P.A.: MADIA, ELIMINARE BLOCCHI IN PROCEDIMENTI DISCIPLINARI - DAVOS:MENO FIDUCIA SU CRESCITA.CEO ITALIA,FISCO E' SNODO - TV: RIPARTE I TARTASSATI, PRIMO TALK SU VESSAZIONI FISCO - FISCO: CODACONS, CAOS NUOVO ISEE, DANNI PER I PIU' DEBOLI
P.A.: MADIA, ELIMINARE BLOCCHI IN PROCEDIMENTI DISCIPLINARI
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Nella pubblica amministrazione
"licenziare e' possibile" ma "noi adesso inseriamo un criterio di
delega che vuole rafforzare la normativa, in modo che non ci
siano piu' blocchi al procedimento discplinare". Cosi' il ministro
della Pa, Marianna Madia, in occasione della presentazione degli
emendamenti al ddl Pa al Senato. (ANSA).
DAVOS:MENO FIDUCIA SU CRESCITA.CEO ITALIA,FISCO E' SNODO
PWC FOTOGRAFA PESSIMISMO MONDO. MA ITALIANI PREVEDONO ASSUNZIONI
(dell'inviato Corrado Chiominto)
(ANSA) - DAVOS, 20 GEN - I top manager a sperare nella
crescita dell'economia mondiale sono sempre meno. Il mondo si e'
nuovamente inchiodato. Tra i 1.322 top manager che hanno
risposto al tradizionale sondaggio PwC, che da l'avvio alle
giornate del Wef di Davos, la percentuale degli ottimisti e'
diminuiti rispetto ad un anno fa. E' scesa dal 44% al 37%.
Peggio ancora in Italia. Tra i 50 Ceo che hanno risposto a PwC
gli ottimisti all'inizio del 2014, erano al 43%, in linea con le
aspettative dei loro colleghi. Ora invece solo il 27% crede
nella crescita.
Il World Economic Forum si prepara cosi' ad ospitare un
plotone di finanzieri e industriali che appare meno fiducioso
sulla forza della ripresa rispetto ad un anno fa. Timore che -
rileva il survey di Pwc - non riguarda tutti. In India c'e' un
62% di Ceo che prevede un maggior fatturato nei prossimo 12
mesi. Negli Usa ci si ferma al 46%. In Europa non si va oltre il
il 36% dei manager britannici, il 35% di quelli tedeschi, il 23%
di quelli francesi e il 20% degli italiani.
I top manager dell'Italia non lanciano pero' solo segnali di
preoccupazione. L'80% ritiene che il 2015 sara' migliore del
2014. E, ancora di piu', c'e' una importante inversione di
tendenza sull'occupazione e sul lavoro, che poi e' uno degli
snodi che interessa di piu' famiglie e imprese, che di piu' ha
impegnato e impegnera' la politica alla ricerca di ricette. Sara'
l'effetto Jobs Act? Impossibile dirlo, spiegano gli esperti che
hanno curato il survey. Ma il 36% dei Ceo italiani intervistati
dal PWc valuta un aumento dei numero di dipendenti per i
prossimi 12 mesi. Magari tra loro c'e' l'Ad Fca, Sergio
Marchionne, che ha annunciato assunzioni a Melfi. Ma un anno fa
la percentuale era decisamente piu' bassa, al 26%.
La ricetta che i top manager forniscono a chi governa il
Paese indica chiaramente quali sono i nodi da affrontare. L'89%
degli intervistati chiede un sistema fiscale piu' efficiente e
ritiene che sia la priorita' chiave da dare al governo. C'e' poi
il nodo dell'accesso al capitale a condizioni competitive,
indicato dal 38%. Fortissima anche la richiesta di
infrastrutture digitali: in Italia riguarda il 60% dei Ceo
interpellati, contro il 28% dei loro colleghi del resto del
mondo. Un indicatore del ritardo che il Paese ha accumulato su
questo fronte. ''I Ceo italiani - spiega Nicola Anzivino di PwC
- sanno di doversi adattare ai grandi cambiamenti della
tecnologia e dei mercati e che devono mettere la tecnologia al
centro del proprio business model per creare valore ai
clienti''.
Una chiave di lettura delle sfide da affrontare la
forniscono anche i ''timori'' dei Ceo. Nel mondo a preoccupare
e' la ''sovraregolamentazione'' (78%), seguita dalla
disponibilita' di competenze chiave (73%). Da noi invece spaventa
il 78% dei top manager la capacita' del governo di gestire
deficit e debito (79%), seguita dai rischi geopolitici (76%) e
poi da quello appare proprio l'incubo notturno dei manager
italiani: le tasse. Il 71% teme infatti l'arrivo di un nuovo
aggravio fiscale. (ANSA).
