P.A.: 1.000 EMENDAMENTI, DA POTERI PREMIER A CONCORSI - DIFESA: PINOTTI, A DICEMBRE LIBRO BIANCO - SICUREZZA:BERRETTA (PD),VERIFICARE COSTI IMMOBILI PS - FISCO: CASSAZIONE ASSOLVE DOLCE E GABBANA

domenica 26 ottobre 2014


P.A.: 1.000 EMENDAMENTI, DA POTERI PREMIER A CONCORSI
CORO SALVA SEGRETARI COMUNALI. RELATORE, NON TEMO OSTRUZIONISMI
    (di Marianna Berti)
   (ANSA) - ROMA, 24 OTT - Quasi mille emendamenti per il
disegno di legge delega definito piu' volte dal ministro della
Pa, Marianna Madia, "il cuore vero della riforma della Pubblica
Amministrazione". Tante sono quindi le proposte di modifica
arrivate in commissione Affari costituzionali al Senato, dove il
provvedimento sta affrontando il primo passaggio parlamentare.
Tra i cambiamenti piu' significativi c'e' l'attenuazione dei
poteri del premier rispetto al potenziamento previsto nel ddl,
l'eliminazione della strada del corso-concorso per l'accesso
alla dirigenza pubblica e il salvataggio della figura del
segretario comunale.
   La mole di emendamenti pero' non allarma il relatore, Giorgio
Pagliari (Pd), che non scorge "una volonta' ostruzionistica".
Anche se stavolta la presentazione delle modifiche ha un valore
in piu': quelle bocciate non potranno essere riproposte in Aula,
secondo le regole di un collegato alla Legge di Stabilita',
qual'e' il ddl. Insomma sulla spunta si andra' con i piedi di
piombo. E non a caso il relatore, come probabilmente il governo,
aspettera' ad avanzare le sue proposte, cercando, evidenzia lo
stesso Pagliari, di fare sintesi dei tanti spunti.
   Per ora sul tavolo ci sono poco meno di mille idee di
riformulazione. Tra le correzioni siglate dal Pd, primo
azionista, c'e' la cancellazione di forme diverse dal concorso
classico per diventare dirigenti della Pa e l'eliminazione di
una fase iniziale a tempo determinato per quanti superano le
prove. Sempre in tema di concorsi, viene riproposto il principio
di scorrimento delle graduatorie degli idonei prima di indire
nuovi bandi.
   Soprattutto ci sono una serie di modifiche orientate a
limitare lo spazio d'azione del presidente del Consiglio,
ampliato dalla delega su diversi fronti. Sempre guardando alle
proposte a firma dem, c'e' un emendamento che spazza via il
riferimento a un ruolo della Presidenza del Consiglio rafforzato
riguardo alla vigilanza sulle agenzie governative nazionali. Il
richiamo a palazzo Chigi salta pure nella parte della delega
relativa agli uffici di collaborazione dei ministri: la
determinazione delle risorse finanziarie non spetterebbe piu' al
premier. E ancora, sul silenzio assenso tra amministrazioni
centrali, in caso di mancato accordo a decidere resta si' il
presidente, ma, viene aggiunto, previa delibera del Cdm. Il
Partito Democratico invita anche a irrobustire il capitolo
dedicato all'innovazione tecnologica nella Pa, aprendo alla
Carta della cittadinanza digitale. Tra le ipotesi targate Pd
anche quella che recupera i segretari comunali e provinciali,
rimpiazzando la loro abolizione con una piu' morbida
rivisitazione delle competenze e dell'inquadramento. Un'idea
condivisa da piu' parti, si dicono contrari alla soppressione
anche Ncd e M5s. Forze quest'ultime che frenano anche
sull'annullamento dei diritti camerali. I Cinque Stelle ad
esempio suggeriscono di eliminarli solo per le Pmi. Mentre la
Lega Nord torna sulla tanto discussa mobilita' dei dipendenti
pubblici, suggerendo trasferimenti obbligati ben oltre i 50
chilometri (il limite verrebbe esteso ai confini
regionali).(ANSA).

 

DIFESA: PINOTTI, A DICEMBRE LIBRO BIANCO

   (ANSA) - FIRENZE, 25 OTT - "Il libro bianco dovrebbe uscire a

dicembre, ed e' importante perche' abbiamo iniziato a chiederci

quali sono i bisogni di difesa e alla fine di questo percorso

daremo delle risposte". Lo ha detto il ministro della difesa,

Roberta Pinotti, parlando alla Leopolda di Firenze.

   "Vogliamo il piu' possibile che questo lavoro sia aperto - ha

detto - L'opinione pubblica deve essere coinvolta, deve capire

le scelte e aiutarci a determinarle". (ANSA).

 

SICUREZZA:BERRETTA (PD),VERIFICARE COSTI IMMOBILI PS CATANIA

   (ANSA) - CATANIA, 25 OTT - "Costi elevatissimi per affittare

i tanti immobili che ospitano gli uffici di Polizia a Catania, a

fronte di sedi spesso inadeguate alle esigenze di lavoro dei

poliziotti e alle richieste di sicurezza dei cittadini: uno

spreco evidente di soldi pubblici che, con un serio intervento

di razionalizzazione, potrebbero essere meglio utilizzati per il

pattugliamento del territorio". Lo afferma il parlamentare

nazionale del Partito Democratico Giuseppe Berretta che,

"raccogliendo le reiterate denunce dei sindacati, e in

particolare di Coisp e Siap", ha predisposto una interrogazione

urgente al ministero dell'Interno.

   "Dalle denunce dei sindacati Coisp e Siap - dice Berretta -

si evince chiaramente come molti di questi canoni abbiano un

costo troppo elevato, soprattutto in relazione allo stato degli

immobili, in cui non verrebbero garantite nemmeno le ordinarie

attivita' di manutenzione da parte dei proprietari". "La

polverizzazione degli Uffici in tantissime sedi - aggiunge

l'esponente del Pd - produce un ingente esborso economico per lo

Stato ma anche ricadute negative sul piano della sicurezza per i

cittadini".

   Berretta sollecita il ministero dell'Interno affinche' "avvii

"un intervento di razionalizzazione delle strutture, sia al fine

di ridurre i costi di affitto delle sedi che ospitano i vari

Uffici di Polizia ma anche per evitare i disagi vissuti

quotidianamente dai poliziotti e per garantire maggiore

sicurezza ai cittadini". (ANSA).

 

FISCO: CASSAZIONE ASSOLVE DOLCE E GABBANA

   (ANSA) - ROMA, 24 OTT - La Cassazione ha assolto gli stilisti

Dolce e Gabbana "per non aver commesso il fatto" dall'accusa di

evasione fiscale. Gli stilisti erano stati condannati in appello

a un anno e sei mesi di reclusione. Assolto anche il

commercialista Luciano Patelli.(ANSA).

 

FISCO: CASSAZIONE ASSOLVE DOLCE E GABBANA (2)

   (ANSA) - ROMA, 24 OTT - Sono stati assolti dalla Cassazione

anche i manager Cristina Ruella e Giuseppe Minoni. Per tutti,

Dolce e Gabbana compresi, la Suprema Corte ha annullato le

condanne senza rinvio con la formula "perche' il fatto non

sussiste" e non - come inizialmente appreso - con la formula

"per non aver commesso il fatto". L'unico per il quale la

condanna e' stata annullata con rinvio e' Alfonso Dolce, fratello

di Domenico. Ma tutto il processo si prescrive all'inizio di

novembre. Annullate anche tutte le statuizioni civili.(ANSA).


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