosco Lo

Giudice e Costanzo. Perche' loro ne avevano pagata solo una

parte: "mi ha portato l'antiffiamatorio - dice la donna - ma ne

ha portato sempre poco". Ed e' qui che interviene il politico.

"Mi ha detto Gigi di insistere che e' tutto a posto, di lavorarli

ai fianchi". E in un'altra intercettazione: "meno male che c'ho

messo Meduri che gli ha fatto la spiega...sono stata

previdente...senno', sostiene Gigi, non vedevamo niente". In

cambio del suo impegno, Meduri chiede la riconferma in Anas di

due geometri. "Antonella vedi se puoi dare uno sguardo a quel

ragazzo che conosci". Risponde lei: "ma quelli stanno apposto da

due mesi...tranquillo".

   L'INCONTRO CON IL 'MINISTRO': E l' "oscuro faccendiere", come

chiamano Meduri gli investigatori", si sarebbe dato anche da

fare per organizzare un incontro tra i due imprenditori catanesi

Bosco e Costanzo, "con un non meglio individuato ministro". E'

la stessa Dama nera a rivelarlo mentre parla col funzionario

Oreste De Grossi: "Perche' mo' dottore... stanno messi bene (gli

imprenditori, ndr)... perche' poi Meduri li ha fatti incontrare

anche con il ministro.... gli hanno fatto vedere il

progetto....nuove cose, eh!".

   LE PRESSIONI PER FAVORIRE LA 'NDRANGHETA: Secondo gli

inquirenti la Dama Nera aveva anche contatti con la criminalita'

organizzata tanto da 'consigliare' ad un'impresa vincitrice di

un appalto a Palizzi di subappaltare alcuni lavori, come il

movimento terra, ad imprese contigue alla 'Ndrangheta. In modo

da "avere garantita la sicurezza del cantiere". "Vi do una

persona, e' un imprenditore, e' perbenissimo fidatevi, non sentite

nessuno" dice ai titolari dell'azienda. La persona di fiducia

era Mario Grimoli che, dalle banche dati, e' risultato avere

diversi precedenti di Polizia. "Lo dobbiamo aiutare - dice la

dama nera - lo mettiamo in qualche gara appena si muove

qualcosa". (ANSA).

 

    

FISCO: CARTELLE; RATE SCADUTE,SI RIAPRE POSSIBILITA'

EQUITALIA,DA OGGI FINO A 21 NOVEMBRE. SU PAGAMENTI ULTIMI 2 ANNI

   (ANSA) - ROMA, 22 OTT - I contribuenti che avevano perso la

possibilita' di rateizzare i debiti con il fisco, perche' erano

decaduti, hanno la possibilita' di richiedere di nuovo un piano

di rateizzazione. Lo annuncia Equitalia in una nota. La domanda,

che si puo' presentare da oggi fino al 21 novembre, riguarda i

contribuenti ''decaduti'' negli ultimi 2 anni (ANSA).

 

FISCO: CARTELLE; RATE SCADUTE,SI RIAPRE POSSIBILITA' (2)

   (ANSA) - ROMA, 22 OTT - E' di fatto diventato operativo il

decreto legislativo che prevede le ''Misure per la

semplificazione e razionalizzazione delle norme di materie di

riscossione" che, tra l'altro, prevede a regime anche la

possibilita', per le nuove rateizzazione, di essere sempre

riammesso alle rate (ma saldando subito le rate scadute) e lo

stop ai pagamenti in caso di sospensione da parte di un giudice.

   Ecco come Equitalia spiega le novita' scattate oggi.

   - NUOVO PIANO RATE PER CHI E' DECADUTO: L'opportunita' e' di

fatto una ''finestra'' temporale che fino al 21 novembre e che

riguarda coloro che sono decaduti dal piano di rateizzazione tra

il 22 ottobre 2013 e il 21 ottobre 2015. Il fisco consente un

nuovo piano di dilazione delle somme non versate fino a un

massimo di 72 rate mensili. I moduli sono disponibili allo

sportello o nella sezione Rateizzazione - Modulistica presente

nell'Area Cittadini e nell'Area Imprese del sito

www.gruppoequitalia.it. Il sito contiene anche delle

infografiche che spiegano i meccanismi. Ci sono pero' alcuni

limiti alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano

concesso non e' prorogabile e si decade in caso di mancato

pagamento di due rate anche non consecutive.

   - NUOVE RATEIZZAZIONI, RIAMMISSIONE SEMPRE POSSIBILE: Per i

piani concessi a partire da ora, la rateizzazione decade con il

mancato pagamento di cinque rate anche non consecutive.

Tuttavia, pagando le rate che risultano scadute, si puo' chiedere

un nuovo piano di dilazione e riprendere i pagamenti.

Stop ai pagamenti in caso di sospensione. Il contribuente che ha

ottenuto una sospensione giudiziale o amministrativa puo'

interrompere i pagamenti delle rate, limitatamente ai tributi

interessati, per tutta la durata del provvedimento. Allo scadere

della sospensione puo' chiedere di rateizzare il debito residuo

in un massimo di 72 rate.

    - STOP AI PAGAMENTI IN CASO DI SOSPENSIONE: Il contribuente

che ha ottenuto una sospensione giudiziale o amministrativa puo'

interrompere i pagamenti delle rate, limitatamente ai tributi

interessati, per tutta la durata del provvedimento. Allo scadere

della sospensione puo' chiedere di rateizzare il debito residuo

fino a un massimo di 72 rate. (ANSA).


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