FISCO: FINANZIERI CHIEDONO SCONTRINO, NEGOZIANTE LI MORDE - CASO LUSI: GDF IN SENATO PER CONTI, BLOCCATI - FISCO: CAMERA, OK A TUTTE MOZIONI SU EVASIONE TRANNE LEGA
mercoledì 08 febbraio 2012
FISCO: FINANZIERI CHIEDONO SCONTRINO, NEGOZIANTE LI MORDE
GIOVANE CINESE DENUNCIATA NEL TRAPANESE
(ANSA) - MAZARA DEL VALLO (TRAPANI), 7 FEB - Schiaffi e morsi a
due militari della Guardia di finanza della Compagnia di Marsala
che, in un negozio di abbigliamento di Mazara del Vallo (TP)
gestito da un commerciante cinese, stavano verbalizzando la
mancata emissione di uno scontrino fiscale. Ad aggredire i due
finanzieri e' stata una ragazza appartenente al nucleo familiare
del commerciante multato. La giovane si e' improvvisamente
scagliata contro i due militari, impossessandosi anche del
verbale. Per placare la sua ira sono stati necessari alcuni
minuti. Nel frattempo, sul posto e' arrivata anche un'altra
pattuglia della Guardia di finanza e il consulente fiscale del
negoziante. La cinese e' stata denunciata alla Procura di
Marsala per violenza a pubblico ufficiale, reato per il quale
rischia una condanna da sei mesi a cinque anni di reclusione. La
multa per la mancata emissione dello scontrino fiscale e' stata
ugualmente elevata. I due militari delle Fiamme Gialle erano
entrati in azione dopo avere visto uscire dal negozio una
cliente che aveva acquistato un capo di abbigliamento, ma che
alla richiesta avanzata dai finanzieri di visionare lo scontrino
aveva risposto di non averlo ricevuto. (ANSA)
CASO LUSI: GDF IN SENATO PER CONTI, BLOCCATI. ED E' GIALLO
EX TESORIERE OFFRE IN PEGNO ALLA MARGHERITA CASE ROMA E GENZANO
(di Marco Maffettone)
(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Documenti contabili, risultanze sui
conti: la Procura di Roma cerca di definire il quadro
finanziario in cui l'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi,
si e' mosso negli anni della sua gestione. Un caso
politico-giudiziario che oggi ha rischiato di diventare anche
istituzionale.
Tutto e' nato dalla delega disposta dalla Procura agli uomini
del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza al
fine di acquisire documentazione bancaria presso la Bnl Spa e
relativa al conto corrente intestato a Democrazia e Liberta'.
Nel primo pomeriggio alcuni militari della Gdf si sono
presentati a palazzo Madama, ma sono stati bloccati dalla
vigilanza interna in quanto il mandato dei finanzieri non
conteneva la richiesta di accedere negli ambienti del Senato,
protetti dalle guarentigie parlamentari. A quel punto le Fiamme
gialle ne avrebbero preso atto e se ne sarebbero andate mentre
il presidente Renato Schifani inviava una lettera al presidente
della Giunta delle immunita' Marco Follini.
In una nota, poco dopo, la stessa presidenza del Senato
sottolinea che ''nessuna richiesta di accesso a conti della
Filiale della Bnl di Palazzo Madama e' stata avanzata alla
Presidenza del Senato. Il presidente Schifani avuta notizia che
Ufficiali della Polizia Giudiziaria si erano presentati nei
Palazzi del Senato per procedere ad una verifica su alcuni conti
della suddetta filiale, senza esibire un provvedimento del quale
fosse destinatario il Senato della Repubblica, ha immediatamente
richiesto alla Giunta delle elezioni un parere sulla regolarita'
di tale procedura''.
Nel pomeriggio poi sul 'caso' Palazzo Madama il procuratore
capo facente funzioni, Giancarlo Capaldo, in una nota, ha
affermato che piazzale Clodio ''non ha disposto l'esecuzione''
di acquisizioni ''all'interno del Senato e, per tanto, non ha
formulato alcuna richiesta di esecuzione del provvedimento al
Presidente''. La Procura, facendo intendere che la Gdf abbia
agito d'iniziativa, conferma di aver ''disposto l'acquisizione
di documentazione bancaria presso la Bnl Spa'' e ''nel darvi
oggi esecuzione'', gli uomini della Fiamme Gialle prendevano
''contatto preliminare con il responsabile dell'Ufficio questura
del Senato, informandone successivamente i titolari del
procedimento che, appresa la notizia, disponevano l'immediata
sospensione dell'attivita'''.
