ABBONAMENTI FANTASMA A RIVISTE DI POLIZIA, 27 DENUNCIATI. CONSAP, STOP USO POLIZIOTTI PER MARE NOSTRUM. CARCERI:OSAPP, TROPPI 'HAPPY HOUR' CON DETENUTE A S. VITTORE. EQUITALIA, RISCOSSI OLTRE 3,7 MLD IN 6 MESI. NIENTE MOBILITA' GENITORI DI FIGLI PICCOLI
ABBONAMENTI FANTASMA A RIVISTE DI POLIZIA, 27 DENUNCIATI
CHIESTE SOVVENZIONI TRUFFA PER GIORNALI DELLE FORZE DELL'ORDINE
(di Fabrizio Cassinelli)
(ANSA) - MILANO, 24 LUG - Abbonamenti fantasma proposti, e
talvolta estorti, a finte riviste delle forze dell'ordine,
spacciate al telefono come reali da operatori di call-center che
carpivano la buona fede di centinaia di persone in Italia. E'
questa l'articolata truffa scoperta nel capoluogo lombardo che
ha portato alla denuncia, a Milano e in provincia, di 27
persone.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, sono state
svolte congiuntamente da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri,
Guardia di Finanza e Polizia Locale, di cui le fantomatiche
riviste avrebbero dovuto pubblicizzare le gesta sostenendone
l'operato con sottoscrizioni, appunto, in abbonamento. Ma era
tutto falso, e i soldi finivano in ben altre tasche. Le accuse
contestate sono di associazione per delinquere finalizzata al
compimento di truffe ed estorsioni sull'intero territorio
nazionale "per un giro di affari - spiegano in Procura - che si
quantifica in diverse centinaia di migliaia di euro".
Le investigazioni sono state avviate lo scorso anno in
seguito a numerose denunce e querele nei confronti di
fantomatici gruppi e societa' satellite - che si costituivano e
scioglievano rapidamente, mutando di continuo ragione sociale -
e che attraverso operatori telefonici raggiravano gli ignari
cittadini inducendoli ad abbonarsi a riviste di settore,
apparentemente riconducibili alle forze di polizia, o ai
sindacati delle forze dell'ordine (ma mai autorizzate) talvolta
anche con la minaccia di ritorsioni qualora non fossero state
sottoscritte. I 'procacciatori' si presentavano loro stessi come
appartenenti a forze dell'ordine o funzionari dei Tribunali di
Milano e Roma, talvolta con la scusa di un recupero crediti.
I provvedimenti, emessi dai sostituti procuratori della
Repubblica presso il Tribunale di Milano Mariateresa Latella e
Riccardo Targetti, hanno portato all'esecuzione di quarantadue
perquisizioni nei confronti dei soggetti indagati e di 15
societa'. L'organizzazione cercava 'sovvenzioni' in modo seriale
e il sospetto degli investigatori e' che le 160 denunce
presentate in tutta Italia "siano solo la punta dell'iceberg del
fenomeno". Le riviste, una quarantina, fatte con il taglia e
incolla da Internet, erano in alcuni casi davvero spedite. Ma
la maggior parte delle volte, pero', il bonifico effettuato dai
sostenitori non dava corso ad alcun abbonamento.
IMMIGRAZIONE: CONSAP, STOP USO POLIZIOTTI PER MARE NOSTRUM
SINDACATO, AGENTI SENZA PROTEZIONI ESPOSTI A RISCHIO SALUTE
(ANSA) - PALERMO, 23 LUG - "La Polizia non e' attrezzata per
l'accoglienza dei migranti. Chiediamo immediatamente che si
interrompa l'utilizzo dei poliziotti nell'operazione Mare
Nostrum, la polizia non e' quasi piu' in grado di svolgere
l'ordinario, figuriamoci l'extra-ordinario": e' l'appello del
sindacato di polizia Consap, che denuncia le condizioni precarie
in cui sono costretti a operare gli agenti, come emerge da
alcune foto, a contatto con le migliaia di migranti accolti in
Sicilia e in altre regioni senza protezioni adeguate e dunque a
rischio dal punto di vista sanitario.
"Questo stato di cose non puo' continuare - dice il segretario
nazionale Consap Giorgio Innocenzi - il 19 luglio alcuni uomini
del reparto mobile di Napoli sono stati impegnati a Salerno per
la vigilanza in un hangar con circa 2.000 profughi; i
poliziotti, pur stando al chiuso, erano dotati di semplici
mascherine chirurgiche, praticamente inutili per proteggersi da
malattie infettive quali la Tbc, l'influenza aviaria o altre
malattie ancora piu' gravi. Basta leggere una qualsiasi linea
guida sanitaria per la prevenzione delle malattie infettive per
scoprire che le mascherine chirurgiche non servono a proteggere
chi le indossa dalle infezioni". Innocenzi aggiunge: "Ma questo
caso non e' isolato, ne potremmo citare a decine, ma ne
indichiamo un altro: il 18 luglio uomini del reparto mobile di
Milano sono andati a prendere circa 150 eritrei da Lampedusa per
trasferirli parte a Roma e parte in centri di accoglienza nel
nord Italia. Anche in questo caso i poliziotti erano forniti
solo di mascherine chirurgiche, totalmente inutili.