TV: RIPARTE I TARTASSATI, PRIMO TALK SU VESSAZIONI FISCO
CON FRANCESCO SPECCHIA SU RETECONOMY E TGCOM
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Al via la nuova stagione de I
Tartassati-Storie di fisco e dintorni, primo talk show dedicato
alle vessazioni, anomalie, tributi del nostro sistema fiscale
che andra' in onda ogni mercoledi' alle ore 22.00 su Reteconomy e
in contemporanea nella sezione economica del TgCom grazie a un
accordo siglato con il direttore del sito, Paolo Liguori.
Tra il serio e il faceto, in stile divulgativo, che parte
dall'omonimo film di Toto' del '59 e arriva fino alle imprese di
Giancarlo Padoan, I Tartassati, con Francesco Specchia, ha la
missione di trattare argomenti tecnici in un linguaggio
comprensibile e disincantato. I segreti della Tasi peggio di
quelli di Twin Peaks. I giorni dell'Irap. Come far aprire
partita Iva alla prostitute, ora che meretricio e contrabbando
sono entrati nel conto del Pil. I paesi dell'off shore e la
caduta epica del segreto bancario svizzero. I decathleti
dell'impresa privata tra gli ostacoli dell'Agenzia delle
Entrate. Il lato oscuro di Equitalia dal punto di vista di Cetto
Laqualunque. Il fisco secondo Matteo (Renzi). E un caso di
malagiustizia e follia tributaria al giorno.
"E' il primo esperimento italiano che, con servizi
giornalistici mirati e un talk tra specialisti delle tasse,
politici e giornalisti, punta l'attenzione sui casi di
malagiustizia tributaria italiana. Grazie a un linguaggio
comprensibile e accessibile e una formula vivace e leggera ci
aspettiamo un buon ritorno in termini di pubblico", spiega Elisa
Padoan, direttore di Reteconomy.
"In 25 minuti, con un taglio ironico e con l'aiuto di solidi
professionisti ci addentreremo nel cuore dei problemi delle
imprese, dei dipendenti pubblici, delle partite Iva - ha
aggiunto Francesco Specchia - con uno sguardo disincantato anche
sul mondo della corruzione o del malfunzionamento di Finanza e
dei giudici tributari, perfino nella selva degli enti inutili e
delle tasse assurde e occulte. Sempre dalla parte del
cittadino". La puntata di domani avra' come titolo "Il fisco col
passaporto": ospiti il giornalista economico Claudio Antonelli e
Emidio Cacciapuoti, avvocato dello studio King & Wood Mallenson,
primo studio legale di proprieta' cinese in Italia, con
l'intervento di Giuseppe La Scala e il caso del "tartassato
della settimana".(ANSA).
FISCO: CODACONS, CAOS NUOVO ISEE, DANNI PER I PIU' DEBOLI
PRIMI DISAGI PER TASSE UNIVERSITA' CHE SCADONO A FINE MESE
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - "Le nuove regole sull'ISEE, entrate
in vigore lo scorso 1 gennaio e che avrebbero dovuto garantire
sulla carta una maggiore equita' e il superamento di ostacoli e
disparita', stanno creando l'effetto contrario, con un caos
generale e danni per le categorie piu' deboli". Lo denuncia oggi
il Caf Codacons, segnalando la paralisi che si sta registrando
in tutta Italia.
La riforma dell'indicatore della situazione economica delle
famiglie "registra rallentamenti a causa di ritardi
nell'emanazione dei regolamenti attuativi. Gli enti locali hanno
avuto poco tempo per adeguarsi alla norma, e a tutto cio' si e'
aggiunto il braccio di ferro tra Caf e Inps sulla convenzione
nazionale, che ha di fatto paralizzato le attestazioni. A
rallentare ulteriormente il passaggio al nuovo Isee, il fatto
che gli istituti di credito non forniscono ad oggi alcuni dati
richiesti, come la giacenza media dell'anno che va a sostituirsi
al vecchio saldo del conto corrente".
"A fare le spese di tale situazione - denuncia l'associazione
- sono i soggetti deboli e le fasce di popolazione piu'
disagiate, che a causa dei ritardi burocratici rischiano di non
poter percepire, o di percepire con grande ritardo, le previste
agevolazioni per i servizi pubblici: dall'asilo nido alle tasse
universitarie fino al ticket sanitario e all'assistenza agli
anziani. Chi infatti in questi giorni e' tenuto a presentare il
nuovo Isee si ritrova in un labirinto da cui appare difficile
uscire".
In particolare "sul fronte universitario si stanno
registrando in questi giorni grandi disagi - segnala
l'associazione - considerato che il pagamento delle tasse per le
varie facolta' scadra' il prossimo 31 gennaio, e molte famiglie
non sono in grado di presentare il proprio Isee per ottenere i
benefici cui hanno diritto".