TAV: 47 CONDANNE A MAXIPROCESSO TORINO, 6 ASSOLUZIONI. PROVVISIONALI PER 150 MILA EURO A PARTI CIVILI. SAP, RICONOSCIMENTO PROVVISIONALE E' VITTORIA STORICA - FISCO:CORSA CONTRO TEMPO PER DELEGA, ANCHE NODO CATASTO - FIORAIO EVADE 2,6 MILIONI
TAV: 47 CONDANNE A MAXIPROCESSO TORINO, 6 ASSOLUZIONI
PER DIFESA SONO SPROPOSITATE,TENSIONI IN SERATA IN VALLE DI SUSA
(di Mauro Barletta)
(ANSA) - TORINO, 27 GEN - Quarantasette condanne, sei
assoluzioni, quasi centocinquanta anni di carcere. Con il popolo
No Tav che prima si sgola nell'aula bunker delle Vallette
urlando "vergogna" e cantando "Bella Ciao". Si e' chiuso cosi',
oggi a Torino, il maxi processo per i tumulti divampati in Valle
di Susa nell'estate del 2011.
Due le giornate al vaglio dei giudici: quella del 27 giugno,
quando le forze dell'ordine, facendosi strada tra una fitta
sassaiola, sgomberarono con le ruspe e i lacrimogeni il vasto
presidio allestito dai No Tav nella zona dove oggi sorge il
cantiere di Chiomonte; quella del 3 luglio quando, durante una
manifestazione con decine di migliaia di partecipanti, i No Tav
scatenarono il primo degli assalti alle recinzioni.
La protesta dei No Tav non si e' fatta attendere. Nel giro di
pochi minuti e' stato bloccato il vicino accesso alla tangenziale
di Torino. In serata, blocco della statale 24 dell'autostrada
del Frejus in Valle di Susa all'altezza di Bussoleno: tensioni
con le forze dell'ordine, tre fermi.
"La sentenza e' una vendetta di Stato", tuona il sito
Notav.info, la voce ufficiosa degli attivisti. "E' l'estremo
tentativo di fare fuori il movimento No Tav", rincara il leader
storico Alberto Perino, "ma non ci riusciranno". "Si e'
ristabilito il primato della legalita' e pure del buon senso -
commenta invece il ministro dei trasporti Maurizio Lupi - perche'
ferire oltre 180 persone tra poliziotti, carabinieri e militari
della Guardia di finanza non e' una normale manifestazione di
dissenso, e' un crimine". La decisione del tribunale, per il
ministro, "fa giustizia anche di tante coperture politiche e
intellettuali di quella violenza, che hanno cercato e cercano di
nobilitarla con assurdi richiami alla Resistenza". E il pensiero
corre allo scrittore Erri De Luca, che proprio domani, a Torino,
verra' processato con l'accusa di istigazione a delinquere per
avere parlato in difesa dei sabotaggi al cantiere del Tav.
Per gli attivisti il conto e' salato. Le pene spaziano da un
paio di modeste multe a 250 euro ai quattro anni e sei mesi
inflitti a due imputati: uno di loro e' il settantenne Paolo
Maurizio Ferrari, ex irriducibile delle Brigate Rosse che dopo
una detenzione lunga trent'anni ha trovato, una volta libero,
l'energia per salire in Valle di Susa e partecipare alle
manifestazioni No Tav. Nel mezzo, tante condanne a piu' di tre
anni di reclusione. E poi ci sono i soldi. Oltre 150 mila euro
fra indennizzi e acconti (le cosiddette "provvisionali") alle
parti civili: i Ministeri dell'Interno (record con oltre 50 mila
euro), della Difesa e dell'Economia, i sindacati di polizia,
oltre centocinquanta agenti, la societa' Ltf che si occupa della
Torino-Lione. "Pene spropositate e condanne assurde in totale
assenza di prove", dice uno dei difensori, l'avvocato Gianluca
Vitale, mentre il collega Stefano Bertone annuncia ricorsi su
ricorsi "fino alla Corte europea per i diritti dell'uomo" perche'
"non permettere agli imputati di presentare gli indizi a
discarico equivale a impedire loro di difendersi". Opposta la
lettura dell'avvocato Anna Ronfani, parte civile per Ltf: "Il
dispositivo della sentenza, tanto lungo e articolato che per
leggerlo i giudici hanno impiegato un'ora, dimostra come le
singole posizioni siano state vagliate con grande accuratezza.
