L.STABILITA':CONSUMATORI,RISCHIO CLAUSOLE SALVAGUARDIA 53MLD. SONO GLI AUMENTI DI IVA E ACCISE PREVISTI IN MANOVRA. ASS. VITTIME DOVERE, ANCORA UMILIAZIONI. UCINA, BENE ESTENSIONE IVA RIDOTTA POSTI BARCA. SALTA IVA GIORNALI 4%, PROTESTA FIEG
L.STABILITA':CONSUMATORI,RISCHIO CLAUSOLE SALVAGUARDIA 53MLD
SONO GLI AUMENTI DI IVA E ACCISE PREVISTI IN MANOVRA
  (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Tra aumenti Iva e delle accise le
clausole di salvaguardia inserite nella manovra sono una vera e
propria ''bomba ad orologeria'' da 53,3 miliardi. Lo calcolano
Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori).
  In particolare, e' ipotizzata una clausola sulle aliquote Iva
e sulle altre imposte indirette per garantire il raggiungimento
dell'obiettivo di medio termine per un ammontare di 12,4
miliardi nel 2016, 17,8 miliardi e 21,4 miliardi nel 2017 e nel
2018''. Ai quali aggiungere 1,7 miliardi sulle accise.(ANSA).
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L.STABILITA':CONSUMATORI,RISCHIO CLAUSOLE SALVAGUARDIA 53MLD (2)
  (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Una cifra, quella dei 53,3 miliardi,
che divisa fa una spesa di 2.200 euro a famiglia.
  ''Le misure anti-deficit nascoste nella legge di stabilita'
sotto il nome di clausole di salvaguardia, - dicono i
consumatori - sono vere e proprie bombe ad orologeria, che
potrebbero esplodere se i risultati di risparmio sulla spesa
pubblica non verranno raggiunti, a partire dall'aumento delle
accise sulla benzina, che dara' la facolta' di ulteriori stangate,
da parte del direttore delle Dogane che dal 30 giugno 2015 potra'
aumentare le accise sulla benzina e garantire cosi' all'Erario
oltre 1,7 miliardi di euro attesi dagli strumenti finalizzati a
contrastare l'evasione Iva, con un aumento della stessa Iva fino
al 25,5%.
  La legge di stabilita' approvata ieri dal Senato, contiene una
clausola di salvaguardia automatica con la quale il governo si
impegna ad assicurare la correzione necessaria a garantire il
raggiungimento del saldo strutturale di bilancio in pareggio a
partire dal 2017. In particolare, 'e' ipotizzata una clausola
sulle aliquote Iva e sulle altre imposte indirette per garantire
il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine per un
ammontare di 12,4 miliardi nel 2016, 17,8 miliardi e 21,4
miliardi nel 2017 e nel 2018'.   pero' l'aumento dell'Iva al 25,5% a tenere ancora banco. La
clausola di salvaguardia prevede l'aumento dell'Iva ordinaria
(attualmente al 22%) al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 e al 25,5%
nel 2018. Ritocchi saranno previsti anche per la cosiddetta Iva
ridotta attualmente al 10%. Questi gli scaglioni e le scadenze
temporali previste dal Governo, che produrranno una ulteriore
stangata sui consumatori. Sommati ad 1,7 miliardi di aumento
accise, la clausola di salvaguardia produrra' un incasso totale
di 53,3 miliardi di euro, con un impatto di 2.220 euro per
ognuna delle 24 milioni di famiglie nel quadriennio 2015-2018, o
se vogliamo 900 euro a carico di ogni residente, con una
ulteriore depressione dei consumi e del potere di acquisto.
(ANSA).
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L.STABILITA': ASS. VITTIME DOVERE, ANCORA UMILIAZIONI
NON PREVISTA ALCUNA MISURA DI QUELLE CHIESTE DALL'ASSOCIAZIONE
   (ANSA) - ROMA, 21 DIC - L'Associazione delle vittime del
dovere segnala "l'ennesimo oltraggio perpetrato ai danni delle
famiglie di quanti hanno offerto la propria vita per la nostra
nazione". Lo scrive la presidente dell'Associazione, Emanuela
Piantadosi, la quale lamenta che con la legge di stabilita' 2015
il Governo ha perso l'occasione per dare quelle tutele che
servono a garantire un minimo di serenita' a queste famiglie.
  "Sembra paradossale - scrive Piantadosi - ma proprio quello
Stato che essi hanno difeso e per il quale hanno lottato, ancora
una volta gira le spalle a orfani, vedove, feriti e genitori di
appartenenti alle forze dell'ordine, forze armate e magistratura
colpiti dalla criminalita'. Ed e' ancora piu' triste - aggiunge -
che tutto questo accada proprio durante le feste di Natale,
quando il dolore della perdita dei propri cari si acuisce".
