PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE: IL PUNTO DI SITUAZIONE AL SENATO E INVITO A GIANPIERO SCANU A CONFRONTARSI CON NOI SULL'EMENDAMENTO (DAVVERO POCO CHIARO) PRESENTATO DAI SENATORI PD - di Gianluca Taccalozzi e Giuseppe Fortuna
PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE: IL PUNTO DI SITUAZIONE AL SENATO E INVITO A GIANPIERO SCANU A CONFRONTARSI CON NOI SULL'EMENDAMENTO (DAVVERO POCO CHIARO) PRESENTATO DAI SENATORI PD - di Gianluca Taccalozzi e Giuseppe Fortuna
Riusciranno i nostri eroi, cioè i militari italiani, dopo due anni di proroghe gratuite e scandalose, a vedere riconosciuto il loro diritto costituzionale a eleggere i propri rappresentanti invece di vederseli imporre?
Lo sapremo solo quando il decreto “milleproroghe” sarà  convertito in legge. Nel frattempo, segnaliamo con soddisfazione che le Commissioni riunite I e V del Senato HANNO BOCCIATO, con il parere negativo di relatori e del governo, GLI EMENDAMENTI PRESENTATI DAL PDL E DA COESIONE NAZIONALE che avrebbero prorogato gli Organismi della rappresentanza militare sino al 31 dicembre 2012.
Complimenti, quindi, ancora una volta, al ministro Di Paola e complimenti ai senatori dell’Italia dei Valori e del Terzo Polo che hanno resistito alle sollecitazioni in cui erano caduti i loro colleghi deputati.
A questo punto, l’unica possibilità  di proroga, e comunque per soli trenta giorni, cioè fino al 15 luglio 2012, risiede nell’eventuale approvazione dell’EMENDAMENTO 8.1 presentato dal gruppo dei senatori del PD della Commissione Difesa del Senato, mentre l’emendamento 8.2 (del PDL), anch’esso in discussione lunedì, prevede più semplicemente la possibilità  dei delegati di essere eletti per tre mandati consecutivi: provvedimenti che sembra siano stati entrambi accantonati soltanto perchà ©, a differenza degli altri, non è stato possibile ottenere il parere del governo.
Comunque vada, lascia davvero perplessi l’emendamento, il cui testo riportiamo di seguito, con il quale i senatori PD stanno cercando di sfruttare, in modo palesemente (e dichiaratamente) surrettizio, il milleproroghe, considerato che lo spostamento di soli trenta giorni non ha altro fine se non quello di far approvare in tutta fretta (e, quel che è più grave, senza alcun approfondimento) quattro modifiche alla normativa sulla rappresentanza militare.
Stiamo parlando: 1) dell’istituzione di una nuova categoria per i sergenti/sovrintendenti distinta da quella degli ispettori; 2) della previsione di una incompatibilità  tra l’incarico di delegato della rappresentanza militare e cariche amministrative, fatti salvi i comuni sotto a 15mila abitanti; 3) della possibilità  per i delegati di essere eletti per tre mandati consecutivi; 4) del divieto di essere eletti, nel corso della propria carriera, per non più di tre mandati, anche non consecutivi.
Ad una prima superficiale lettura, l’emendamento potrebbe sembrare condivisibile, almeno per la parte che chiede di istituire la nuova categoria Sergenti/Sovrintendenti. Se però si fa una riflessione più profonda, ci si accorge subito che queste proposte non sono affatto in grado di aumentare il grado di democraticità  della rappresentanza militare, in quanto:
à ˜ prevedere, allo stato attuale, l’incompatibilità  tra cariche amministrative e funzione di delegato militare aumenta il grado di separazione tra mondo militare e società  civile;
à ˜ limitare a soli tre mandati la possibilità  di esercitare il ruolo di delegato è interesse più degli Stati Maggiori che degli elettori militari, perchà © appare evidentemente tesa ad evitare il consolidamento di competenze e la creazione di professionalità  di alto livello, di elevato spessore e di forte carisma;
à ˜ per risolvere il grave problema del vuoto rappresentativo del ruolo sovrintendenti e, contemporaneamente, aumentare il grado di democraticità  della rappresentanza militare, basterebbe prevedere l’elezione diretta dei Cocer e dei Coir o, in alternativa, come d’altra parte proposto dallo stesso PD nel disegno di legge 1157 del 2008, far eleggere i Consigli centrali dai delegati di tutti i Coir e Cobar.
