CORREVA L’ANNO 2002 E L’ON. LAVAGNINI (FORZA ITALIA) SULLA RAPPRESENTANZA MILITARE CI DICEVA LE STESSE COSE CHE HANNO SCRITTO NEL 2014 SCANU E VILLECCO, NONCHE’ ALTRI (SPERIAMO INCONSAPEVOLI) 12 DEPUTATI PD DELLA COMMISSIONE DIFESA – di Giuseppe Fortuna

mercoledì 22 ottobre 2014

 

Si premette che il presente intervento costituisce libera manifestazione del pensiero ex art. 21 della Costituzione italiana, norma che il PD non risulta abbia ancora abrogato, anche se sembra che il ministro della Difesa Roberta Pinotti e gli onorevoli Scanu e Villecco stiano preparando, in merito, proprio in queste ore, un apposito decreto legge :-)

Ma veniamo all’intervento e partiamo da una domanda (retorica).

Come la pensa il Partito Democratico sul diritto di associazione ai militari imposto dal – non a caso, mai attuato – articolo 52, comma 3, della Costituzione e ora imposto, con forza, anche dall’Unione Europea tramite la Cedu? (Matteo, pst, pst, pst … svegliati, ché stiamo parlando delle istituzioni che usano le armi).

Sul punto, delicatissimo per la democrazia (Matteo …. :-)) del diritto di associazione e quindi anche delle Forze armate che si informano (si dovrebbero informare) allo spirito democratico della Repubblica, il Partito Democratico la pensa “A FASI ALTERNE”.

Infatti, quando sta all’opposizione, Scanu (che nel partito da qualche anno incredibilmente detta la linea, ma in sintonia con il generale dell’Aeronautica, ora in pensione Albino AMODIO, già vicino al dalemiano Minniti, quello dell’ “arco teso verso il sindacato” :-))), tirano fuori gli attributi e gridano allo scandalo: governo di centrodestra, vergogna! militari votateci!! vedrete che noi del PD applicheremo l’art.52 della Costituzione!!! :-)))

Poi, quando arrivano Scanu, Amodio, Minniti e D’Alema arrivano al governo, si ripiegano accuratamente gli attributi (che male!!!) e si ripongono nel cassetto, ben sotto gli interessi degli stati maggiori e, quello che più conta della generosa lobby degli armamenti.

(A proposito, è un caso che il presidente di Finmeccanica sia Gianni De Gennaro? che dicono anche lui molto vicino a Massimo D’Alema? il signore che era capo della Polizia ai tempi del G8 di Genova e della Scuola Diaz? il signore che in qualunque paese democratico – tranne che in Italia – sarebbe stato mandato subito a casa dopo i fatti del 2001 della Scuola Diaz?)

I più attenti, in un mondo mediatico di disattenti (Scalfari, De Bortoli, Mieli, dove siete? anche voi a dormire? a prendere il caffè? :-))), non se ne stupiscono, alzano le braccia e sospirano: “In Italia, è sempre stato così!”

Forse è vero.

E lo dimostra l’intervista che facemmo nel 2002 per il bimestrale di Ficiesse, “Finanzieri e Cittadini”, alla buonanima dell’onorevole Roberto Lavagnini, forzista della prima ora e vicepresidente della Commissione Difesa. Anche se per sua stessa ammissione di “Difesa” non ne sapeva assolutamente nulla, come ci auguriamo (e stavolta senza alcuna ironia) non ne abbiano capito nulla i dodici deputati del PD firmatari della SCANDALOSA E FORTEMENTE ANTIDEMOCRATICA PROPOSTA DI LEGGE N.1963/2014, quella con cui il PD è di nuovo passato, tanto per cambiare, dalla fase degli attributi al sole a quella degli attributi ripiegati (CHE MALE !!!).

:-) :-) :-)

L’intervista di “Finanzieri e Cittadini” del 2002 all’onorevole Lavagnini si può scaricare DA QUI.

GIUSEPPE FORTUNA (Presidente del Comitato Articolo 52 – Militari tra la Gente – www.giuseppefortuna.it, giuseppefortuna@hotmail.com)

 


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