DEF: SIULP, TETTO RETRIBUZIONI E' MORTE OPERATIVITA' POLIZIA. COCER ESERCITO, NO A TETTO SU INDENNITA' SERVIZIO - SUBITO GIU' IRPEF E IRAP. TAGLI MIRATI. LE MISURE: TETTO DIRIGENTI, LUCI PUBBLICHE, POSTA ELETTORALE. 200 MLN TAGLI DIFESA 2014, 900 MLN 2015

venerdì 18 aprile 2014

 

DEF: SIULP, TETTO RETRIBUZIONI E' MORTE OPERATIVITA' POLIZIA

   (ANSA) - ROMA, 17 APR - No al tetto di 70mila euro alle

retribuzioni dei poliziotti, comprensivo delle indennita'

accessorie. Lo chiede Felice Romano, segretario del sindacato di

polizia Siulp, spiegando che "in queste ore presso il Mef vi e'

allo studio una manovra per fissare un tetto massimo alle

retribuzioni della P.A. nel quale e' ricompreso anche il comparto

Sicurezza e Difesa".

   "La retribuzione del comparto Sicurezza e Difesa - sottolinea

Romano - e' costituita per due terzi proprio da queste indennita'

accessorie e questa architettura e' stata definita grazie alla

responsabilita' del sindacato con l'accordo con il governo

proprio per aumentare l'operativita' su strada in funzione della

ormai non piu' sopportabile carenza di organico che ammonta a

circa 25 mila poliziotti in meno rispetto a tre anni fa. Insomma

- aggiunge - una siffatta operazione significherebbe la morte

dell'operativita' delle forze di polizia e costringerebbe i

poliziotti, loro malgrado, a rimanere negli uffici". (ANSA).

 

DEF: COCER ESERCITO, NO A TETTO SU INDENNITA' SERVIZIO

   (ANSA) - ROMA, 17 APR - Il Cocer Esercito chiede al Governo

di "sbloccare immediatamente le retribuzioni prevedendo un'

esclusione totale dei compensi - legati alla specificita' e all'

operativita' - dai tetti stipendiali che intende introdurre".

Lo afferma lo stesso Cocer Esercito riferendosi alle

indiscrezioni sul Def sull'introduzione di tetti alle

retribuzioni dei pubblici dipendenti compresi gli uomini e le

donne in divisa del Comparto Difesa e Sicurezza.

   "Il personale del Comparto - riferisce una nota - e' pronto ai

necessari sacrifici per fronteggiare la crisi in atto, ma cio' a

condizione che gli istituti retributivi peculiari e connessi con

la specificita' siano tenuti fuori da tali dinamiche, pena il

ripercuotersi sull'operativita' delle Forze/Corpi Armati.

Infatti, una possibile inclusione delle indennita' nei predetti

tetti potrebbe paradossalmente creare situazioni di impiego

nelle operazioni all'estero o nella Terra dei Fuochi o nell'

addestramento per la preparazione delle missioni stesse per le

quali il personale non percepirebbe alcun tipo di compenso".

Inoltre, "gli operatori della Difesa e della Sicurezza, spesso

con sacrifici personali enormi e a rischio della loro stessa

vita, percepiscono indennita' non certo esorbitanti (in

Afghanistan o in Libano un militare percepisce un'indennita'

mediamente inferiore a 6 euro l'ora, in Italia per l'operazione

"Strade Sicure" -che comprende anche i militari in "Terra dei

Fuochi"- percepisce poco piu' di 1 euro l'ora). Tuttavia, se i

cosiddetti tetti delle retribuzioni includessero le indennita'

specifiche del Comparto, si verificherebbe il paradosso che

detto personale non percepirebbe neanche quei pochi euro sopra

indicati. Per un militare che si trova in Afghanistan, in Libano

o piuttosto in Italia durante un intervento per soccorrere la

popolazione in caso di calamita' cosa si dovrebbe fare in caso di

superamento del tetto stipendiale? Rimandarlo a casa perche' non

e' piu' possibile pagarlo?". "Pertanto, il Cocer Esercito -

conclude la nota - chiede al Governo di sbloccare immediatamente

le retribuzioni prevedendo inoltre un'esclusione totale dei

compensi -legati alla specificita' e all'operativita'- dai tetti

stipendiali che intende introdurre".(ANSA).