L’emendamento, quindi, sembra palesemente incoerente e intempestivo e, se accolto, porterebbe a ulteriori, gravi e inaccettabili limitazioni della democraticità  dello strumento di tutela dei militari. Si tratta, inoltre, di un’iniziativa del tutto scoordinata rispetto alla posizione, completamente condivisibile, assunta alla Camera dal responsabile del settore sicurezza e difesa del PD, l’onorevole Fiano, che ha dichiarato che il partito si oppone, senza “se” e senza “ma”, a ogni ipotesi di proroga perchà © in violazione dei fondamentali e irrinunciabili principi di democraticità  .
Ma c’è anche un altro motivo di preoccupazione.
I senatori che hanno presentato l’emendamento 8.1, infatti, sono gli stessi che hanno sottoscritto nel 2009 il già  richiamato disegno di legge 1157 contenente una proposta organica di riforma della legge sulla rappresentanza militare. Un buon disegno di legge, che, sebbene migliorabile, abbiamo apprezzato (vgs. http://www.ficiesse.it/home-page/3036/diritti-ai-militari_-resoconto-sul-convegno-del-pd_-delegati-cocer-per-la-prima-volta-in-divisa_-ma-neppure-un-carabiniere-presente_-franceschini-e-pinotti-impegnano-il-partito_-diritto-di-associazione-senza-autorizzazioni---di-giuseppe-fortuna).
Ebbene, in quel testo non c’è traccia di neppure una delle quattro proposte contenute nell’emendamento.
Perchà ©, allora, questo cambio di rotta? Perchà © tutta questa fretta di far salire sul “Frecciarossa milleproroghe” novità  di cui due anni fa non era sentita alcuna esigenza? Cos’è che ha convinto i senatori PD della Commissione competente, sui temi delicatissimi della difesa e della sicurezza, a proporre, tutti insieme e in un sol colpo, questioni in precedenza completamente ignorate? Cos'è successo in questi ultimi due anni che giustifica questa improvvisa sensibilità  ? E comunque: è corretto cercare di sottrarre questioni di tanta e tale delicatezza alla trasparenza del dibattito pubblico, sia all’interno che all’esterno delle istituzioni?
Saremmo davvero lieti di ospitare su queste pagine la risposta del senatore Scanu e dei colleghi firmatari dell’emendamento o di confrontarci con loro in un dibattito pubblico, magari presso la nostra sede di Roma.
GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo nazionale Ficiesse
gianlucataccalozzi@ficiesse.it
GIUSEPPE FORTUNA
Segretario generale Ficiesse
Presidente Comitato Art.52 Militari tra la Gente
g.fortuna@ficiesse.it
PROPOSTA DI MODIFICA N. 8.1 AL DDL N. 3124
SCANU, AMATI, CRISAFULLI, DEL VECCHIO, GASBARRI, NEGRI, PINOTTI, PEGORER, GRANAIOLA, DE LUCA
Al comma 1, alla lettera a) premettere le seguenti:
«0a) all'articolo 1476, commi 2 e 3, sostituire ove ricorrono le parole: "ufficiali, sottufficiali e volontari" con le seguenti: "A) Ufficiali, B) Marescialli/Ispettori, C) Sergenti/Sovrintendenti e D) Graduati/militari di truppa";
01a) all'articolo 1477 sono apportate le seguenti modificazioni:
1) al comma 2 aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Non sono eleggibili negli organi di rappresentanza militare di cui all'articolo 1476, comma 2, ì militari che ricoprano cariche elettive o di governo negli organi rappresentativi dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Le cause di ineleggibilità  , di cui al presente comma, non hanno effetto se le funzioni esercitate siano cessate almeno sei mesi prima della data di scadenza degli organi di rappresentanza militare.";
2) al comma 3, sostituire le parole: "immediatamente rieleggibili una sola volta" con le seguenti: "rieleggibili due sole volte";».
Conseguentemente, al comma 1, dopo la lettera c) inserire le seguenti:
«c-bis) all'articolo 2257, il termine del mandato dei delegati in carica nei consigli di rappresentanza militare, già  prorogato al 30 aprile 2012 dall'art. 1, comma 2-quinquies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, è prorogato al 30 maggio 2012, al fine di assicurare l'immediata applicabilità  delle modifiche di cui alle lettere 0a) e 01a) del presente comma;
c-ter) all'articolo 2257, aggiungere, in fine, il seguente comma "1-bis. I procedimenti elettorali per il rinnovo dei Consigli di rappresentanza devono concludersi entro il 15 luglio 2012."».