

PROCESSO NO TAV: LA RAPPRESENTANZA GDF VIENE ESCLUSA DALLE PARTI CIVILI MENTRE SONO AMMESSI I SINDACATI DI POLIZIA. ANCORA UNA VOLTA SI ASSISTE AD UN DIVERSO TRATTAMENTO PER OPERATORI CHE SVOLGONO LO STESSO TIPO DI SERVIZIO A TUTELA DELLA COLLETTIVITA'
sabato 01 giugno 2013
PROCESSO NO TAV: LA RAPPRESENTANZA DEI FINANZIERI VIENE ESCLUSA DALLE PARTI CIVILI MENTRE SONO AMMESSI I SINDACATI DEI POLIZIOTTI. ANCORA UNA VOLTA SI ASSISTE AD UN DIVERSO TRATTAMENTO PER OPERATORI CHE SVOLGONO LO STESSO TIPO DI SERVIZIO A TUTELA DELLA COLLETTIVITA’
Pubblichiamo l’articolo di Repubblica (ed. Torino) di oggi, relativo al processo cd. “NO TAV” in corso nei confronti di alcuni imputati accusati delle violenze subite da diversi appartenenti alle forze dell'ordine (GdF, PS e CC) nel luglio del 2011 al cantiere di Chiomonte.
Ieri mattina è stata decisa l'ammissione tra le parti civili delle rappresentanze sindacali dei Poliziotti, mentre è stato escluso il COBAR GdF Piemonte (in sede di udienza preliminare il GUP l'aveva invece ammesso). Analoga decisione è stata presa per il COIR dei Carabinieri che aveva chiesto l'ammissione successivamente.
Cercando di riassumere l'ordinanza letta in aula dal Presidente del Tribunale, i sindacati di polizia sono stati ammessi in quanto portatori di interessi collettivi dei lavoratori della Polizia di Stato e, tra questi, vi è anche la tutela morale e fisica di tutti gli appartenenti alla PS anche se non iscritti al sindacato.
Invece il CoBaR della Guardia di finanza ed il CoIR dei Carabinieri sono stati esclusi dai giudici in quanto l'attuale normativa, diversamente dalle rappresentanze sindacali dei corpi civili, “per scelta politica” relega gli organismi di rappresentanza ad entità  interne ai Corpi militari di polizia, senza capacità  autonoma dall'amministrazione, con la possibilità  di esprimere solamente pareri ed istanze all'interno di questa.
Il Ministero dell’Economia e quello della Difesa sono stati ammessi in quanto hanno lamentato danni agli automezzi e per le retribuzioni dei militari obbligati al riposo medico. A quanto ci risulta nessuna richiesta, nè dal Corpo della Guardia di finanza nè dal Ministero dell’Economia, è stata avanzata per quanto riguarda la tutela morale e fisica dei Finanzieri.
La decisione dei giudici torinesi, che non è impugnabile, conferma l’ormai improcrastinabile necessità  di riformare in senso moderno ed europeo le rappresentanze del personale dei Corpi militari di polizia, i quali svolgono lo stesso servizio e corrono i medesimi rischi dei colleghi civili, ma patiscono diverse ed assolutamente insufficienti modalità  di tutela.
Speriamo che il nuovo Parlamento ed il Governo appena insediato, abbiano la forza e la volontà  di porre mano finalmente ad una riforma che attende da troppi anni.
http://www.ficiesse.it/public/1931_repubblica.pdf