L.STABILITA':CONSUMATORI,RISCHIO CLAUSOLE SALVAGUARDIA 53MLD. SONO GLI AUMENTI DI IVA E ACCISE PREVISTI IN MANOVRA. ASS. VITTIME DOVERE, ANCORA UMILIAZIONI. UCINA, BENE ESTENSIONE IVA RIDOTTA POSTI BARCA. SALTA IVA GIORNALI 4%, PROTESTA FIEG

lunedì 22 dicembre 2014

L.STABILITA':CONSUMATORI,RISCHIO CLAUSOLE SALVAGUARDIA 53MLD

SONO GLI AUMENTI DI IVA E ACCISE PREVISTI IN MANOVRA

   (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Tra aumenti Iva e delle accise le

clausole di salvaguardia inserite nella manovra sono una vera e

propria ''bomba ad orologeria'' da 53,3 miliardi. Lo calcolano

Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori).

   In particolare, e' ipotizzata una clausola sulle aliquote Iva

e sulle altre imposte indirette per garantire il raggiungimento

dell'obiettivo di medio termine per un ammontare di 12,4

miliardi nel 2016, 17,8 miliardi e 21,4 miliardi nel 2017 e nel

2018''. Ai quali aggiungere 1,7 miliardi sulle accise.(ANSA).

 

L.STABILITA':CONSUMATORI,RISCHIO CLAUSOLE SALVAGUARDIA 53MLD (2)

   (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Una cifra, quella dei 53,3 miliardi,

che divisa fa una spesa di 2.200 euro a famiglia.

   ''Le misure anti-deficit nascoste nella legge di stabilita'

sotto il nome di clausole di salvaguardia, - dicono i

consumatori - sono vere e proprie  bombe ad orologeria,  che

potrebbero esplodere  se i risultati di risparmio sulla spesa

pubblica non verranno raggiunti, a partire dall'aumento delle

accise sulla benzina, che dara' la facolta' di ulteriori stangate,

da parte del direttore delle Dogane che dal 30 giugno 2015 potra'

aumentare le accise sulla benzina e garantire cosi' all'Erario

oltre 1,7 miliardi di euro attesi dagli strumenti finalizzati a

contrastare l'evasione Iva, con un aumento della stessa Iva fino

al 25,5%.

   La legge di stabilita' approvata ieri dal Senato, contiene una

clausola di salvaguardia automatica con la quale il governo si

impegna ad assicurare la correzione necessaria a garantire il

raggiungimento del saldo strutturale di bilancio in pareggio a

partire dal 2017. In particolare, 'e' ipotizzata una clausola

sulle aliquote Iva e sulle altre imposte indirette per garantire

il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine per un

ammontare di 12,4 miliardi nel 2016, 17,8 miliardi e 21,4

miliardi nel 2017 e nel 2018'.    pero' l'aumento dell'Iva al 25,5% a tenere ancora banco. La

clausola di salvaguardia prevede l'aumento dell'Iva ordinaria

(attualmente al 22%) al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 e al 25,5%

nel 2018. Ritocchi saranno previsti anche per la cosiddetta Iva

ridotta attualmente al 10%. Questi gli scaglioni e le scadenze

temporali previste dal Governo, che produrranno una ulteriore

stangata sui consumatori. Sommati ad 1,7 miliardi di aumento

accise, la clausola di salvaguardia produrra' un incasso totale

di 53,3 miliardi di euro, con un impatto di 2.220 euro per

ognuna delle 24 milioni di famiglie nel quadriennio 2015-2018, o

se vogliamo 900 euro a carico di ogni residente, con una

ulteriore depressione dei consumi e del potere di acquisto.

(ANSA).

 

L.STABILITA': ASS. VITTIME DOVERE, ANCORA UMILIAZIONI

NON PREVISTA ALCUNA MISURA DI QUELLE CHIESTE DALL'ASSOCIAZIONE

    (ANSA) - ROMA, 21 DIC - L'Associazione delle vittime del

dovere segnala "l'ennesimo oltraggio perpetrato ai danni delle

famiglie di quanti hanno offerto la propria vita per la nostra

nazione". Lo scrive la presidente dell'Associazione, Emanuela

Piantadosi, la quale lamenta che con la legge di stabilita' 2015

il Governo ha perso l'occasione per dare quelle tutele che

servono a garantire un minimo di serenita' a queste famiglie.

   "Sembra paradossale - scrive Piantadosi - ma proprio quello

Stato che essi hanno difeso e per il quale hanno lottato, ancora

una volta gira le spalle a orfani, vedove, feriti e genitori di

appartenenti alle forze dell'ordine, forze armate e magistratura

colpiti dalla criminalita'. Ed e' ancora piu' triste - aggiunge -

che tutto questo accada proprio durante le feste di Natale,

quando il dolore della perdita dei propri cari si acuisce".