  In particolare, l'Associazione denuncia il fatto che pur
essendo stato approvato dal Senato un ordine del giorno che
impegnava il Governo a portare avanti una serie di misure in
favore dei familiari delle vittime del dovere (fondo per le
borse di studio per orfani e figli di invalidi, adeguamento
dell'assegno vitalizio, collocamento obbligatorio ecc.) di tutto
questo nel testo definitivo della legge di Stabilita' non e' stato
previsto nulla. "Vittime e familiari ieri colpiti dalla violenza
criminale - conclude Piantadosi - oggi umiliati
dall'insensibilita' istituzionale, faranno sentire il loro grido
di dolore e rivendicazione dei loro diritti in tutte le sedi piu'
opportune e con le modalita' piu' pervicaci". (ANSA).
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L.STABILITA': UCINA, BENE ESTENSIONE IVA RIDOTTA POSTI BARCA
  (ANSA) - GENOVA, 20 DIC - Con l'approvazione della Legge di
Stabilita' al Senato viene estesa a tutto il 2015 la norma che
consente di applicare l'Iva ridotta al 10% per i posti barca in
transito. Lo rileva Ucina secondo la quale si tratta di "una
buona notizia per la prossima stagione nautica".
"Per la prima volta gli operatori della portualita' turistica
hanno la possibilita' di programmare la prossima stagione estiva
con concrete azioni di marketing, che possono finalmente
attivare l'arrivo di diportisti stranieri nei nostri porti" -
afferma il presidente di Ucina Confindustria Nautica, Massimo
Perotti. "Ringrazio il ministro delle Infrastrutture e
Trasporti, Maurizio Lupi, e la neo sottosegretario all'Economia,
Paola De Micheli, per l'impegno profuso per il raggiungimento di
questo importante traguardo". (ANSA).
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L.STABILITA': SALTA IVA GIORNALI 4%, PROTESTA FIEG
'DISAPPUNTO PER MANCATA ESTENSIONE, INTERVENIRE SUBITO'
  (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Non passa l'estensione dell'Iva
agevolata alle copie digitali dei giornali e ai servizi delle
agenzie di stampa, sulla linea di quanto stabilito per gli
ebook. Nell'ultima versione della legge di stabilita', approvata
nella notte al Senato e ora in arrivo alla Camera, non c'e'
traccia dalla misura richiesta a gran voce dagli editori per
tentare di porre un freno all'erosione dei ricavi del settore,
dando vigore alle vendite online che sono in crescita, ma non
ancora in grado di bilanciare la caduta dei prodotti
tradizionali.
  "Bene hanno fatto Governo e Parlamento - afferma la
Federazione italiana editori giornali - a prevedere nella Legge
di stabilita' l'Iva al 4% per gli ebook, sulla base della
considerazione che un libro e' sempre un libro, sia esso di carta
o digitale.Non si capisce perche' la stessa misura non sia stata
prevista, nonostante le ripetute richieste, anche per i
giornali, che sono tali, come i libri, a prescindere dal
supporto".
  La Fieg aggiunge che "l'abbassamento dell'aliquota fiscale
non sarebbe stata un'agevolazione a favore degli editori, ma a
favore dei lettori-consumatori e sarebbe andata quindi nella
direzione dello sviluppo del settore digitale che gli editori
stanno perseguendo con ingenti investimenti". Oltre al
"disappunto per l'occasione mancata", gli editori esprimono
l'auspicio che "Governo e Parlamento, in tempi brevi, prevedano
anche per le copie digitali dei giornali e per i servizi delle
agenzie di stampa l'aliquota Iva del 4%, per superare il
discriminatorio trattamento fiscale tra carta e digitale".
  La battaglia si unisce a quelle che la Fieg da tempo porta
avanti per il riconoscimento da parte dei colossi del web, a
partire a Google, del diritto d'autore sui contenuti pubblicati
da quotidiani, settimanali e agenzie, oltre che al pagamento
delle tasse nei singoli paesi in cui operano.
  Via libera invece nella legge di stabilita' all'Iva agevolata
per gli ebook, che passa dal 22% al 4%, come per i libri
cartacei. Ora la battaglia si sposta in Europa, dove non mancano
resistenze all'approvazione di un'analoga misura. "Sara'
necessario proseguire con altrettanta determinazione per
raggiungere un significativo traguardo culturale", afferma la
deputata del Pd, Flavia Nardelli Piccoli. "Si trattera' di
convincere l'Europa della evidenza: un libro e' un libro, a
prescindere dal supporto che lo veicola", le fa eco il collega
di Forza Italia, Antonio Palmieri. (ANSA).