DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO FONDAMENTALE PER SICUREZZA,DETTERA' LINEE AMMODERNAMENTO STRUMENTO MILITARE. FISCO:MANNHEIMER RISARCISCE 6,3 MLN E VUOLE PATTEGGIARE.
DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO FONDAMENTALE PER SICUREZZA
DETTERA' LINEE AMMODERNAMENTO STRUMENTO MILITARE
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - "Di fronte ad una situazione di
crescente instabilita' e insicurezza internazionale, vi e' oggi
per l'Italia un grande bisogno di affrontare con razionalita',
metodo e lungimiranza il problema della sicurezza e della difesa
del Paese, non limitandosi alla pur doverosa gestione degli
eventi improvvisi, ma sviluppando una strategia piu' ampia e
omnicomprensiva che coinvolga anche tutte le capacita'
esprimibili dalla nostra societa'". Lo afferma in un intervento
su Rid-Rivista italiana difesa, il ministro Roberta Pinotti,
secondo cui "a questo fine un ruolo fondamentale sara' svolto dal
Libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa".
Sulla base del Libro Bianco, "dopo il previsto esame del
Governo, potra' essere avviato - aggiunge il ministro -
l'indispensabile processo di ammodernamento e trasformazione
dello Strumento militare per migliorarne le capacita' di
garantire la sicurezza e la difesa del Paese di fronte alle
minacce di oggi e, soprattutto, di domani". (ANSA).
FISCO:MANNHEIMER RISARCISCE 6,3 MLN E VUOLE PATTEGGIARE
SOLDI A AGENZIA ENTRATE,ACCORDO CON PM PER PENA 1 ANNO E 11 MESI
(di Igor Greganti)
(ANSA) - MILANO, 22 GEN - Si era detto "dispiaciuto" e
"pentito" gia' nei mesi scorsi, anche davanti agli inquirenti che
lo avevano interrogato, e aveva preannunciato che avrebbe
restituito "tutto quanto il dovuto". E oggi il noto sondaggista
e volto televisivo Renato Mannheimer, accusato di associazione
per delinquere finalizzata alla frode fiscale, ha fatto sapere
al gup, attraverso il suo legale, di aver versato all'Agenzia
delle Entrate piu' di 6,3 milioni di euro. Un risarcimento che
gli ha permesso di ottenere il via libera dalla Procura di
Milano ad un patteggiamento a un anno e 11 mesi di reclusione
con la sospensione condizionale della pena.
Sull'istanza di patteggiamento, che si basa sull'accordo tra
il difensore del presidente dell'Ispo Mannheimer, l'avvocato e
professore Mario Zanchetti con il pm Adriano Scudieri, dovra' ora
esprimersi il gup Cristina Di Censo che potra' ratificarla o
respingerla, se non riterra' la pena congrua.
La transazione del sondaggista con l'Agenzia delle Entrate e'
avvenuta attraverso una cosiddetta "definizione per adesione"
agli avvisi di accertamento contestati.
Dal punto di vista penale, invece, lo scorso ottobre, il pm
Scudieri, dopo aver chiuso le indagini a febbraio (nell'aprile
2013 c'erano state una serie di perquisizioni), aveva chiesto il
processo per Mannheimer e altre nove persone per un presunto
sistema fraudolento che sarebbe stato messo in atto per aggirare
il Fisco attraverso l'emissione di false fatture con societa'
esistenti solo sulla carta. Una presunta frode fiscale da circa
10 milioni di euro.
Il sondaggista, in particolare, e' accusato di associazione
per delinquere finalizzata alla frode fiscale e all'utilizzo di
false fatturazioni per operazioni inesistenti (per circa 30
milioni di euro) assieme ad altre quattro persone. Tra loro, il
commercialista Francesco Merlo (anche lui ha chiesto di
patteggiare 1 anno e 11 mesi, versando un milione di euro circa
all'Agenzia delle Entrate) e due persone, tra l'altro coinvolte
anche nel caso Finmeccanica: Carlo Gerosa (e' in fase di udienza
preliminare) e il tunisino Hedi Kamoun (ha chiesto anche lui di
patteggiare 1 anno e 11 mesi). Un altro imputato, invece, ha
chiesto di patteggiare 2 anni e 4 mesi e altri due sono a
processo con rito abbreviato, mentre i rimanenti indagati sono
in fase di udienza preliminare. Su tutte le posizioni il gup
decidera' il prossimo 18 febbraio.
Secondo le indagini, sarebbe stato proprio Mannheimer
"l'ideatore e beneficiario dell'attivita' fraudolenta, posta in
essere attraverso il consulente e commercialista Merlo" e
tramite le cosiddette societa' "filtro" e una serie di societa'
"cartiere" tunisine. Mannheimer, come si legge nell'imputazione,
si sarebbe servito "al fine di evadere le imposte sui redditi e
sull'Iva, nelle dichiarazioni fiscali societarie per gli anni
dal 2004 al 2010" di fatture "per operazioni inesistenti". Il
presidente dell'Ispo, inoltre, avrebbe trasferito "il provento
dell'evasione alle societa' 'cartiere' tunisine per poi veicolare
l'illecito profitto su conti a lui riconducibili radicati in
Svizzera, in Antigua e Lussemburgo".(ANSA).