 

SUBITO GIU' IRPEF E IRAP. TAGLI MIRATI, ANCHE SANITA'

LE MISURE: TETTO DIRIGENTI, LUCI PUBBLICHE, POSTA ELETTORALE

   (di Corrado Chiominto)

   (ANSA) - ROMA, 17 APR - Novita' fiscali per Irpef, Irap,

Rendite finanziarie e anche Imu sui fabbricati rurali. Tagli e

riorganizzazioni di spesa per gli acquisti, gli stipendi dei

dirigenti della pubblica amministrazione e sulla difesa. Ma

anche sul capitolo spinoso della Sanita', su alcune istituzioni,

con auto blu e risparmi elettici compresi. Sono moltissime le

norme che il governo ha elaborato per il decreto del calo Irpef

e con le prime norme di spending review e contenute in una bozza

che e' comunque ancora in via di elaborazione e, probabilmente,

di profonda rielaborazione, con possibili mutamenti dell'ultima

ora prima del consiglio dei ministri di domani. Eccole le

misure.

   IL BONUS IRPEF PER DIPENDENTI E CO.CO.CO: e' un ''credito'',

in pratica un Bonus, quello che sara' riconosciuto ai lavoratori

dipendenti e ai Co.Co.Co per ridurre l'Irpef. Ma di fatto

funzionera' come detrazioni: sara' calcolato dal datore di lavoro

che dovra' erogarlo ''dal primo periodo di paga utile'',

rapportandolo ai mesi rimanenti. Riguardera' anche gli incapienti

e sara' rimpolpato nel 2015 per consentire una analogo sconto per

un numero maggiore di mesi. Nel 2014 il meccanismo e' il

seguente. Il bonus e' del 3,5% per i redditi fino a 17.714 euro,

poi si attesta a 620 euro tra questo valore e 24.500 euro.

Quindi scende progressivamente fino a ridursi a zero sulla

soglia dei 28.000 euro. Nel 2015 il bonus riconosciuto ai

contribuenti salira' a 950 euro per la fascia tra i 19.000 e i

24.500 euro nel 2015, ma questo perche' si spalmera' sull'intero

anno. Le differenze rispetto al 2014 sono di pochi euro mensili.

Sotto questa soglia il beneficio sara' del 5% sul reddito, mentre

sopra questo scaglione e' previsto un decalage. Il meccanismo di

erogazione sposta l'onere sul datore di lavoro (o sostituto

d'imposta) che tratterra' l'importo per il lavoratore dalle

trattenute che deve versare. Se non sono sufficienti puo'

effettuare il saldo a fine anno. L'importo andra' indicato nel

Cud e il lavoratore potra' anche usarlo per compensare imposte da

pagare.

   I TAGLI ALLA SANITA': Nella bozza tra le coperture sono

previsti 2,37 miliardi di tagli alla sanita' in un biennio,

riducendo il finanziamento del servizio sanitario nazionale per

le Regioni e le province autonome: 868 milioni quest'anno e 1,5

miliardi dal 2015. Ma si starebbe trattando ancora.

   TETTO A STIPENDI DIRIGENTI, ANCHE PER MAGISTRATI: Nuovi tetti

agli stipendi dei dirigenti di amministrazioni e societa'

pubbliche. Nessun compenso potra' superare quello del presidente

della Repubblica, in base al quale (con riduzioni in

percentuale) saranno calcolati anche i salari delle fasce piu'

basse. Sono compresi nella misura anche organi costituzionali,

Banca d'Italia e Autorita' indipendenti, nonche' magistratura e

Servizio sanitario nazionale.

