DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO FONDAMENTALE PER SICUREZZA,DETTERA' LINEE AMMODERNAMENTO STRUMENTO MILITARE. FISCO:MANNHEIMER RISARCISCE 6,3 MLN E VUOLE PATTEGGIARE.

venerdì 23 gennaio 2015

DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO FONDAMENTALE PER SICUREZZA

DETTERA' LINEE AMMODERNAMENTO STRUMENTO MILITARE

   (ANSA) - ROMA, 22 GEN - "Di fronte ad una situazione di

crescente instabilita' e insicurezza internazionale, vi e' oggi

per l'Italia un grande bisogno di affrontare con razionalita',

metodo e lungimiranza il problema della sicurezza e della difesa

del Paese, non limitandosi alla pur doverosa gestione degli

eventi improvvisi, ma sviluppando una strategia piu' ampia e

omnicomprensiva che coinvolga anche tutte le capacita'

esprimibili dalla nostra societa'". Lo afferma in un intervento

su Rid-Rivista italiana difesa, il ministro Roberta Pinotti,

secondo cui "a questo fine un ruolo fondamentale sara' svolto dal

Libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa".

   Sulla base del Libro Bianco, "dopo il previsto esame del

Governo, potra' essere avviato - aggiunge il ministro -

l'indispensabile processo di ammodernamento e trasformazione

dello Strumento militare per migliorarne le capacita' di

garantire la sicurezza e la difesa del Paese di fronte alle

minacce di oggi e, soprattutto, di domani". (ANSA).

    

FISCO:MANNHEIMER RISARCISCE 6,3 MLN E VUOLE PATTEGGIARE

SOLDI A AGENZIA ENTRATE,ACCORDO CON PM PER PENA 1 ANNO E 11 MESI

   (di Igor Greganti)

   (ANSA) - MILANO, 22 GEN - Si era detto "dispiaciuto" e

"pentito" gia' nei mesi scorsi, anche davanti agli inquirenti che

lo avevano interrogato, e aveva preannunciato che avrebbe

restituito "tutto quanto il dovuto". E oggi il noto sondaggista

e volto televisivo Renato Mannheimer, accusato di associazione

per delinquere finalizzata alla frode fiscale, ha fatto sapere

al gup, attraverso il suo legale, di aver versato all'Agenzia

delle Entrate piu' di 6,3 milioni di euro. Un risarcimento che

gli ha permesso di ottenere il via libera dalla Procura di

Milano ad un patteggiamento a un anno e 11 mesi di reclusione

con la sospensione condizionale della pena.

   Sull'istanza di patteggiamento, che si basa sull'accordo tra

il difensore del presidente dell'Ispo Mannheimer, l'avvocato e

professore Mario Zanchetti con il pm Adriano Scudieri, dovra' ora

esprimersi il gup Cristina Di Censo che potra' ratificarla o

respingerla, se non riterra' la pena congrua.

   La transazione del sondaggista con l'Agenzia delle Entrate e'

avvenuta attraverso una cosiddetta "definizione per adesione"

agli avvisi di accertamento contestati.

   Dal punto di vista penale, invece, lo scorso ottobre, il pm

Scudieri, dopo aver chiuso le indagini a febbraio (nell'aprile

2013 c'erano state una serie di perquisizioni), aveva chiesto il

processo per Mannheimer e altre nove persone per un presunto

sistema fraudolento che sarebbe stato messo in atto per aggirare

il Fisco attraverso l'emissione di false fatture con societa'

esistenti solo sulla carta. Una presunta frode fiscale da circa

10 milioni di euro.

   Il sondaggista, in particolare, e' accusato di associazione

per delinquere finalizzata alla frode fiscale e all'utilizzo di

false fatturazioni per operazioni inesistenti (per circa 30

milioni di euro) assieme ad altre quattro persone. Tra loro, il

commercialista Francesco Merlo (anche lui ha chiesto di

patteggiare 1 anno e 11 mesi, versando un milione di euro circa

all'Agenzia delle Entrate) e due persone, tra l'altro coinvolte

anche nel caso Finmeccanica: Carlo Gerosa (e' in fase di udienza

preliminare) e il tunisino Hedi Kamoun (ha chiesto anche lui di

patteggiare 1 anno e 11 mesi). Un altro imputato, invece, ha

chiesto di patteggiare 2 anni e 4 mesi e altri due sono a

processo con rito abbreviato, mentre i rimanenti indagati sono

in fase di udienza preliminare. Su tutte le posizioni il gup

decidera' il prossimo 18 febbraio.

   Secondo le indagini, sarebbe stato proprio Mannheimer

"l'ideatore e beneficiario dell'attivita' fraudolenta, posta in

essere attraverso il consulente e commercialista Merlo" e

tramite le cosiddette societa' "filtro" e una serie di societa'

"cartiere" tunisine. Mannheimer, come si legge nell'imputazione,

si sarebbe servito "al fine di evadere le imposte sui redditi e

sull'Iva, nelle dichiarazioni fiscali societarie per gli anni

dal 2004 al 2010" di fatture "per operazioni inesistenti". Il

presidente dell'Ispo, inoltre, avrebbe trasferito "il provento

dell'evasione alle societa' 'cartiere' tunisine per poi veicolare

l'illecito profitto su conti a lui riconducibili radicati in

Svizzera, in Antigua e Lussemburgo".(ANSA).


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