PREVIDENZA COMPLEMENTARE, NESSUNA CHANCE PER VIE GIUDIZIALI: RESPINTI DAL CONSIGLIO DI STATO GLI APPELLI SOLIDARISTICI PRESENTATI (SENZA CHIEDERE UN EURO A NESSUNO) DA FICIESSE E RETE LEGALE

martedì 06 dicembre 2011

Il Consiglio di Stato, con la sentenza che alleghiamo, ha deciso, in senso negativo, i tre appelli presentati da La Rete Legale contro le decisioni delle Sezioni Prima-bis e Seconda del Tar del Lazio che avevano respinto nel 2010 i ricorsi collettivi promossi per chiedere di obbligare il Governo a dare avvio alle trattative per la previdenza complementare per il personale di Forze armate e di polizia.

I nostri lettori ricorderanno che gli appelli in argomento sono stati preannunciati con avvisi di giugno 2010 (http://www.ficiesse.it/home-page/4075/ e http://www.laretelegale.it/news.php?id_news=34), con i quali avevamo anche informato che i ricorrenti in primo grado erano stati complessivamente 607, dei quali 449 in forza a Polizie ad ordinamento militare, 109 di Polizie ad ordinamento civile, 49 a Esercito, Marina e Aeronautica.

Come noto, si trattava di ricorsi caratterizzati da FINALITà€ MERAMENTE SOLIDARISTICHE, confermate non soltanto dall’importo esiguo richiesto a ciascun partecipante (10 euro a titolo definitivo), ma anche dal fatto che un auspicato esito favorevole avrebbe sortito i suoi effetti positivi a vantaggio di tutti gli appartenenti alle Forze di polizia e Forze armate e non soltanto dei ricorrenti. Anche i tre appelli al Consiglio di Stato hanno avuto le medesime finalità , tant’è vero che hanno riguardato tre soli ricorrenti e le spese sono state sostenute interamente da Ficiesse e Rete Legale.

Le iniziative giudiziarie che si sono concluse hanno confermato che, come è stato più volte evidenziato (si vedano gli articoli apparsi alle pagine http://www.ficiesse.it/news.php?id=2164,http://www.laretelegale.it/news.php?id_news=2, http://www.ficiesse.it/news.php?id=2172 e http://www.laretelegale.it/news.php?id_news=4), la gravissima questione del mancato avvio della previdenza complementare VA RISOLTA PER VIA SINDACALE E NON PER VIA GIUDIZIALE.

Qualche giorno fa, in realtà , si è avuta notizia (che approfondiamo alle pagine http://www.ficiesse.it/home-page/5895/ e http://www.laretelegale.it/news.php?id_news=56) dell’accoglimento di un ricorso in materia di previdenza complementare da parte della Sezione Prima-bis dello stesso Tar Lazio. Ma si tratta, anche in questo caso, della semplice intimazione alle Amministrazioni di concludere, mediante l’adozione di un provvedimento espresso, il procedimento amministrativo relativo all’instaurazione della pensione complementare. Il Tar, in altri termini, ha soltanto obbligato le Amministrazioni a rispondere e non c’è chi non veda come da qui a riconoscere diritti a contenuto economico ce ne corra non poco.


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