INDEBITO USO AUTO BLU, A.PAPA ARRESTATO ANCHE PER PECULATO. 'PER NOVE ANNI ASSEGNAZIONE ILLEGITTIMA, SPRECATI 350MILA EURO' - FISCO: EVADE PER 60 ANNI, IMPRENDITORE NEI GUAI A TORINO - SICUREZZA: DIVINA (LN), RICONOSCERE SFORZI FORZE ORDINE
INDEBITO USO AUTO BLU, A.PAPA ARRESTATO ANCHE PER PECULATO
'PER NOVE ANNI ASSEGNAZIONE ILLEGITTIMA, SPRECATI 350MILA EURO'
  (ANSA) - NAPOLI, 22 LUG - Indebito uso per nove anni, da
parte sua e della famiglia, di un'auto della Gdf con militari
che fungevano da autisti: tra le accuse ad Alfonso Papa,
contenute nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita stamane,
c'e' anche quella di peculato.
  Secondo gli inquirenti, dal febbraio 2002 al febbraio 2011
Papa si sarebbe avvalso - con una spesa per l'Erario di circa
350mila euro - dell'uso di una vettura delle Fiamme Gialle in
modo del tutto illegittimo, "assolutamente contrario a
disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia".
L'inchiesta, in corso da tempo, ha visto alcuni mesi fa da parte
del gip la richiesta al pm di imputazione coatta nei confronti
degli indagati, tra cui otto militari della Gdf. Il gip ha ora
ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico di
Papa anche per questa accusa. (ANSA).
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FISCO: EVADE PER 60 ANNI, IMPRENDITORE NEI GUAI A TORINO
HA SISTEMATICAMENTE TRASFERITO ALL'ESTERO DAGLI ANNI CINQUANTA
  (ANSA) - TORINO, 22 LUG - Invece di dichiararli al fisco, ha
continuato a trasferire all'estero i suoi fondi, e lo ha fatto
per decenni. Per questo la guardia di finanza ha denunciato per
evasione fiscale un anziano imprenditore del Torinese, al quale
sono stati sequestrati 110 milioni di euro in titoli azionari.
Le Fiamme Gialle hanno accertato che l'evasione e' cominciata
addirittura negli Anni Cinquanta, quando l'uomo, oggi anziano e
in pensione, avvio' le sue prime attivita'.
  A stabilire il maxi-sequestro e' stato il Tribunale di Torino
su richiesta della Procura, al termine di una lunga attivita' di
verifica. La "misura di preveNzione" e' volta ad assicurare che
l'indagato non goda di beni accumulati mediante attivita'
illecite. Il passo successivo, se verranno confermate le accuse,
potrebbe essere la confisca.
  Secondo la ricostruzione degli investigatori, coordinati dai
pm Alberto Perduca e Roberto Furlan, l'anziano imprenditore, che
risiede nella zona di Lanzo a una trentina di chilometri a nord
del capoluogo piemontese, avrebbe fatto sparire una grande
quantita' di capitali trasferendoli a fiduciarie svizzere
mediante operazioni societarie illecite e alcuni prestanome.
  Oltre a tanti piccoli spostamenti avvenuti nel corso dei
decenni, all'uomo viene contestata una grande e complessa
operazione risalente al 1987. Con un sistema di fusione
societaria avrebbe trasferito miliardi di lire a una societa'
elvetica che faceva riferimento a lui.
  I finanzieri hanno dovuto fare un lavoro molto sofisticato di
raccolta e comparazione di carte prima di risalire alla grande
quantita' di denaro rimasta per anni fuori dall'Italia:
documentazione acquisita presso Camere di Commercio, societa'
fiduciarie, istituti di credito, Archivio di Stato, Archivio
Notarile e Tribunale. Alla fine, hanno scoperto che
l'imprenditore, attivo quasi esclusivamente nel settore delle
opere private, aveva disponibilita' economiche e patrimoniali
ritenute sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. Per gli
investigatori e i magistrati, non possono che essere frutto di
un'evasione fiscale sistematica.
  Il patrimonio azionario sequestrato sarebbe derivante dal
reinvestimento di somme illecite fatte rientrare in Italia in
modo lecito, tramite lo scudo fiscale, prima nel 2003 e poi nel
2009. (ANSA).
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SICUREZZA: DIVINA (LN), RICONOSCERE SFORZI FORZE ORDINE
  (ANSA) - TRENTO, 22 LUG - "Polizia e carabinieri garantiscono
tutti i cittadini e consentono una vita serena e pacifica a
tutta la comunita'. Il loro compito e' sempre piu' arduo in
considerazione del momento di difficolta' che stiamo
attraversando: necessitiamo di maggiori interventi ma disponiamo
sempre di minori risorse. Quale vicepresidente della Commissione
Difesa del Senato devo fare pubblici elogi a tutte le Forze
dell'ordine che nel corso degli ultimi anni, pur aumentando il
carico di lavoro, non si sono risparmiate assolutamente ancorche'
le loro retribuzioni abbiano subito i tagli o i freni come tutti
gli altri comparti del settore pubblico". Ad affermarlo, in una
nota, e' il senatore trentino della Lega Nord, Sergio Divina.
  "In Commissione Difesa - aggiunge - si discute anche la
riforma del sistema d'Arma, dov'e' prevista entro il 2024 la
riduzione di tutto il personale militare: si e' chiesto loro in
pratica di fare meglio, di piu', con meno uomini e minori
risorse. Ossia un miracolo. Dagli uomini delle Forze dell'Ordine
abbiamo avuto la risposta 'signor si'', senza recriminazioni e
senza lamentele. Encomiabili".
  "Sappiamo che il Paese ha un debito di riconoscenza verso gli
'uomini in divisa' - conclude - e ci auguriamo di poter presto
recuperare efficienza e competitivita' in modo da poter
riconoscere loro gli sforzi profusi e la giusta gratificazione
per la dedizione all'importante funzione che stanno svolgendo".
(ANSA).