Fortunatamente altri operatori presenti a Lampedusa, sembrerebbe
alcuni carabinieri, mossi quasi a pieta' per questi poliziotti,
hanno prestato loro le mascherine "vere, quelle ai filtri".
IMMIGRAZIONE: CONSAP, STOP USO POLIZIOTTI PER MARE NOSTRUM (2)
(ANSA) - PALERMO, 23 LUG - Per il sindacato Consap "la
disorganizzazione e l'approssimazione regnano sovrani". "Un
altro episodio inconcepibile - denuncia Igor Gelarda, segretario
della Consap Sicilia - e' avvenuto il 19 luglio a Palermo.
Quattro poliziotti impegnati in servizio di controllo del
territorio per pronto impiego, hanno ricevuto la direttiva di
fare la staffetta a un pullman con a bordo una cinquantina di
migranti tra siriani, somali e palestinesi, appena sbarcati ad
Augusta. Il problema e' che nessuno aveva avvertito i poliziotti
che avrebbero dovuto accompagnare dei migranti appena arrivati e
pertanto questi non disponevano ne' di guanti ne' di mascherine".
"Mentre si continuano a spendere milioni e milioni di euro
per l'accoglienza di migranti disperati per dar loro cibo,
assistenza sanitaria, schede telefoniche e alloggi - sottolinea
il sindacato di polizia - nessuno fa caso alla salute degli
operatori di polizia impegnati in queste attivita'. Questi
poliziotti hanno mogli e figli. Chi dovremo ritenere
responsabile adesso se qualcuno di loro o dei loro familiari
dovesse ammalarsi? I poliziotti contagiati si contano gia' a
decine".
La Consap annuncia che verranno presentate delle
interpellanze parlamentari "per quanto accaduto e quanto accade"
e "verra' chiesta l'istituzione di una commissione di inchiesta
parlamentare, con specifico riferimento alla profilassi in
favore dei poliziotti impegnati nelle attivita' di accoglienza
profughi e ai fatti sopraesposti di Salerno, Lampedusa e
Palermo".
CARCERI:OSAPP, TROPPI 'HAPPY HOUR' CON DETENUTE A S. VITTORE
SINDACATO, RECLUSE SERVONO ALCOLICI. DAP, CHIEDEREMO CHIARIMENTI
(ANSA) - MILANO, 23 LUG - La "sezione detentiva femminile"
del carcere milanese di San Vittore "sarebbe il teatro di
periodici 'happy hour' in cui il servizio di catering e la
somministrazione di alcolici agli avventori esterni sarebbero
effettuati a cura della locale popolazione detenuta femminile".
Lo sostiene l'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia
penitenziaria) in un comunicato.
Dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria il vicecapo
Luigi Pagano spiega che "non appena riceveremo la nota" del
sindacato "chiederemo chiarimenti, come e' giusto che sia, e
verificheremo".
Nel comunicato, che l'Osapp spiega di aver inviato, tra gli
altri, anche al ministro della Giustizia e al presidente del
Senato, il sindacato chiarisce che "per quanto si e' potuto
apprendere, del tutto informalmente e per la prima volta, non
senza vivo stupore" nella sezione femminile di San Vittore si
verificherebbero eventi con "cadenza anche di due volte alla
settimana" fino "a tarda notte" con "ospiti esterni" e "previa
prenotazione".
Sempre secondo l'Osapp, ''mentre il Personale del Corpo in
servizio permane in tali luoghi per garantire il regolare
svolgimento delle feste in questione'', alle detenute sarebbero
demandati ''il servizio di catering'' e la ''somministrazione di
alcolici''. L'Osapp chiede ''urgenti chiarimenti'' anche in
relazione ai ''costi e guadagni'' di ''consimili simposi''.
Il Dap, intanto, chiarisce che non c'e' niente di strano
nell'organizzazione di eventi all'interno delle carceri, quando
tutto avviene ''alla luce del sole, come in questo caso,
crediamo''. Ad ogni modo, il Dap non appena ricevera' la
'denuncia' del sindacato chiedera' chiarimenti in particolare
sulle ''modalita''' e sulla ''frequenza'' degli eventi. (ANSA).
FISCO: EQUITALIA, RISCOSSI OLTRE 3,7 MLD IN 6 MESI
A RATE 2,3 MLN CARTELLE PER 25,6 MLD. RIAMMISSIONI FINO A 31/7
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Boccata d'ossigeno per i conti
pubblici: dall'inizio dell'anno infatti sono rientrate tasse,
imposte e sanzioni non pagate dai contribuenti per oltre 3,7
miliardi di euro, in linea con il primo semestre 2013. A fare il
bilancio dell'attivita' dei primi sei mesi del 2014 e' Equitalia,
che dalla fine del 2006 a oggi ha dato il suo contributo alla
tenuta dei conti con il recupero di circa 59 miliardi di euro e
una media di quasi 8 miliardi all'anno.
