FISCO: MEF, A OTTOBRE APERTE 44.585 PARTITE IVA (-2,1%) - CNEL:ITALIA MAGLIA NERA FISCO E GIUSTIZIA,OK SANITA' - FISCO:EQUITALIA,NUOVO SITO WEB,RICHIESTA RATE DA OGGI ONLINE. POSSIBILE CONTROLLARE PROPRIA SITUAZIONE,PAGARE,AVERE ASSISTENZA
FISCO: MEF, A OTTOBRE APERTE 44.585 PARTITE IVA (-2,1%)
LA MAGGIOR PARTE NEL SETTORE COMMERCIO, IL 26% DEL TOTALE
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - Nel mese di ottobre sono state aperte
44.585 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente mese
dello scorso anno si registra una flessione del 2,1%. Lo
comunica il Mef. In base alla classificazione per settore
produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero
di avviamenti di partite Iva con il 26,5% del totale, seguito
dalle attivita' professionali con il 12,2% e dall'edilizia ed
alloggio/ristorazione, entrambe con il 9,1%.(ANSA).
FISCO: MEF, A OTTOBRE APERTE 44.585 PARTITE IVA (-2,1%) (2)
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - La distribuzione per natura giuridica
- spiega il Mef - mostra che il 71,3% del totale delle nuove
aperture di partita Iva riguarda persone fisiche, il 22,3%
societa' di capitali, il 5,6% societa' di persone. Seguono i "non
residenti" e le "altre forme giuridiche", che rappresentano
complessivamente quasi l'1% delle nuove aperture. Rispetto al
mese di ottobre 2013, si osserva un aumento di avviamenti per le
sole societa' di capitali (+5,2%), mentre le altre forme
giuridiche evidenziano un calo, piu' contenuto per le persone
fisiche (-3,7%) e piu' sensibile per le societa' di persone
(-8,4%). Questa dinamica conferma la tendenza all'aumento di
nuove aperture di partita Iva da parte di societa' di capitale,
evidenziata negli ultimi anni e dovuta verosimilmente alla
recente normativa civilistica che facilita la costituzione di
Societa' a responsabilita' limitata.
Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il
40,8% si e' registrato al Nord, il 22,9% al Centro e il 36,2% al
Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell'anno
precedente mostra gli incrementi maggiori in Umbria, Puglia e
Campania (tra il 5- 6%), e le flessioni piu' consistenti in Valle
d'Aosta (-20%), Liguria (-16,2%) e Molise (-15%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il
commercio continua a registrare il maggior numero di avviamenti
di partite Iva con il 26,5% del totale, seguito dalle attivita'
professionali con il 12,2% e dall'edilizia ed
alloggio/ristorazione, entrambe con il 9,1%. Rispetto al mese di
ottobre 2013, tra i settori principali si osservano incrementi
relativi a sanita' (+7,7%), servizi alle imprese (+7%) e
istruzione (+4,5%). Un calo di nuove aperture di partite Iva si
nota, invece, nel settore delle attivita' finanziarie ed
assicurative (-12,6%), delle attivita' artistiche (-11,6%) e
dell'agricoltura (-9,8%).
La ripartizione relativa alle persone fisiche, mostra che il
63,7% di aperture di partite Iva si e' registrato tra gli
appartenenti al genere maschile. Il 49,4% viene avviato da
giovani fino a 35 anni ed il 33,8% da soggetti di eta' compresa
nella fascia dai 36 ai 50 anni. In confronto con il
corrispondente mese dello scorso anno, tutte le classi di eta'
registrano decrementi.(ANSA).
CNEL:ITALIA MAGLIA NERA FISCO E GIUSTIZIA,OK SANITA'
RELAZIONE SU SERVIZI PUBBLICI, ANCHE SU ISTRUZIONE E' FLOP
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - Costi alti e servizi a cittadini e
imprese spesso inefficienti: la Relazione del Cnel al Parlamento
e al Governo boccia la pubblica amministrazione sui livelli e la
qualita' dei servizi erogati salvando solo il servizio sanitario
che ha costi medi pro capite inferiori alla media Ocse pur
assicurando una speranza media di vita ai livelli piu' alti tra
le economie sviluppate.
