LETTERE A FICIESSE: ISPETTORI I.E.F., NONOSTANTE TUTTO, CONTINUIAMO A FARE CON PASSIONE IL NOSTRO DOVERE.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERA INVIATACI IN REPLICA ALLA MISSIVA DI UN ISPETTORE IEF PUBBLICATA IN DATA 2 NOVEMBRE 2015 . IL TITOLO E' DELLA REDAZIONE.
Gent.le Collega,
ho letto con interesse la Tua lettera a FICIESSE dal titolo “Investigatore Economico Finanziario tante rogne e nessun premio”, dalla quale traspare la Tua delusione per le “promesse e i premi” che non sono arrivati dopo aver conseguito la qualifica IEF.
Io, come Te e come tanti Colleghi, nel 2009, ho creduto che la Guardia di Finanza volesse investire nella formazione professionale e costituire un’aliquota di ispettori preparati nel settore che più ci dovrebbe contraddistinguere dalle altre forse di polizia: la polizia economico-finanziaria.
Probabilmente questa era l’idea progettuale ma non è andata così.
Non dovevo fare più carriera, ero già Luogotenente dal 2006, né aspiravo a “guadagnare punteggi” per un eventuale domanda di trasferimento, eppure ci ho creduto e ho frequentato con l’entusiasmo di un ventenne il corso che si è dimostrato molto interessante e formativo.
Ho seguito i corsi e-learning e, nel 2014 a 50 anni d’età, il corso di aggiornamento presso la Scuola di Polizia Tributaria di Roma.
Quale beneficio ho ricevuto?! Nulla, tranne una mera soddisfazione personale.
Anzi, la qualifica conseguita mi ha impedito di ottenere il trasferimento ad altro Reparto per diniego del nulla osta tecnico e di più non ho potuto conseguire la specializzazione di Esperto d’Area perché “troppo vecchio” per la Nostra amministrazione.
Hai ragione quando sconfortato scrivi delle aspettative alimentate dalla lettura della Circolare che istituiva la nuova qualifica e ne determinava i compiti e le funzioni, si potrebbe pensare a valutare in modo diverso e premiale il titolo per accedere al concorso del ruolo Ufficiali (anche in questo caso giudicato troppo vecchio per l’Amministrazione, ma questa è un’altra storia).
Hai ragione quando scrivi che la qualifica IEF non è adeguatamente valutata, si potrebbe pensare ad introdurre un parametro premiale nella formula del cosiddetto premio incentivante.
Hai ragione quando scrivi che i nostri COBAR si adeguano alle rivendicazioni delle altre forse di polizia, del resto i nostri rappresentanti non hanno alcun vero potere di contrattazione.
Non hai ragione, quando pensi che in Guardia di Finanza “è meglio non fare nulla, non mettersi mai in gioco e cercare di accaparrarsi le simpatie di qualche Generale”.
Noi tutti abbiamo giurato di servire la Patria, di metterci a disposizione del cittadino, di ispirarci agli ideali di Giustizia e Libertà, ed è per questo, che nonostante le tante delusioni, devi continuare a credere nel nostro bellissimo lavoro ad impegnarti sempre e di più, IEF o non IEF, vedrai che più di un Generale ti stimerà e, magari, sarà pure invidioso del Tuo sapere operativo.
Con Stima.
Giuseppe Genchi
ARTICOLO DI RIFERIMENTO: ISPETTORI IEF, TANTE ROGNE E NESSUN PREMIO.