FISCO:PATENT BOX;GUIDI,OBIETTIVO ATTRARRE INVESTIMENTI - PARTE PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO,TUTTI ATTI ONLINE - ZANETTI, AMPIAMENTE OLTRE 3MLD INCASSI VOLUNTARY - MEDIOLANUM PAGA 120 MLN, PACE CON IL FISCO SULL'IRLANDA CONTENZIOSO CHIUSO SENZA SANZIONI

giovedì 03 dicembre 2015

FISCO:PATENT BOX;GUIDI,OBIETTIVO ATTRARRE INVESTIMENTI

SPINTA A INNOVAZIONE.AMBITO APPLICAZIONE TRA PIU' ESTESI D'EUROPA

   (ANSA) - ROMA, 1 DIC - ''Il governo crede che la chiave della

crescita economia stia negli investimenti e nell'innovazione'':

con il patent box si da' impulso a innovazione e si punta ''ad

attrarre quegli investimenti che finora hanno scelto regimi

fiscali piu' convenienti". E' quanto afferma all'ANSA il ministro

dello Sviluppo Federica Guidi. Il patent box italiano e' tra i

piu' estesi d'Europa.(ANSA).

 

FISCO:PATENT BOX;GUIDI,OBIETTIVO ATTRARRE INVESTIMENTI (2)

SPINTA A INNOVAZIONE.AMBITO APPLICAZIONE TRA PIU' ESTESI D'EUROPA

   (ANSA) - ROMA, 1 DIC - "Con il Patent Box - afferma il

ministro - abbiamo inteso dare impulso alle attivita' di ricerca

e sviluppo delle imprese piu' all'avanguardia, per riportare

l'Italia ad essere un Paese in grado non solo di produrre

avanzamenti tecnologici ma anche di attrarre quegli investitori

che hanno scelto finora regimi fiscali piu' convenienti".

   Il Patent Box, introdotto dalla legge di stabilita' 2015 -

spiegano al ministero - permette una tassazione agevolata sui

redditi derivanti dalle opere di ingegno come brevetti, marchi e

design (deduzione dal reddito pari al 30% nel 2015, al 40% nel

2016 e al 50% nel 2017).

   "Con il Patent Box - ha aggiunto il ministro Guidi - l'Italia

si e' voluta dotare di uno strumento a sostegno delle imprese che

avesse anche come obiettivo quello di ridurre gli effetti della

competizione fiscale tra Paesi dell'Unione nel campo del

trattamento agevolato per lo sfruttamento e di marchi e

brevetti. Si tratta di un ambito di applicazione tra i piu'

estesi d'Europa, per tenere conto della nostra struttura

produttiva, visto che ricomprende tutti i marchi, inclusi quelli

commerciali. Questo strumento e' nato per premiare le imprese che

svolgono attivita' idonee ad accrescere il valore dei beni

immateriali nel nostro Paese".

 

FISCO:PARTE PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO,TUTTI ATTI ONLINE

SPERIMENTAZIONE IN TOSCANA E UMBRIA, IN 2 ANNI IN TUTTE REGIONI

   (ANSA) - ROMA, 1 DIC - Parte in via sperimentale in due

Regioni, Toscana e Umbria, il processo tributario telematico.

Tutti gli atti e i documenti processuali non dovranno piu' essere

presentati fisicamente allo sportello dell'ufficio segreteria

della Commissione tributaria ma potranno essere depositati "a

distanza" per via telematica. Lo annuncia il ministero

dell'Economia, spiegando che entro due anni l'innovazione sara'

estesa gradualmente a tutte le Regioni. (ANSA).

 

FISCO:PARTE PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO,TUTTI ATTI ONLINE (2)

   (ANSA) - ROMA, 1 DIC - Attraverso il portale

www.giustiziatributaria.gov.it sara' possibile accedere al

sistema informativo della Giustizia Tributaria (S.I.Gi.T.) per

il deposito telematico degli atti e documenti processuali.

Inoltre, i giudici tributari, i contribuenti, i professionisti e

gli enti impositori, previamente registrati, potranno consultare

da casa o dai propri uffici il fascicolo processuale contenente

tutti gli atti e documenti del contenzioso a cui sono

interessati.

   "Passiamo dallo sportello al deposito a distanza", ha

spiegato il Direttore Generale delle Finanze Fabrizia

Lapecorella, presentando il nuovo sistema nel corso di un

briefing al Mef. Il processo tributario telematico prendera' il

via nelle Regioni pilota di Toscana e Umbria ed e' prevista nel

giro di due anni la sua estensione graduale in tutte le altre

Regioni d'Italia. Gia' dal 2016, partiranno 5-6 Regioni in piu',

distribuite equamente tra Nord e Sud. Vantaggi notevoli si

avranno in termini di semplificazione e minor tempo per gli

adempimenti. Con la possibilita' di gestire il ricorso a distanza

gli effetti positivi riguarderanno infatti anche la durata del

processo.