   IRAP, ARRIVA IL TAGLIO, A META' NEL 2014: Il taglio del 10%

dell'Irap scattera' dal 2015, quest'anno invece si fermera' a meta'

strada. L'aliquota principale dell'Irap passera' dal 3,9% al 3,5%

nel 2015 mentre per quest'anno e' prevista un'aliquota intermedia

del 3,75%. Calano anche le altre aliquote previste, da quelle

per le banche a quelle per l'agricoltura: dal 4,2 si scende al

3,8 per cento, dal 5,9 al 5,3 per cento, dall'1,9 all'1,7%.

   RENDITE FINANZIARIE, SALE IL PRELIEVO: Salgono al 26% le

ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni

altro provento assimilabile alle rendite finanziarie. Lo si

legge nella bozza del dl sulla spending review, utilizzata per

coprire il taglio di Irpef e Irap, in arrivo al prossimo cdm.

   IMU FABBRICATI RURALI: Il dl Irpef-spending review elimina

dal primo gennaio di quest'anno l'esenzione Imu per i fabbricati

rurali ad uso strumentale. Erano stati esentati come le prime

case nel 2013.

   TAGLI DIFESA: Tagli per 200 milioni quest'anno e per 900

milioni a partire dal 2015. Sono gli interventi previsti per la

''rideterminazione di programmi di investimento per la difesa

nazionale'' inseriti nel decreto. Nella Bozza il taglio degli

F35 non e' indicata espressamente.

   PALAZZO CHIGI, 'SELF-TAGLIO': Anche Palazzo Chigi e' coinvolta

nel piano di risparmi imposto dalla spending review. Secondo la

bozza del dl Irpef in arrivo in Cdm, la presidenza del Consiglio

concorre al raggiungimento degli obiettivi con un risparmio

complessivo di 20 milioni nel 2014 e 24 milioni dal 2015.

   SCONTI LETTERE ELETTORALI: Addio agevolazioni per le lettere

spedite per fare campagna elettorale. A partire da subito,

quindi elezioni europee comprese.

   P.A RISPARMIA SULLA LUCE: Torna l'operazione ribattezzata

'Cieli bui' per ridurre il costo dell'illuminazione pubblica in

parcheggi, aree artigianali o industriali, esterni di edifici

pubblici o monumenti. Saranno stabilite nuove norme per

l'illuminazione stradale che tengano conto, oltre che della

sicurezza, anche del risparmio energetico e del contenimento

della spesa. Obiettivo ''non inferiore a 100 milioni".

   AUTO BLU: La spesa per l'acquisto, la manutenzione, il

noleggio di auto della p.a., nonche' per l'acquisto di buoni

taxi, (comprese Autorita' indipendenti e Consob) non potra'

superare da quest'anno il 30% della spesa sostenuta nel 2011.

   ADDIO PRA: Chiudera' il pubblico registro automobilistico. Le

funzioni di registrazione della proprieta' degli autoveicoli

passano al Ministero dei Trasporti, cosi' come il personale

adibito. Risparmio di spesa: almeno 60 milioni dal 2015.

   SOCIETA' PUBBLICHE: Le societa' a totale partecipazione

pubblica diretta o indiretta dello Stato dovranno tagliare i

costi "nella misura non inferiore al 2% nel 2014 e al 3,5% nel

2015". La disposizione non si applica alle societa' per le quali

"alla data di entrata in vigore del decreto risultano gia'

avviate procedure volte ad una apertura ai privati del capitale"

(quindi al momento Enav e Poste).(ANSA).

 

DL IRPEF: BOZZA; 200 MLN TAGLI DIFESA 2014, 900 MLN DA 2015

   (ANSA) - ROMA, 17 APR - Tagli per 200 milioni quest'anno e

per 900 milioni a partire dal 2015. Sono gli interventi previsti

per la ''rideterminazione di programmi di investimento per la

difesa nazionale'' inseriti nel decreto per il calo dell'Irpef e

per la Spending Review. E' quanto riporta una bozza del

provvedimento domani all'esame del Consiglio dei Ministri.

(ANSA).

 

 


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