   In particolare, l'Associazione denuncia il fatto che pur

essendo stato approvato dal Senato un ordine del giorno che

impegnava il Governo a portare avanti una serie di misure in

favore dei familiari delle vittime del dovere (fondo per le

borse di studio per orfani e figli di invalidi, adeguamento

dell'assegno vitalizio, collocamento obbligatorio ecc.) di tutto

questo nel testo definitivo della legge di Stabilita' non e' stato

previsto nulla. "Vittime e familiari ieri colpiti dalla violenza

criminale - conclude Piantadosi - oggi umiliati

dall'insensibilita' istituzionale, faranno sentire il loro grido

di dolore e rivendicazione dei loro diritti in tutte le sedi piu'

opportune e con le modalita' piu' pervicaci". (ANSA).

 

 

L.STABILITA': UCINA, BENE ESTENSIONE IVA RIDOTTA POSTI BARCA

   (ANSA) - GENOVA, 20 DIC - Con l'approvazione della Legge di

Stabilita' al Senato viene estesa a tutto il 2015 la norma che

consente di applicare l'Iva ridotta al 10% per i posti barca in

transito. Lo rileva Ucina secondo la quale si tratta di "una

buona notizia per la prossima stagione nautica".

"Per la prima volta gli operatori della portualita' turistica

hanno la possibilita' di programmare la prossima stagione estiva

con concrete azioni di marketing, che possono finalmente

attivare l'arrivo di diportisti stranieri nei nostri porti" -

afferma il presidente di Ucina Confindustria Nautica, Massimo

Perotti. "Ringrazio il ministro delle Infrastrutture e

Trasporti, Maurizio Lupi, e la neo sottosegretario all'Economia,

Paola De Micheli, per l'impegno profuso per il raggiungimento di

questo importante traguardo". (ANSA).

 

 

L.STABILITA': SALTA IVA GIORNALI 4%, PROTESTA FIEG

'DISAPPUNTO PER MANCATA ESTENSIONE, INTERVENIRE SUBITO'

   (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Non passa l'estensione dell'Iva

agevolata alle copie digitali dei giornali e ai servizi delle

agenzie di stampa, sulla linea di quanto stabilito per gli

ebook. Nell'ultima versione della legge di stabilita', approvata

nella notte al Senato e ora in arrivo alla Camera, non c'e'

traccia dalla misura richiesta a gran voce dagli editori per

tentare di porre un freno all'erosione dei ricavi del settore,

dando vigore alle vendite online che sono in crescita, ma non

ancora in grado di bilanciare la caduta dei prodotti

tradizionali.

   "Bene hanno fatto Governo e Parlamento - afferma la

Federazione italiana editori giornali - a prevedere nella Legge

di stabilita' l'Iva al 4% per gli ebook, sulla base della

considerazione che un libro e' sempre un libro, sia esso di carta

o digitale.Non si capisce perche' la stessa misura non sia stata

prevista, nonostante le ripetute richieste, anche per i

giornali, che sono tali, come i libri, a prescindere dal

supporto".

   La Fieg aggiunge che "l'abbassamento dell'aliquota fiscale

non sarebbe stata un'agevolazione a favore degli editori, ma a

favore dei lettori-consumatori e sarebbe andata quindi nella

direzione dello sviluppo del settore digitale che gli editori

stanno perseguendo con ingenti investimenti". Oltre al

"disappunto per l'occasione mancata", gli editori esprimono

l'auspicio che "Governo e Parlamento, in tempi brevi, prevedano

anche per le copie digitali dei giornali e per i servizi delle

agenzie di stampa l'aliquota Iva del 4%, per superare il

discriminatorio trattamento fiscale tra carta e digitale".

   La battaglia si unisce a quelle che la Fieg da tempo porta

avanti per il riconoscimento da parte dei colossi del web, a

partire a Google, del diritto d'autore sui contenuti pubblicati

da quotidiani, settimanali e agenzie, oltre che al pagamento

delle tasse nei singoli paesi in cui operano.

   Via libera invece nella legge di stabilita' all'Iva agevolata

per gli ebook, che passa  dal 22% al 4%, come per i libri

cartacei. Ora la battaglia si sposta in Europa, dove non mancano

resistenze all'approvazione di un'analoga misura. "Sara'

necessario proseguire con altrettanta determinazione per

raggiungere un significativo traguardo culturale", afferma la

deputata del Pd, Flavia Nardelli Piccoli. "Si trattera' di

convincere l'Europa della evidenza: un libro e' un libro, a

prescindere dal supporto che lo veicola", le fa eco il collega

di Forza Italia, Antonio Palmieri. (ANSA).


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