IL SECOLO XIX: “MULTA AL BAR PER L’ACQUA A UNA BIMBA. FINANZA E MADRE IN LITE”

lunedì 08 settembre 2008

Il Secolo XIX, 8 settembre 2008

di Francesca Forleo

Tiene ancora banco a Camogli, tra polemiche e stupore, il caso della multa elevata dalla Guardia di finanza a un locale, per aver dato un bicchiere d’acqua a una bambina senza emettere lo scontrino.

Il Comando provinciale della Guardia di finanza di Genova, a riguardo, precisa: «I militari non si sono relazionati con la bambina». Ma la madre della piccola racconta: «Non solo le hanno chiesto se aveva lo scontrino ma, anche, dov’era la mamma. Cioè dov’ero io, che mi trovavo nel mio negozio, proprio di fianco al locale».

Multati per aver osservato l’insegnamento evangelico di dare da bere agli assetati. Se poi si conta che l’assetato era una bambina di otto anni, fa doppiamente discutere l’episodio capitato ieri pomeriggio in un locale di Camogli. La Guardia di Finanza ha multato i titolari di un locale per non aver battuto uno scontrino relativo a un bicchiere d’acqua. Le Fiamme gialle, in zona per controlli, hanno fermato la bambina mentre usciva con il bicchiere d’acqua in mano. «Ce l’hai lo scontrino?», le hanno chiesto. «No», ha risposto la piccola, figlia dei proprietari del negozio a fianco, e per questo di casa nel locale in questione.

A quel punto i finanzieri si sono presentati dal responsabile del pubblico esercizio e hanno proceduto a stendere il verbale e a staccare la multa. A quanto pare è stato emesso il verbale standard, cento euro, come di prassi, anche se i diretti interessati non confermano. Ma spiegano: «La bambina, figlia dei nostri vicini, va e viene dal locale tutto il giorno e, in genere segniamo le consumazioni e battiamo un unico scontrino alla sera. Non si tratta certo di una maniera di fare i furbi con i conti, a fine giornata battiamo regolarmente tutto quello che viene consumato. Nel caso specifico, comunque, si trattava di un bicchiere d’acqua: la piccola è uscita con un bicchiere d’acqua in mano». Ma è bastato a far scattare la multa.

Incredulo anche l’assessore comunale al commercio, Tino Revello, ovviamente al corrente di quanto accaduto nel pomeriggio. «Sono d’accordo che la legge sia uguale per tutti - dice - e che da tutti debba essere rispettata ma, con i bambini specialmente, bisognerebbe avere più tatto e, soprattutto, usare il buon senso».

La più rammaricata di tutti, infatti, appariva proprio la bimba che, dopo essere stata fermata dai finanzieri, è tornata mogia mogia nel negozio dei genitori. Non è chiaro, a quel punto, se fosse riuscita almeno a dissetarsi. Ma, questa, è un’altra parte della storia.


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