ORLANDI, AGENZIE FISCALI RISCHIANO DI MORIRE. P.A, TURNOVER AL 25%,TRE TETTI PER STIPENDI MANAGER. 'FURBETTI DEL CARTELLINO', 35 ARRESTI IN COMUNE SANREMO. LA DAMA NERA DELL'ANAS,LE MAZZETTE SONO 'CILIEGE'.CARTELLE; RATE SCADUTE,SI RIAPRE POSSIBILITA'
FISCO: ORLANDI, AGENZIE FISCALI RISCHIANO DI MORIRE
IN PIEDI SOLO PER LA DIGNITA' DELLE PERSONE CHE CI LAVORANO
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Il "punto piu' qualificante" per il
futuro delle agenzie fiscali e' "la politica del personale",
secondo il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella
Orlandi che a un convegno della Cgil sulle politiche fiscali
denuncia: "dalla contrattazione e' scomparso il comparto delle
agenzie fiscali e questo determina la morte delle agenzie".
Orlandi rivendica le condizioni di difficolta' in cui
l'agenzia ha lavorato negli ultimi mesi, dopo che 767 dirigenti
sono stati dichiarati decaduti, "e' un'esperienza sociologica che
sia rimasta in piedi. E' rimasta in piedi solo per la dignita'
delle persone che vi lavorano".(ANSA).
FISCO: ORLANDI, AGENZIE FISCALI RISCHIANO DI MORIRE (2)
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - "Queste persone hanno la
consapevolezza della loro funzione e della loro missione.
Sapendo di avere un ruolo tutti, fino all'ultimo, hanno provato
ad andare avanti avendo delle difficolta' che stiamo cercando di
superare", continua Orlandi.
"Quello che mi preoccupa e mi dispiace del dibattito di
questi mesi - confida il direttore delle Entrate - e' che si sia
accentrata la questione solo e esclusivamente sul tema della
dirigenza", mentre il problema "e' complessivo e riguarda le leve
della gestione, dalla selezione del personale alla dirigenza
generale" e piu' in generale l'autonomia dalla politica che
arriva a definire anche il numero dei controlli per categoria.
Questi ultimi mesi sono stati un'esperienza sociologica,
riprende Orlandi, anche perche' "ci siamo trovati a essere difesi
strenuamente sui giornali da testate che non avrei mai
immaginato, dai professionisti agli imprenditori". "Forse e'
perche' c'e' la consapevolezza utilitaristica che se crolla una
struttura come questa crolla il Paese, quindi non e' per buona
volonta'", conclude.(ANSA).
P.A, TURNOVER AL 25%,TRE TETTI PER STIPENDI MANAGER
DA APRILE NUOVE SOGLIE PER REMUNERAZIONI CDA SOCIETA' PARTECIPATE
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - La porta per entrare a lavorare nella
Pubblica Amministrazione si chiude quasi del tutto. Per il
turnover resta un margine del 25%: cio' vuol dire che per le
nuove assunzioni si potra' spendere non piu' di un quarto della
spesa dell'anno fatta l'anno prima e sara' cosi' non solo per il
2016, ma anche per il 2017 e il 2018. Una stretta sul turnover
nella P.A. era attesa e gia' contenuta nella prime bozze della
legge di Stabilita'. Ma se prima si parlava di un intervento
mirato e comunque di limature ora, stando all'ultimo testo in
circolazione, c'e' uno stop deciso che riduce in modo netto gli
spazi rispetto all'ultima rimodulazione contenuta nel dl Madia
del 2014. Il Governo si appresta anche a rivedere i tetti per
gli stipendi dei manager delle partecipate, con la definizione
di tre fasce e fatto salvo il limite massimo dei 240 mila euro
annui.
L'intervento piu' forte e' senz'altro sul turnover, che doveva
salire al 60% il prossimo anno, all'80% nel 2017 e tornare al
rapporto 'uno esce-uno entra' nel 2018. Il limite riguarda tutta
la P.A centrale mentre per gli enti locali si parla solo del
biennio 2017-2018 (sempre con il tetto del 25%) mentre nulla si
dice sul 2016. Restano esclusi dal blocco il personale militare,
le forze di polizia, i magistrati e i diplomatici. Seguiranno un
binario diverso le assunzioni dei dirigenti, piu' generose con il
ritorno a una capacita' piena nel 2018. Quanto alle partecipate,
saranno messi a punto nuovi massimi per gli stipendi di chi
siede nei cda. A definirli sara' un decreto del Mef, da emanare
entro il 30 aprile, che dividera' le societa', fanno eccezione le
quotate, in tre diverse classi, tenendo conto di indicatori
quantitativi e qualitativi.
