BUONI PASTO, ORE DI SERVIZIO ED USO DEL MEZZO PROPRIO: COSA DICONO LE CIRCOLARI DELLA GUARDIA DI FINANZA

domenica 06 febbraio 2011


“”””Spett.le FICIESSE,
sono un vostro associato da alcuni anni ed iscritto nella Sezione di *****.
Presto servizio nella Guardia di Finanza e desideravo sottoporvi alcune problematiche che ho riscontrato nell’ambiente di lavoro.
In caserma è presente una ditta esterna che prepara in loco i pasti; chiaramente essendo ditta esterna rimane chiusa la sera, il sabato, la domenica e festivi.
Il Comandante per non darci il buono pasto (nei giorni citati) ci manda a mangiare, anzi, ci fa accompagnare con macchina ed autista di servizio, alla caserma di ******** che dista circa 10 km dal nostro reparto. A seguito di qualche lamentela del personale, il Comandante replicava che lui  sta rispettando tutte le regole, e che così facendo ci  mette in condizione di fruire del pasto. Il problema sorge (dato che abbiamo posti fissi esterni alla caserma), dal fatto che un militare per svolgere il sevizio, es. 12/18, debba uscire di casa molto prima per fare questa trafila: recarsi al reparto alle ore 11.00, l'autista ti accompagna all’altra caserma, mangi, ti riporta al reparto e poi prendi la tua auto e vai a prestare servizio nei vari posti fissi.
Così facendo si crea un notevole disagio al militare che è costretto ad uscire molto prima da casa, sottraendo tempo ai familiari (tra il tutto resta fuori quasi 8 ore per farne 6); si noti bene che il mio reparto e l’altra caserma sono nello stesso Comune, con distanza di circa 10 km.
Vi faccio ancora una domanda: il buono pasto deve essere consegnato al militare esclusivamente il giorno che svolge il servizio, o può essere corrisposto prima? In altro reparto in provincia di ****,  si costringe il personale a recarsi prima in caserma  a prendere il buono, e poi va sul posto di servizio col proprio automezzo.
Vi chiedo un vostro parere se tali comportamenti siano regolari.””””””””


A noi pare che il comandante del tuo Reparto stia operando nel rispetto delle regole che l'Amministrazione si è data in materia di buoni-pasto.

Recentemente il Comando Generale della Guardia di Finanza ha emanato un'ulteriore circolare in materia; si tratta della nr. 4997 del 10/01/2011 che risolve alcune problematiche riscontrate in passato e che tratta anche alcuni aspetti che ti possono riguardare.

In particolare al par. 3 viene affrontato il caso di quelle tipologie di servizio, diverse dai “servizi generali di caserma” come il piantone, che non possono essere interrotti e che non consentono la sostituzione/alternanza dei militari sul posto per l’effettuazione della “pausa pranzo” (ad es. servizio isolati di vigilanza presso varchi doganali, opifici etc), come a noi pare si svolga il tuo lavoro.

In quel caso la circolare prevede che la fruizione del pasto possa avvenire immediatamente prima o subito dopo l’espletamento del servizio stesso, mediante l’erogazione del vitto con le modalità  ordinarie previste per il Reparto di appartenenza (nel tuo caso quindi mediante aggregazione ad altra mensa).

Possono invece sorgere alcune perplessità  in relazione al tempo che ti è concesso per la fruizione del pasto: nell'esempio concreto che tu fai, il servizio inizia alle 12 e l'autista ti accompagna all'altra mensa partendo alle 11; considerando il tempo utile per giungere all'altro reparto, tornare quindi alla propria caserma per poi raggiungere il posto di servizio isolato, appare impossibile che tu possa disporre dell'ora di pausa pranzo ordinariamente prevista generalmente per tutto il personale. Si può ipotizzare quindi che il trasporto per la mensa dovrebbe invece iniziare almeno mezz'ora prima.

Per quanto riguarda invece il secondo quesito che poni, è utile fare riferimento alla circolare 136300 del 2002 che disciplina le modalità  concrete di erogazione del buono-pasto; la disposizione si sofferma nel dettaglio su molti aspetti ma nulla dice in merito alla tempistica della consegna del ticket.

L'unico riferimento indiretto può trovarsi nel passaggio ove prevede che il buono “potrà  essere utilizzato per consumare il pasto, presso gestori convenzionati, solo nei giorni in cui i militari aventi diritto prestano attività  lavorativa”; tuttavia ciò non esclude che la consegna possa effettuarsi anche in altri giorni (si pensi al personale impiegato in orari di chiusura degli uffici).

Permettici con l'occasione di fare alcune riflessioni su altri aspetti che descrivi e che, anche se non direttamente connesse alla fruizione dei buoni-pasto, possono esserti utili: ci riferiamo alle modalità  con le quali viene raggiunto il posto di servizio ed iniziato il turno.

In entrambi i quesiti che poni descrivi come, prima di intraprendere il servizio isolato, viene raggiunto il reparto per poi recarsi con automezzo proprio al posto di servizio.

A tal riguardo l'art.132 del Regolamento di servizio della Guardia di Finanza dispone che il servizio incomincia all'ora in cui il militare lascia la caserma per iniziare il servizio e termine quando vi fa ritorno; nel tuo caso, quindi, l'orario di servizio dura da quando lasci il reparto a quando vi fai ritorno, non da quando raggiungi il posto di servizio e lo lasci.

Per quando riguarda poi l'uso del mezzo proprio, la circolare 134099 del 1978 prevede che l'uso dell'automezzo deve essere volontario e comunque deve esserci una dichiarazione dell'interessato che sollevi l'Amministrazione da qualsiasi responsabilità  derivante dall'uso del mezzo stesso (ad es. danni al conduttore o a terzi).

Tieni presente quindi che qualora nel corso del tragitto tra il reparto ed il posto isolato, e viceversa, compiuto con l'uso non autorizzato del mezzo proprio e senza essere formalmente in servizio, accadesse malauguratamente un avvenimento dannoso per il militare o per terzi, potrebbero esserci serie difficoltà  relative al riconoscimento della causa di servizio e/o per la copertura assicurativa; il problema naturalmente non si porrebbe se il trasporto avvenisse nell'orario di servizio e con uso del mezzo dell'Amministrazione (come tra l'altro il tuo Comandante ha invece disposto per raggiungere la mensa).

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