IL SEN. DEL VECCHIO (PD) RITIRA LA SUA FIRMA DALLA DELEGA IN BIANCO AL GOVERNO PER LA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE

mercoledì 25 luglio 2012

IL SEN. DEL VECCHIO (PD) RITIRA LA SUA FIRMA DALLA DELEGA IN BIANCO AL GOVERNO PER LA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE

Il Sen. Del Vecchio (PD) ha ritirato oggi la sua firma dall'ormai famigerato emendamento 3.1. del Sen. Ramponi (PDL) al disegno di legge delega al Governo per la revisione dello strumento militare.

Ricordiamo che l'emendamento, il quale sostanzialmente avrebbe comportato una delega in bianco al Governo per la riforma della rappresentanza militare, era stato aspramente criticato dal CoCeR della Guardia di finanza che in un comunicato di ieri ne aveva chiesto il ritiro.

Di seguito il resoconto della seduta odierna al Senato.


Legislatura 16ª - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 316 del 25/07/2012

(3271) Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale  
(934) TORRI e MURA.  -  Delega al Governo per perfezionare il riallineamento delle carriere del personale appartenente ai ruoli marescialli dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica a quelle del personale del ruolo ispettori dell'Arma dei carabinieri
- e petizione n. 170 ad essi attinente
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

 
            Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta pomeridiana del 18 luglio scorso.
 
     Il presidente CARRARA rende noto che il senatore Del Vecchio ha comunicato di ritirare la propria firma dall'emendamento 3.1 del senatore Ramponi (pubblicato in allegato) e che il senatore Chiti ha comunicato di riformulare l'emendamento 1.10 (Testo 2), riferendolo all'articolo 4 ma lasciandone invariato il contenuto. La nuova proposta è quindi la 4.19 (pubblicata in allegato).
            Dà  quindi conto del parere espresso, nella giornata di ieri, dalla Commissione Affari costituzionali: in particolare, sul testo del disegno di legge n. 3271 il tenore risulta non ostativo, con l'osservazione che il comma 1 dell'articolo 2 indicherebbe procedure troppo generiche di nomina dell'alta dirigenza militare.
            Per quanto attiene, invece, agli emendamenti osserva che la predetta Commissione si è espressa sempre in senso non ostativo, ad eccezione di alcune proposte. Nel dettaglio, il tenore è contrario sugli emendamenti  1.2, 1.9 (pubblicati in allegato al resoconto della seduta del 12 luglio), e 4.1 (pubblicato in allegato al resoconto della seduta del 16 luglio), in quanto i pareri sui decreti legislativi non possono avere carattere vincolante. In relazione, invece, alla proposta 2.11 (pubblicata in allegato al resoconto della seduta del 16 luglio), l'avviso non ostativo è stato accompagnato dalla segnalazione dell'opportunità  di una riformulazione come principio di delega. Relativamente, infine, allo stesso emendamento 4.19 l'orientamento non ostativo è invece accompagnato dalla  necessità  di riferire la proposta all'articolo 2 e riformularla come criterio di delega.
 
            Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
 


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