Insomma il fronte P.A. ha riservato sorprese passando da una
bozza all'altra ed ovviamente non sono esclusi ulteriori
ritocchi nel testo che sara' trasmesso alla Camere. Tra le novita'
dell'ultima bozza anche il ritorno della cifra dei 300 milioni
di euro per il rinnovo del contratto. Il valore corrisponde a
quello dichiarato dal premier Matteo Renzi in occasione della
conferenza sulla manovra e poi tagliato a 200 milioni nelle
tabelle che riassumevano gli impegni.
Probabilmente la riduzione del turnover e' stata anche fatta
per raccogliere fondi per la nuova stagione contrattuale.
Insomma la ridistribuzione delle risorse e' avvenuta all'interno
dello stesso pubblico impiego e comunque "e' assolutamente
insufficiente", mette subito in chiaro il segretario generale
della Cisl, Annamaria Furlan. Gli statali di Cgil, Cisl e Uil
d'altra parte hanno gia' annunciato una "mobilitazione durissima"
e il prossimo martedi' si incontreranno per prendere una
decisione in merito. Su tutto pende anche il tavolo aperto
all'Aran sui comparti e la trattativa sembra sempre piu' in
salita. Non a caso nella bozza si parla di possibili
anticipazioni dei benefici contrattuali.(ANSA).
'FURBETTI DEL CARTELLINO', 35 ARRESTI IN COMUNE SANREMO
VIGILE TIMBRA IN MUTANDE, UN ALTRO TIMBRA POI SE NE VA IN CANOA
(ANSA) - SANREMO (IMPERIA), 22 OTT - Io timbro il cartellino
a te se tu timbri il cartellino a me. Poi, se messi proprio
male, ci pensa il collega compiacente che raccatta
quattro-cinque cartellini di altrettanti dipendenti comunali e
li timbra uno dopo l'altro. I 'furbetti del cartellino' avevano
creato un sistema di assenteismo collaudato che durava da anni e
che ha portato agli arresti domiciliari 35 persone tra
dipendenti e funzionari del Comune di Sanremo. Li ha compiuti la
Guardia di finanza che ha provveduto anche a indagare altri 196
dipendenti, pari al 72% della forza lavoro del Comune, mentre
per altri otto e' scattato l'obbligo di firma. Un 'filotto'
impressionante: l'operazione, denominata Stachanov dall'operaio
russo che per la sua produttivita' ebbe dal regime sovietico una
Medaglia alla Gloria mineraria, era nata qualche anno fa e si e'
conclusa con la decimazione del personale degli uffici comunali
sanremesi. Per tutti e' scattata l'accusa di truffa aggravata e
continuata in concorso ai danni dello Stato e falso in atto
pubblico aggravato e continuato in concorso.
Le prove messe insieme dalle Fiamme gialle sono si'
documentali ma anche registrate in lunghi video acquisiti con
telecamere nascoste nelle 21 sedi del Comune di Sanremo. C'e' il
dipendente che ha appena firmato e poi se ne va in canoa, cosa
di cui tra l'altro su vanta sui social (e si scopre che in quel
giorno s'e' pure segnato qualche ora di straordinario), c'e' il
vigile custode dell' Anagrafe che timbra in mutande l'entrata
mentre la moglie, in ciabatte e vestaglia, va a timbrargli
l'uscita. C'e' la dipendente che, andata a far la spesa, entra
con la borsa piena di patate, timbra ed esce subito dopo. C'e'
l'uomo che timbra quattro cartellini uno via l'altro e chi
invece timbra e poi va a aprire il chiosco dei fiori della
moglie. C'e' anche chi timbra alle 8,20 e poi se ne va, e torna
in tempo solo per passare il cartellino dell'ora di uscita,
facendosi passare appunto per uno stakanovista. E c'e' anche chi,
pur non lavorando affatto, ha reclamato qualche decina di ore di
straordinario: come il messo addetto alle notifiche, che nel
giorno di Pasqua di ore extra se n'e' segnate 10. Tutto questo
via-timbra-vai ha lasciato deserti alcuni uffici comunali, ma
nessuno sembra mai essersene accorto.
"E' mai possibile che all'interno di un ufficio non ci si
avveda di una situazione cosi' grave?" si e' chiesta in via del
tutto retorica il procuratore capo di Imperia Giuseppa Geremia
che ha coordinato le indagini assieme al suo sostituto Maria
Paola Marrali. Proprio Marrali ha definito il sistema adottato
dai dipendenti comunali indagati "un sistema scellerato.
Comunque - ha aggiunto - l'obbiettivo e' stato raggiunto in modo
esemplare, e' la fine di un malcostume che andava avanti da
tempo". (ANSA).
