SAPAF, NO A CORPO FORESTALE SOTTO CARABINIERI - POSSESSO NOTIZIE SICUREZZA STATO, CONDANNATO PIO POMPA - FISCO: IN 2 ANNI SCOVATI 2,1 MLD DA SOSTITUTI IMPOSTA. 15MILA ACCERTAMENTI 2013-2014. GIA' IN CASSA QUASI MEZZO MILIARDO
SICUREZZA: SAPAF, NO A CORPO FORESTALE SOTTO CARABINIERI
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Un "netto, totale e assoluto no a
qualsiasi progetto di militarizzazione della polizia ambientale,
con un appello forte all'attuale dirigenza del Corpo forestale
affinche' si schieri a difesa delle donne e degli uomini che ogni
giorno garantiscono la sicurezza ambientale e agroalimentare nel
nostro Paese" e' stato deliberato all'unanimita' stamattina a Roma
dal consiglio nazionale del Sapaf, sindacato del Cfs.
"La paventata ipotesi di un assorbimento da parte dei
carabinieri - ha ribadito il segretario Marco Moroni - e'
inaccettabile. Non si tratta di una posizione corporativa, ma di
un dato di fato, perche' noi abbiamo uno status civile e tale
deve rimanere, come avviene in qualsiasi altra parte del mondo
per quel che riguarda la polizia ambientale e agroalimentare.
Per altro, la maggior parte dei forestali e' contraria ad un
eventuale passaggio sotto l'Arma dei carabinieri in qualsiasi
forma". (ANSA).
POSSESSO NOTIZIE SICUREZZA STATO, CONDANNATO PIO POMPA
EX FUNZIONARIO SISMI ASSOLTO INVECE DA ACCUSA PROCACCIAMENTO
(ANSA) - PERUGIA, 2 LUG - Condannato ad un anno di reclusione
(pena sospesa) dalla Corte d'assise di Perugia l'ex funzionario
del Sismi Pio Pompa, accusato di possesso ingiustificato di
documenti contenenti notizie concernenti la sicurezza dello
Stato. E' stato invece assolto dal reato di procacciamento di
notizie coperte da segreto di Stato.
Nel 2007 l'ex funzionario venne trovato in possesso di 10
mila file contenuti in cd, dvd e hard disk con - ha spiegato il
pm Massimo Casucci - dossier su giornalisti e magistrati,
insieme a documenti relativi ad attentati e altro su Iraq,
Afghanistan e Nigergate. Quando avvenne la perquisizione, pero',
Pompa non faceva piu' parte del servizio segreto e dunque -
secondo l'accusa - non poteva detenere quei file.
Per pompa era stata chiesta dal pubblico ministero una
condanna a quattro anni e mezzo di reclusione.
Un'imputazione ritenuta "sproporzionata rispetto ai fatti"
dal suo difensore, l'avvocato Nicola Madia. "Nel 99,9 per cento
dei casi - ha sostenuto il legale nell'arringa - si trattava di
articoli di giornale e altre informazioni tratte da fonti
aperte. Termini altisonanti ed evocanti scenari sinistri, come
dossieraggio e monitoraggio, hanno inoculato in questo
procedimento il germe patogeno di immaginifiche Spectre che
aleggiavano sul nostro Paese. Se per monitoraggio, pedinamento
ed osservazione si intende collezionare articoli di giornale,
notizie e informazioni accessibili a tutti su personaggi che, a
torto o a ragione, sono di interesse del soggetto che opera la
ricerca, tutti noi quotidianamente - ha concluso l'avvocato
Madia - svolgiamo questo tipo di attivita'". (ANSA).
POSSESSO NOTIZIE SICUREZZA STATO, CONDANNATO PIO POMPA (2)
(ANSA) - PERUGIA, 2 LUG - "Pio Pompa e' stato riconosciuto
estraneo dal reato gravissimo di procacciamento di notizie
coperte da segreto di Stato e siamo soddisfatti" ha quindi
commentato dopo la sentenza l'avvocato Madia. "La questione
relativa alla condanna ad appena un anno di reclusione per un
reato minore, a mio avviso gia' prescritto - ha aggiunto -, il
legale - sara' risolta in appello". (ANSA).
FISCO: IN 2 ANNI SCOVATI 2,1 MLD DA SOSTITUTI IMPOSTA
15MILA ACCERTAMENTI 2013-2014. GIA' IN CASSA QUASI MEZZO MILIARDO
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Oltre due miliardi. E' l'evasione
'scovata' dall'Agenzia delle Entrate attraverso 15mila controlli
sulle dichiarazioni dei sostituti di imposta, cioe' i datori di
lavoro, in soli due anni, 2013 e 2014. E in cassa, grazie a
oltre 4.200 accertamenti gestiti senza arrivare in tribunale, e'
gia' entrato quasi mezzo miliardo, 490 milioni, sui 530 milioni
di maggiore imposta gia' definita.
Dei datori di lavoro 'pescati' in fallo, hanno fatto ricorso
in 2.400, ha spiegato il sottosegretario all'Economia Enrico
Zanetti rispondendo a una interrogazione del grillino Girolamo
Pisano in commissione Finanza della Camera.
Parte dell'evasione, ha precisato il Mef, e' da imputare ai
dati indicati all'interno del modello 770, quello che certifica
le ritenute. Al 2012, ha ricordato Zanetti, nei 770 presentati
dai sostituti di imposta il numero di posizioni indicate nel
quadro AU (lavoro autonomo, provvigioni, redditi diversi) era di
circa 4 milioni di contribuenti (4,226 milioni). Sulla base di
criteri che hanno individuato le dichiarazioni a maggior rischio
fiscale, su quelle del 2011 (per l'anno d'imposta 2011) e' stato
controllato il 5,56% delle posizioni (oltre 316mila) e di queste
in quasi 60mila il modello 770 non corrispondeva alle ritenute
non da lavoro dipendente dichiarate. Su 20mila di queste si sono
recuperati circa 48,5 milioni (non solo di ritenute, ma anche di
deduzioni, detrazioni e crediti di imposta indebitamente
fruiti). (ANSA).