Non sono state condannate le idee, sono stati condannati i
comportamenti illeciti". (ANSA).
TAV: PROVVISIONALI PER 150 MILA EURO A PARTI CIVILI
(ANSA) - TORINO, 27 GEN - Provvisionali per circa 150 mila
euro sono state accordate dalla Corte in favore delle parti
civili del processo a carico degli attivisti No Tav. Poco meno
della meta' andra' al Ministero dell'Interno, mentre somme sono
state accordate anche ai Ministeri della Difesa e dell'Economia.
Tra le parti civili per cui sono state disposte provvisionali ci
sono anche la societa' Ltf, i sindacati di Polizia e alcuni
agenti rimasti feriti nel corso degli scontri.(ANSA).
TAV: SAP, RICONOSCIMENTO PROVVISIONALE E' VITTORIA STORICA
(ANSA) - TORINO, 27 GEN - Per il sindacato di polizia Sap le
condanne al maxiprocesso agli attivisti No Tav "confermano
quello che abbiamo sempre detto e sostenuto: la Val di Susa da
anni e' diventata un parco gioco per facinorosi e devastatori,
gente che purtroppo non conosce il rispetto dei principi di
legalita' e di democrazia, personaggi che 'sporcano' anche la
causa No Tav".
Il Sap, ammesso come parte civile, "ha ottenuto - afferma il
segretario generale Gianni Tonelli - una vittoria storica col
riconoscimento di una provvisionale. Ringrazio la magistratura e
in particolare la Procura di Torino per l'instancabile lavoro
portato avanti". (ANSA).
FISCO:CORSA CONTRO TEMPO PER DELEGA, ANCHE NODO CATASTO
VA COORDINATO CON LOCAL TAX.ATTESI NUOVI TESTI,SI VALUTA PROROGA
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Non solo il pasticcio del 3% da
risolvere. C'e' anche quello dei minimi Iva, definito un autogol
dallo stesso premier Renzi, cosi' come il completamento della
riforma del catasto, che andrebbe coordinata con la revisione
del prelievo locale sugli immobili (la nuova local tax che
dovrebbe arrivare dal 2016) per garantire che non ci sia un
aumento delle tasse, come recita la delega fiscale. Tutti
capitoli spinosi che il governo dovrebbe affrontare entro la
fine di marzo, quando scade il termine per l'esercizio della
delega che punta a ridisegnare il fisco italiano, in una vera e
propria corsa contro il tempo.
Il 'cuore' della delega, un pacchetto di 6-7 decreti - che
vanno dalla fatturazione elettronica, al ruling internazionale,
ai vari regimi Iva, abuso di diritto, cooperative compliance,
interpello, e appunto catasto e sanzioni - dovrebbe arrivare,
come piu' volte annunciato, il 20 febbraio, una volta chiusa la
partita per l'elezione del nuovo Capo dello Stato. Ma a quel
punto, fanno notare parlamentari non solo delle opposizioni,
resterebbero appena 5 settimane per convertirli definitivamente.
Senza contare che sono ancora da definire i temi delicati delle
nuove regole per accertamento, riscossione e contenzioso (in
arrivo probabilmente all'inizio di marzo), cosi' come il decreto
sul riordino dei giochi, che potrebbe seguire un percorso a se'
(ed essere forse presentato prima del 20).
Un "grappolo" di testi, come lo definisce il democratico
Marco Causi, che in ogni caso sarebbe meglio vedere, almeno in
via informale, prima di chiedere eventualmente una proroga della
scadenza, in modo da garantirle una "agibilita' serena", vista la
diffidenza che ormai circola in Parlamento dopo il tentato blitz
della vigilia di Natale. Lo stesso Causi, intanto, ha presentato
una proposta di legge per spostare di 8 mesi la dead line, che,
se si trovasse un accordo, potrebbe essere approvata
velocemente, consentendo poi al Parlamento di lavorare con piu'
calma sull'intero pacchetto. Di certo "non possiamo permetterci
di non farcela", osserva il capogruppo del Pd in commissione
Finanze della Camera, visto che il faro Ue per promuovere o
bocciare i conti italiani e' puntato anche sulla riforma del
fisco. Il governo, assicura il viceministro dell'Economia Luigi
Casero, non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro, e,
anzi, vuole procedere "rapidamente" e rispettando i paletti
"precisi" fissati dalla delega, a partire appunto
dall'invarianza di gettito. Certo, un problema di tempi si pone,
ammette lo stesso Casero, chiedendo ancora qualche giorno di
riflessione per valutare quale sia il percorso che puo' trovare
massima condivisione. Per questo si rispolvera il metodo della
consultazione preventiva del Parlamento sui nuovi decreti, lo
stesso utilizzato per i primi sul 730 precompilato e sullo
stesso catasto. La 'bicameralina' informale (con componenti
delle commissioni Finanze di Camera e Senato) dovrebbe tornare a
riunirsi gia' la prossima settimana per iniziare a esaminare le
prime bozze e soprattutto valutare, appunto, il timing giusto
per centrare l'obiettivo di portare a casa l'intera riforma.