LA DAMA NERA DELL'ANAS, LE MAZZETTE SONO 'CILIEGE'
'PRESSIONI PER FAVORIRE NDRANGHETA'.MEDURI,DAI SGUARDO A RAGAZZO
(di Matteo Guidelli)
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Il 30 giugno scorso la Dama Nera
dell'Anas non e' piu' disposta ad attendere ancora gli
imprenditori, che ritardano nel pagare la tangente: "glielo ho
detto, non puoi venire con ste ciliege smozzicate, cosi' fai
confusione e basta...vieni con una ciliegia definitiva...mo dice
che sta preparandosi...che tra una decina di giorni...gli ho
detto fai prima perche' qua, a luglio, le ciliege devono essere
finite". In 110 pagine, il Gip Giulia Proto ricostruisce il
sistema all'interno dell'Anas in cui i funzionari pubblici hanno
fatto "mercimonio della loro funzione" con "assoluta assenza di
remore", "operando a vantaggio preponderante o esclusivo di
imprenditori o privati".
LA DAMA NERA: la figura chiave di tutta l'inchiesta e'
Antonella Accrogliano', ribattezzata dagli investigatori la Dama
Nera: "ha un ruolo predominante, e' capo e promotore indiscusso",
un "vero leader" che manovra le "pedine", dotata "di quella
scaltrezza che le consente di raggiungere il risultato in
maniera da far sembrare la cosa assolutamente legittima". Era
lei che guidava l'organizzazione "alla continua ricerca di nuovi
'clienti' per lo scambio di 'favori'". E' lei stessa nelle
intercettazioni a far capire come bisogna muoversi in certi
ambienti. "Siamo sponsor tuoi Antone'" le dice il funzionario
Antonino Ferrante. E lei: "speriamo di tenerci forte come
abbiamo fatto fino adesso e di fare tutti un saltino in avanti
per poterci aiutare...perche' quello e' lo scopo...capito? Io sono
abituata in questo modo, chi cresce, chi fa un salto in avanti,
si porta gli altri dietro. questa e' la scuola...se viaggi da
solo non fai niente...poi chi ha cercato di viaggiare da solo
poi l'hanno azzoppato, perche' poi, alla fine, non ti riconoscono
piu'". Quando Giovanni Parlato viene fermato per un controllo e
gli trovano 25mila euro in 3 buste diverse - che secondo
l'indagine erano una parte della tangente da 150mila euro pagata
dagli imprenditori siciliani - la Dama Nera comincia a sentire
puzza di bruciato: "la sfortuna ha voluto che aveva i libri (le
mazzette, ndr) di lettura dietro, povero disgraziato...lui
adesso e' un sorvegliato speciale". E' a quel punto che, dicono
gli investigatori, sposta qualcosa da casa sua a quella della
madre, che chiama al telefono alludendo alla necessita' di
doverle portare degli "antidolorifici". La madre, per tutta
ragione, le risponde che "e' matta": e oggi, a casa della donna,
i finanzieri hanno trovato 70mila euro in contanti e gioielli.
I TENTATIVI DI 'AGGANCIARE GLI INVESTIGATORI': Per capire
cosa stesse accadendo, la Accrogliano' tenta anche di arrivare a
qualcuno della Guardia di Finanza. Uno e' il generale Walter
Cretella Lombardo (ora all'Istituto alti studi Difesa), suocero
di uno dei suoi collaboratori, Alberto Buffone (indagato).
Quest'ultimo sembrerebbe riuscire a parlare con il generale
tanto che alla Dama nera riferisce che il suocero "dice...la
questione e' molto strana...questa arriva la'...l'ha fermato una
pattuglia..normale". Anche Parlato si da' da fare, affermando che
avrebbe cercato di contattare il colonnello Paolo Gallerano, per
avere informazioni. Entrambi i tentativi, stando a quanto
riportato nelle carte, sembrerebbero andare a vuoto.
MEDURI IL FACCENDIERE, MI DAI UNO SGUARDO A QUEL RAGAZZO?
Sarebbe andato in porto, invece, il tentativo di utilizzare l'ex
sottosegretario Meduri, per due ragioni: piazzare il fratello in
una societa' partecipata della regione Calabria e fare da
mediatore e sollecitare il pagamento dell'intera tangente da
150mila euro da parte degli imprenditori siciliani Bosco Lo
Giudice e Costanzo. Perche' loro ne avevano pagata solo una
parte: "mi ha portato l'antiffiamatorio - dice la donna - ma ne
ha portato sempre poco". Ed e' qui che interviene il politico.
"Mi ha detto Gigi di insistere che e' tutto a posto, di lavorarli
ai fianchi". E in un'altra intercettazione: "meno male che c'ho
messo Meduri che gli ha fatto la spiega...sono stata
previdente...senno', sostiene Gigi, non vedevamo niente". In
cambio del suo impegno, Meduri chiede la riconferma in Anas di
due geometri. "Antonella vedi se puoi dare uno sguardo a quel
ragazzo che conosci". Risponde lei: "ma quelli stanno apposto da
due mesi...tranquillo".