Parte degli incassi 2014 si devono alla 'mini-sanatoria'
delle cartelle, che ha fatto portare a casa oltre 700 milioni di
euro che i contribuenti avevano in sospeso con il fisco.
E resta molto utilizzato, fa sapere Equitalia, lo strumento
delle dilazioni di pagamento, grazie anche alle semplificazioni
introdotte per ottenerle: al 30 giugno risultavano attive piu' di
2,3 milioni di rateazioni per un ammontare di circa 25,6
miliardi di euro. Cui andra' aggiunta la quota di chi aveva perso
il diritto alla rateazione perche' non in regola con i pagamenti
(fino al 22 giugno 2013) che ora potra' chiedere di essere
riammesso con un piano fino a un massimo di 72 rate (6 anni). La
domanda si puo' presentare fino al 31 luglio, ricorda Equitalia,
sottolineando che la novita' (introdotta con il dl Irpef) prevede
alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione:
il nuovo piano concesso non e' prorogabile e decade in caso di
mancato pagamento di 2 rate anche non consecutive (anziche' 8).
La societa' di riscossione ricorda inoltre alcune regole base
per la rateizzazione. E' possibile per debiti fino a 50 mila
euro. E' sufficiente una semplice domanda senza aggiungere altri
documenti. In presenza di particolari condizioni previste dalla
legge si puo' ottenere un piano di pagamenti dilazionato fino a
10 anni, prorogare una rateizzazione gia' in corso o chiederne
una successiva in caso di nuove cartelle. E' possibile anche la
sospensione della riscossione, la richiede il contribuente se
ritiene di non dover pagare le somme richieste dagli enti
creditori. Equitalia si fa carico di inoltrare all'ente stesso
la documentazione presentata, evitando cosi' al cittadino la
spola tra uffici pubblici. (ANSA).
P.A.: NIENTE MOBILITA' PER I GENITORI CON FIGLI PICCOLI
SINDACATO AVRA' VOCE IN CAPITOLO SUI CRITERI DI TRASFERIMENTO
(ANSA) - ROMA, 24 LUG - La mobilita' obbligatoria non scattera'
per i dipendenti pubblici che siano mamme o papa' con bimbi sotto
i tre anni, ne' per i genitori con figli disabili. Il
trasferimento ad altro ufficio, sempre nell'arco dei cinquanta
chilometri, non partira' infatti senza il loro consenso. A
rendere piu' soft la misura contenuta nel decreto legge di
riforma della pubblica amministrazione e' un emendamento, con
prima firmataria Irene Tinagli, deputata di Scelta Civica per
l'Italia. La modifica e' stata approvata dalla Commissione affari
costituzionali della Camera, che ha anche detto si' a un altro
cambiamento, che ricomprende due proposte emendative, con i
sindacati di nuovo in gioco, almeno per la definizione dei
criteri attraverso cui spostare un lavoratore da
un'amministrazione all'altra senza previo accordo. I principi
saranno infatti definiti da un decreto ministeriale previa
"consultazione con le confederazioni rappresentative".
Insomma il lavoro parlamentare ha portato a smussare alcuni
punti, che avevano suscitato forti preoccupazioni tra le
organizzazioni dei lavoratori pubblici. Restano pero' ancora da
affrontare temi caldi, in primis il taglio dei diritti camerali,
per il quale sembra farsi strada la proposta di spalmare in tre
anni la riduzione, passando da un dimezzamento secco a una
riduzione del 35% nel 2015, del 40% nel 2016 per arrivare a una
contrazione del 50% nel 2017. La diluizione pero' non preclude
dall'obiettivo ultimo, ovvero l'eliminazione del pagamento
dovuto dalle imprese alle camere di commercio. Dovrebbe invece
essere confermata senza cambiamenti rilevanti, la sforbiciata su
permessi, distacchi e aspettative sindacali.
Intanto al Senato e' stato presentato il disegno di legge
delega sulla riforma della Pa, che tra l'altro prevede
l'eliminazione dei diritti camerali. Sempre nel ddl viene
stabilita la realizzazione di un Ufficio unico del Governo sul
territorio, la trasmissione dei documenti via web, la riforma
della dirigenza e il rafforzamento del ruolo di palazzo Chigi
nel coordinamento delle attivita'. Il provvedimento pero' restera'
in stand by fino alla ripersa dei lavori parlamentari dopo la
pausa estiva. D'altra parte ora la precedenza spetta al decreto
legge, che domani dovrebbe ultimare il suo iter in commissione,
per approdare nell'Aula di Montecitorio lunedi' prossimo. Poi il
dl passera' al Senato, per essere convertito entro il 24 agosto.