Ma le ore calde legate all'arrivo della finanza al Senato
erano state precedute da una sorta di offerta di 'pegno' da
parte di Lusi e dalla delega sempre alle Fiamme gialle di
procedere presso la sede della Margherita all'acquisizione di
vari documenti. A piazzale Clodio in mattinata si era quindi
presentato il difensore del senatore Lusi per formulare una
proposta ai legali della Margherita. L'ex tesoriere e' pronto a
dare in pegno le quote della societa' TTT, proprietaria
dell'appartamento di via Monserrato, a Roma, e la villa di
Genzano: proposta che il senatore Luigi Lusi ha presentato ai
legali della Margherita. All'incontro ha preso parte anche il
legale del partito, l'avvocato, Titta Madia. Al termine del
confronto il penalista ha affermato che ''nelle prossime ore
saranno impegnati i nostri esperti civilisti per capire l'esatta
dimensione di quanto sarebbe messo a disposizione. Vogliamo
procedere con calma''. Secondo una prima valutazione i due
immobili proposti in pegno avrebbero un valore complessivo di
circa 5 milioni di euro. L'accordo potrebbe essere formalizzato
entro la fine di questa settimana o al massimo nei primissimi
giorni della prossima. In questo modo, spiegano i legali, si
potrebbe attendere la conclusione dell'indagine penale, per poi
rivolgersi ''eventualmente'' ad un giudice civile e chiudere in
modo definitivo la questione. (ANSA).
FISCO: CAMERA, OK A TUTTE MOZIONI SU EVASIONE TRANNE LEGA
(ANSA) - ROMA, 7 FEB - L'Aula della Camera ha approvato, con
una serie di astensioni, tutte le mozioni tranne quella della
Lega sulle iniziative per il contrasto all'evasione ed
all'elusione fiscale. (ANSA).
FISCO: CAMERA, OK A TUTTE MOZIONI SU EVASIONE TRANNE LEGA (2)
(ANSA) - ROMA, 7 FEB - In base ai testi approvati il governo
risulta, tra l'altro, impegnato: ''ad introdurre l'obbligo di
comunicazione telematica annuale dei rapporti con i clienti e i
fornitori, allo scopo di indurre la maggiore veridicita' dei dati
economici dichiarati e di facilitare i controlli
dell'amministrazione fiscale, contrastando le frodi e
l'occultamento sistematico dei costi e dei ricavi, cosi' da
consentire il superamento dell'obbligo di comunicazione delle
operazioni superiori a tremila euro. A stabilire,
indipendentemente dai limiti d'importo, l'obbligo di pagamento
con modalita' diverse dal contante quale condizione generale per
il riconoscimento di costi e spese rilevanti a fini fiscali, sia
nell'ambito delle attivita' d'impresa e professionali, sia ai
fini della deduzione dal reddito complessivo o dall'imposta di
oneri (fatta eccezione, in quest'ultimo caso, per le spese
risultanti dai cosiddetti scontrini parlanti); a prevedere la
riduzione progressiva della soglia per l'utilizzo del contante;
ad istituire un momento di confronto collaborativo con il
contribuente ad iniziativa dell'amministrazione finanziaria
prima della presentazione della dichiarazione annuale, allo
scopo di evidenziare allo stesso contribuente l'eventuale
possibile incoerenza degli elementi risultanti dalle diverse
banche dati dell'amministrazione con gli imponibili che lo
stesso contribuente intende dichiarare, correggendo, al
contempo, eventuali errori presenti negli archivi''.
Il governo risulta, inoltre, impegnato ''a prevedere la
trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri
all'amministrazione finanziaria da parte degli esercenti
attivita' di vendita al minuto, come gia' era stato stabilito
dal decreto-legge n.223 del 2006, abrogato dal decreto-legge
n.185 del 2008, al fine di semplificare gli adempimenti a carico
del commerciante, riconoscendo, altresi', al contribuente un
credito d'imposta per l'acquisto degli appositi apparecchi
misuratori; a prevedere strumenti di controllo per le vendite
effettuate tramite distributori automatici; a sviluppare e a
qualificare l'attivita' dell'Agenzia delle entrate dal lato
dell'assistenza del contribuente agli adempimenti fiscali; a
rafforzare il ruolo della Guardia di finanza quale polizia
economico-finanziaria, concentrandone l'azione nella repressione
delle frodi fiscali e dei fenomeni di criminalita' connessi; a
elevare la misura edittale delle sanzioni penali previste nei
casi di condotte fraudolente, allo scopo di consentire, in
presenza di gravi indizi, l'utilizzazione dei piu' efficaci
mezzi di indagine giudiziaria''. (ANSA).
FISCO: CAMERA, OK A TUTTE MOZIONI SU EVASIONE TRANNE LEGA (3)
(ANSA) - ROMA, 7 FEB - La mozione dell'Idv e' passata
nonostante i voti contrari del Pdl e l'astensione della Lega;
quella del Pd con le astensioni del Pdl e i voti contrari del
Carroccio. Le mozioni di Pdl, gruppo Misto e Responsabili sono
passate a loro volta, mentre la mozione della Lega e' stata
bocciata con l'astensione del Pdl. (ANSA).