(ANSA).
FIORAIO EVADE 2,6 MILIONI, SCOPERTO DALLA FINANZA A RIMINI
PER IL FISCO IL COMMERCIANTE RISULTA 'FANTASMA' NEL 2009 E 2010
(di Anna De Martino)
(ANSA) - RIMINI, 27 GEN - "Sempre in regola, in Romagna mi
trovo benissimo, sono stato accolto veramente bene. Qui se hai
voglia di lavorare e sei disposto ad arrangiarti, non trovi chi
ti da' fastidio", diceva in un'intervista nel 2011 ad un giornale
locale il fioraio di Novafeltria, evasore totale, che avrebbe
sottratto alle casse dello Stato oltre 2.660.000 euro di ricavi
e 266.000 euro di Iva.
Il commerciante 'fantasma' per il Fisco, che ha iniziato il
business come ambulante a bordo di un'Ape Piaggio, e' stato
scoperto dalla Guardia di Finanza di Rimini, che ha eseguito
anche il sequestro di conti correnti ed automezzi per un valore
complessivo di 266.428,85 euro. Il fioraio (A.A., nato a Napoli,
ancora residente a San Cipriano d'Aversa, 36 anni), quattro anni
fa ha aperto un esercizio commerciale a Novafeltria dopo essere
stato un ambulante per 10 anni vendendo fiori e piante
utilizzando un'Ape Piaggio tra Rimini e la provincia di
Forli'-Cesena. Nel 2011 apre a Novafeltria, pur mantenendo
formalmente la sede legale nel comune del Casertano. L'uomo -
finito nel mirino delle Fiamme Gialle romagnole - e' risultato
gia' indagato, insieme ad altre 40 persone, per traffico
internazionale di stupefacenti dalla Procura di Napoli.
I finanziari riminesi da tempo tenevano sotto controllo il
commerciante, piu' volte multato per mancata emissione di
scontrini fiscali. E' anche emerso che il 36enne per gli anni
d'imposta 2009 e 2010 non aveva presentato le dichiarazioni dei
redditi, risultando pertanto evasore "totale". Dalla verifica
fiscale della Gdf, durata oltre un anno, e' venuto alla luce come
per gli anni in cui il commerciante non pagava le tasse avesse
acquistato in Portogallo e Olanda l'astronomica cifra di un
milione e 700mila euro di fiori, regolarmente pagati e con
fattura emessa dalle ditte straniere. Sulla base di questi
acquisti all'estero e la ricostruzione delle vendite effettuate
in Italia i militari della Compagnia di Rimini hanno scoperto
un'evasione di 2.664.000 euro di ricavi e di 266.000 di Iva.
Il fioraio, che si trova ora ai domiciliari a Novafeltria su
ordine del Gip del Tribunale di Napoli perche' coinvolto in
un'indagine del Goa del Nucleo di Polizia Tributaria della
Guardia di Finanza di Napoli in materia di stupefacenti, e' stato
anche denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli Nord
(competente sulla sede legale) per omessa dichiarazione dei
redditi e occultamento di documenti contabili. Per la parte
relativa alle imposte dirette le Fiamme Gialle di Rimini hanno
effettuato una segnalazione all'Agenzia delle Entrate di Napoli,
competente per l'accertamento e la quantificazione delle imposte
evase. Il Tribunale di Napoli Nord ha gia' emesso il decreto di
sequestro preventivo sequestrando tutti i conti correnti
intestati al soggetto, un Fiat Ducato, tre Ape Piaggio e una
Vespa.