   I risultati della digitalizzazione si vedono peraltro anche

guardando ai risultati della Pec. Dal 2012 ad oggi le email

certificate sono state 4 milioni, ha sottolineato il direttore

della Direzione giustizia tributaria, Fiorenzo Sirianni, con un

risparmio di 25 milioni di euro. (ANSA).

 

FISCO:ZANETTI, AMPIAMENTE OLTRE 3MLD INCASSI VOLUNTARY

DOMANDE PRESENTATE SONO OLTRE 100 MILA

   (ANSA) - ROMA, 01 DIC - La soglia di 3 miliardi di gettito

stimato dalla voluntary disclosure "e' ampiamente superata". Lo

ha detto il sottosegretario al Mef, Enrico Zanetti, spiegando

che le domande sono state "100.000 e passa".

 

FISCO: ZANETTI, AMPIAMENTE OLTRE 3MLD INCASSI VOLUNTARY (2)

   (ANSA) - ROMA, 1 DIC - La voluntary disclosure, ha aggiunto

Zanetti partecipando alla presentazione al Mef del nuovo

processo tributario telematico, "ha avuto grande successo. Se

una procedura di questo tipo, che prevede zero anonimato,

facendo pagare tutte le tasse e anche una parte delle sanzioni,

fosse stata proposta 10 anni fa, prima delle azioni del governo

di lotta all'evasione sui paradisi fiscali, anziche' 100.000 e

passa domande, avremmo avuto 100.000 e passa sberleffi".

   Nelle stime sul gettito, il sottosegretario si e' quindi

voluto mantenere prudente, spiegando che negli ultimi giorni

prima della scadenza (alla mezzanotte di ieri) e' molto probabile

che si sia verificata un'impennata delle istanze di adesione,

ancora impossibile da conteggiare a poche ore dal termine.

   Le stime ufficiali del governo parlavano di un gettito di

circa 3,5 miliardi, di cui 1,5 gia' impegnati quest'anno e 2 a

copertura della manovra 2016. (ANSA).

 

MEDIOLANUM PAGA 120 MLN, PACE CON IL FISCO SULL'IRLANDA

CONTENZIOSO CHIUSO SENZA SANZIONI, 31 MLN PESO ACCORDO SU 2015

   (di Paolo Algisi)

   (ANSA) - MILANO, 1 DIC - Mediolanum si accorda con il fisco

italiano per chiudere il contenzioso relativo alla sua affiliata

irlandese. Il gruppo controllato dalla famiglia Doris e dalla

Fininvest di Silvio Berlusconi paghera' all'Agenzia delle Entrate

120,2 milioni di euro di maggiori imposte, piu' gli interessi,

mettendo cosi' una pietra tombale alle contestazioni sul

'transfer pricing' con Dublino che si trascinavano da alcuni

anni.

   L'Agenzia delle Entrate accusava Mediolanum International

Funds, la controllata irlandese che si occupa di confezionare e

gestire i fondi, di trattenere una quota troppo alta dei ricavi

del gruppo, con la conseguenza che alle controllate italiane

Banca Mediolanum e Mediolanum Vita - che distribuiscono i

prodotti - sarebbe stata 'retrocessa' una percentuale troppo

bassa delle commissioni incassate dai clienti.

   L'effetto del 'giochino', che avrebbe permesso a Mediolanum

di beneficiare impropriamente delle piu' morbide aliquote fiscali

irlandesi, sarebbe stato quello di aver eroso la base imponibile

del gruppo in Italia di ben 923 milioni di euro, solo tra il

2005 e il 2009, in base all'accusa del Fisco: ragion per cui

l'Agenzia delle Entrate aveva presentato al gruppo fondato da

Ennio Doris, un conto da piu' di mezzo miliardo di euro tra tasse

non pagate, sanzioni e interessi.

   Grazie agli accantonamenti fatti negli scorsi esercizi la

definizione del contenzioso pesera' sul bilancio 2015 di

Mediolanum solo per 31,2 milioni di euro. Inoltre il gruppo -

che aveva attivato la procedura arbitrale europea sulle doppie

imposizioni - chiedera' alle autorita' fiscali di Dublino la

restituzione di 41,5 milioni di euro di maggiori imposte versate

in Irlanda.

   "La scelta di Mediolanum di addivenire ad una definizione del

contenzioso in essere con l'Agenzia delle Entrate (relativa a

tutti gli essercizi tra il 2005 e il 2014, ndr) e' motivata dalla

volonta' di evitare il protrarsi di una procedura lunga nel tempo

eliminando cosi' l'incertezza legata all'esito della

controversia" ha spiegato la societa', che in passato ha sempre

contestato gli addebiti del Fisco.

   I 120 milioni che Mediolanum dovra' pagare sono solo a titolo

di imposte non pagate e interessi: l'Agenzia delle Entrate ha

deciso di non applicare sanzioni sia per la "natura valutativa

delle contestazioni" che per il "diligente operato e trasparenza

delle societa' interessate in materia di oneri

documentali".(ANSA).

 


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