L'INCONTRO CON IL 'MINISTRO': E l' "oscuro faccendiere", come
chiamano Meduri gli investigatori", si sarebbe dato anche da
fare per organizzare un incontro tra i due imprenditori catanesi
Bosco e Costanzo, "con un non meglio individuato ministro". E'
la stessa Dama nera a rivelarlo mentre parla col funzionario
Oreste De Grossi: "Perche' mo' dottore... stanno messi bene (gli
imprenditori, ndr)... perche' poi Meduri li ha fatti incontrare
anche con il ministro.... gli hanno fatto vedere il
progetto....nuove cose, eh!".
LE PRESSIONI PER FAVORIRE LA 'NDRANGHETA: Secondo gli
inquirenti la Dama Nera aveva anche contatti con la criminalita'
organizzata tanto da 'consigliare' ad un'impresa vincitrice di
un appalto a Palizzi di subappaltare alcuni lavori, come il
movimento terra, ad imprese contigue alla 'Ndrangheta. In modo
da "avere garantita la sicurezza del cantiere". "Vi do una
persona, e' un imprenditore, e' perbenissimo fidatevi, non sentite
nessuno" dice ai titolari dell'azienda. La persona di fiducia
era Mario Grimoli che, dalle banche dati, e' risultato avere
diversi precedenti di Polizia. "Lo dobbiamo aiutare - dice la
dama nera - lo mettiamo in qualche gara appena si muove
qualcosa". (ANSA).
FISCO: CARTELLE; RATE SCADUTE,SI RIAPRE POSSIBILITA'
EQUITALIA,DA OGGI FINO A 21 NOVEMBRE. SU PAGAMENTI ULTIMI 2 ANNI
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - I contribuenti che avevano perso la
possibilita' di rateizzare i debiti con il fisco, perche' erano
decaduti, hanno la possibilita' di richiedere di nuovo un piano
di rateizzazione. Lo annuncia Equitalia in una nota. La domanda,
che si puo' presentare da oggi fino al 21 novembre, riguarda i
contribuenti ''decaduti'' negli ultimi 2 anni (ANSA).
FISCO: CARTELLE; RATE SCADUTE,SI RIAPRE POSSIBILITA' (2)
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - E' di fatto diventato operativo il
decreto legislativo che prevede le ''Misure per la
semplificazione e razionalizzazione delle norme di materie di
riscossione" che, tra l'altro, prevede a regime anche la
possibilita', per le nuove rateizzazione, di essere sempre
riammesso alle rate (ma saldando subito le rate scadute) e lo
stop ai pagamenti in caso di sospensione da parte di un giudice.
Ecco come Equitalia spiega le novita' scattate oggi.
- NUOVO PIANO RATE PER CHI E' DECADUTO: L'opportunita' e' di
fatto una ''finestra'' temporale che fino al 21 novembre e che
riguarda coloro che sono decaduti dal piano di rateizzazione tra
il 22 ottobre 2013 e il 21 ottobre 2015. Il fisco consente un
nuovo piano di dilazione delle somme non versate fino a un
massimo di 72 rate mensili. I moduli sono disponibili allo
sportello o nella sezione Rateizzazione - Modulistica presente
nell'Area Cittadini e nell'Area Imprese del sito
www.gruppoequitalia.it. Il sito contiene anche delle
infografiche che spiegano i meccanismi. Ci sono pero' alcuni
limiti alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano
concesso non e' prorogabile e si decade in caso di mancato
pagamento di due rate anche non consecutive.
- NUOVE RATEIZZAZIONI, RIAMMISSIONE SEMPRE POSSIBILE: Per i
piani concessi a partire da ora, la rateizzazione decade con il
mancato pagamento di cinque rate anche non consecutive.
Tuttavia, pagando le rate che risultano scadute, si puo' chiedere
un nuovo piano di dilazione e riprendere i pagamenti.
Stop ai pagamenti in caso di sospensione. Il contribuente che ha
ottenuto una sospensione giudiziale o amministrativa puo'
interrompere i pagamenti delle rate, limitatamente ai tributi
interessati, per tutta la durata del provvedimento. Allo scadere
della sospensione puo' chiedere di rateizzare il debito residuo
in un massimo di 72 rate.
- STOP AI PAGAMENTI IN CASO DI SOSPENSIONE: Il contribuente
che ha ottenuto una sospensione giudiziale o amministrativa puo'
interrompere i pagamenti delle rate, limitatamente ai tributi
interessati, per tutta la durata del provvedimento. Allo scadere
della sospensione puo' chiedere di rateizzare il debito residuo
fino a un massimo di 72 rate. (ANSA).