Ma se sulla sanita' il Cnel vede rosa (pur sottolineando le
grandi differenze di servizio tra Nord e Sud) sugli altri
servizi dell'amministrazione non puo' che registrare un flop
generale a partire dalla situazione della giustizia. L'Italia,
spiega la Relazione, e' in fondo alla graduatoria dei Paesi Ocse
per la capacita' del sistema di far rispettare le regole con
equita', davanti solo a Grecia, Turchia e Messico. Per la
conclusione di un processo civile ci vogliono in media 1.185
giorni in lievissimo miglioramento sui 1.210 giorni necessari in
media nel 2013. ''Emerge in tutta evidenza - scrive il Cnel -
l'enorme ritardo del sistema giudiziario italiano, le cui
caratteristiche di onerosita' e soprattutto di inefficienza
contribuiscono sicuramente alla scarsa fiducia nello stesso''.
Un piccolo segnale positivo arriva dai costi del processo scesi
in media dal 29% al 23% del valore della causa. Ma la
possibilita' del nostro Paese di attrarre investimenti e' scarsa
non solo per l'incertezza sulle regole ma anche per il sistema
fiscale che e' oneroso per cittadini e imprese e impegnativo sul
fronte dei tempi per gli adempimenti. Secondo la graduatoria
Doing business 2014 riportata nella Relazione l'Italia si
colloca al 138esimo posto per prelievo fiscale e tempi necessari
a pagare le imposte. Il nostro Paese e' l'unico nell'Ue al di
sopra sia della pressione tributaria media, sia del numero medio
di ore richieste per gli adempimenti fiscali.
Infine la performance della nostra amministrazione e'
insufficiente anche nel campo dell'istruzione con ''risultati
inadeguati'' in termini di apprendimento e formazione delle
professionalita' necessarie alla societa' della conoscenza. Anche
qui l'Italia spende per alunno piu' della media Ocse ma forma
studenti con risultati in lettura e matematica inferiori alla
media (anche qui con differenze significative a livello
territoriale). Nel complesso rispetto al Pil il valore della
spesa pubblica italiana in Istruzione, che rappresentava nel
2001 una quota pari al 4,1%, e' scesa al 3,7% nel 2012 a fronte
di una popolazione scolastica totale in lieve aumento.
Nonostante gli sforzi resta una grande distanza tra il livello
medio di istruzione della popolazione adulta italiana (15-64
anni) e quello medio Ue: nel 2013 la quota di popolazione con un
titolo di scuola secondaria superiore era pari a 56,5% in Italia
rispetto al 71,8% nell'Europa a 27 e 69,5% nell'Europa a 15
Paesi (81,9% in Germania).
(ANSA).
FISCO:EQUITALIA,NUOVO SITO WEB,RICHIESTA RATE DA OGGI ONLINE
POSSIBILE CONTROLLARE PROPRIA SITUAZIONE,PAGARE,AVERE ASSISTENZA
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Piu' chiaro, piu' semplice e piu'
utile". Questo vuole essere il nuovo sito internet del Gruppo
Equitalia (www.gruppoequitalia.it), che consente "una
navigazione intuitiva - si legge in una nota - un linguaggio
diretto e una grafica piu' moderna e gradevole, accessibile anche
da tablet e con la versione per smartphone". Inoltre, servizi
sempre in primo piano suddivisi per profili: cittadini, imprese,
ordini/associazioni ed enti pubblici creditori.
Tra le novita' per semplificare il rapporto con i
contribuenti, gia' da oggi e' disponibile un servizio in piu':
'rateazioni online', che permette di richiedere direttamente dal
web la dilazione dei debiti fino a 50 mila euro. Un nuovo
strumento che - prosegue la nota - si aggiunge agli altri gia'
disponibili e oggi piu' facili da usare: 'paga online' che
consente di saldare i debiti con la carta di credito, 'estratto
conto' per controllare con maggior dettaglio la propria
situazione debitoria e le procedure in corso, 'sospensione
online' che in pochi passaggi permette di inviare la richiesta
per sospendere la riscossione e attivare la verifica su quanto
richiesto dagli enti pubblici creditori, il 'trova sportello' e
i canali di contatto diretti per chiedere l'assistenza di
Equitalia.
"Abbiamo realizzato un nuovo sito internet partendo dalle
esigenze dei contribuenti - spiega l'a.d. Benedetto Mineo -
L'obiettivo e' proseguire sulla strada della semplificazione
offrendo in tempo reale soluzioni su misura a cittadini e
imprese. Va in questa direzione la possibilita' di richiedere
online il piano di rateazione, un servizio che riguardera' una
vasta platea di contribuenti. Ad oggi sono attive 2,5 milioni di
rateazioni, per un importo che supera i 28 miliardi di euro".
(ANSA).