P.A: CONSIP, GARA DA 56,7 MLN PER SISTEMI VIDEOSORVEGLIANZA - EVASIONE FISCALE, SEQUESTRO BENI PER 127 MLN A IMPRENDITORE
P.A: CONSIP, GARA DA 56,7 MLN PER SISTEMI VIDEOSORVEGLIANZA
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Consip ha indetto una gara per la
fornitura di Sistemi di Videosorveglianza sia per gli edifici in
uso alle pubbliche amministrazioni sia per il territorio. La
gara - informa Consip - sara' aggiudicata con il criterio
dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa. La fornitura avra'
una durata pari a 12 mesi (con possibilita' di proroga fino a
ulteriori sei), e contratti attuativi di massimo 36 mesi.
La gara e' strutturata in tre lotti geografici. Il primo lotto,
con un massimale di fornitura di 19 milioni di euro riguarda le
Regioni Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Lombardia,Veneto,
Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Il secondo lotto,
con un massimale di 14,3 milioni di euro, riguarda Emilia
Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria,
Sardegna. Il terzo lotto, con un massimale di 23,4 milioni,
riguarda le amministrazioni delle Regioni Campania, Basilicata,
Puglia, Sicilia, Calabria). (ANSA).
EVASIONE FISCALE, SEQUESTRO BENI PER 127 MLN A IMPRENDITORE (2)
(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 26 NOV - Il patrimonio
dell'imprenditore secondo la Procura di Marsala, diretta da
Alberto Di Pisa, sarebbe stato illecitamente accumulato negli
ultimi vent'anni "grazie ad una colossale e continuata frode
fiscale, a numerose truffe ai Fondi comunitari e alla violazione
di numerose altre norme in tema di edilizia e sanita' pubblica".
In tal modo, sempre secondo l'accusa, Michele Angelo Licata si e'
"prepotentemente imposto nel settore turistico-alberghiero,
sbaragliando la leale concorrenza, "drogando" l'economia
locale".
Adesso, le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria
di Trapani e dalla sezione di pg della Guardia di Finanza della
Procura di Marsala avrebbero consentito non solo di fare luce
sulla "pericolosita' fiscale" della famiglia Licata, ma anche di
"ricostruire e mappare l'enorme patrimonio mobiliare e
immobiliare riconducibile alla stessa, il cui possesso, per
altro, non era assolutamente giustificabile con i redditi
dichiarati dall'intero nucleo familiare". Un primo sequestro di
beni l'imprenditore l'aveva subi'to lo scorso aprile, dopo il
tentativo di svuotare i propri conti correnti con ingenti
bonifici in favore di parenti fino a quel momento non coinvolti
nelle indagini. (ANSA).