SOLDI PER INSABBIARE INDAGINE, FINANZIERE BARESE SI DIFENDE CARCERI:ARRESTATO ASSISTENTE POLIZIA PEN. SICUREZZA: POLIZIA E CARABINIERI SU NUOVE SEAT LEON SICUREZZA: CDM, OK BANCA DATI DNA - P.A: INCARICHI A PENSIONATI ANCHE OLTRE IL TETTO DI UN ANNO
Soldi per insabbiare indagine, finanziere barese si difende
Al gip, 'sempre rifiutato soldi da marito consigliere comunale'
(ANSA) - BARI, 03 LUG - "Mi aspettava sotto casa per avere
informazioni sull'indagine in cui era coinvolta la moglie,
offrendomi qualsiasi somma di denaro, ma io ho sempre
rifiutato". In piu' di tre ore di interrogatorio dinanzi al gip
del Tribunale di Bari Gianluca Anglana, il maresciallo della
guardia di finanza Gerardo Leone ha chiarito la propria
posizione contestando le accuse che due giorni fa lo hanno
portato ai domiciliari per i reati di tentata concussione e
rivelazione di segreti d'ufficio. Leone e' infatti accusato di
aver offerto 40mila euro ad Alessandro Cataldo, marito di Anita
Maurodinoia, consigliere comunale di Bari e della Citta'
Metropolinata, per "insabbiare" un'inchiesta sulla Provincia.
"Il militare ha spiegato in modo convincente come sono
realmente sono andati i fatti - ha dichiarato al termine
dell'interrogatorio il difensore, Antonio La Scala - fornendo,
rispetto all'ipotesi accusatoria una prospettazione un pochino
diversa. Ci si augura che l'approfondimento della Procura sugli
spunti investigativi forniti avvenga in tempi rapidi".
Leone ha spiegato che da gennaio 2015 ad oggi sarebbero stati
centinaia in colloqui con Cataldo e in ogni occasione sarebbe
stato il marito del consigliere a cercare il militare chiedendo
conferma delle informazioni sull'indagine in corso a carico
della moglie. L'indagato ha riferito al giudice e al pm Claudio
Pinto di "veri e propri appostamenti". E sarebbe stata la
presunta vittima a offrire denaro al finanziere il quale, ha
spiegato nell'interrogatorio, avrebbe tentato in tutti i modi di
liberarsene fino alla richiesta "provocatoria" dei 40mila euro
da consegnare ad un suo superiore, il cui coinvolgimento il
maresciallo ha chiarito di aver millantato.
Questa mattina il difensore di Anita Maurodinoia, Gianni
Signorile, ha depositato in Procura istanza formale per ottenere
informazioni sul procedimento penale nei confronti della sua
assistita. (ANSA).
Carceri:arrestato assistente polizia penitenziaria a Firenze
Lo riferisce l'Osapp, trovati telefoni cellulari non consentiti
(ANSA) - FIRENZE, 3 LUG - Un assistente capo di polizia
penitenziaria del carcere fiorentino di Sollicciano e' stato
arrestato dopo il ritrovamento di due telefoni cellulari nella
sezione penale. A riferirlo Leo Beneduci, segretario generale
dell'Osapp, l'Organizzazione sindacale autonoma polizia
penitenziaria. "Quest'oggi - afferma Beneduci in una nota - nel
corso di una operazione condotta dalla polizia penitenziaria
nella sezione penale del carcere di Firenze Sollicciano e
rivolta all'individuazione di sostanze e oggetti non consentiti,
oltre al rinvenimento di due telefoni cellulari perfettamente
funzionanti, si e' provveduto all'arresto di un assistente capo
di polizia penitenziaria di 50 anni probabile responsabile dell'
introduzione all'interno del carcere dei due apparecchi
telefonici".
"Anche quest'ultimo episodio di grave infedelta' da parte di
un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, unitamente
alle frequentissime aggressioni, agli incendi nelle celle e ai
suicidi e' frutto - scrive il sindacato in una nota - del clima
di pesante abbandono istituzionale e di pessima organizzazione
che contraddistingue la gestione del carcere fiorentino e che
individua la principale responsabilita' nel direttore del
carcere, anche oggi assente unitamente al comandante e nel
provveditore regionale". (ANSA).
Sicurezza: polizia e carabinieri salgono su nuove Seat Leon
Consegnate a Verona prime Tdi 150 cv nuova flotta Forze Ordine
(ANSA) - VERONA, 3 LUG - Sono state consegnate a Verona le
prime Seat Leon sulle quali viaggeranno la Polizia di Stato e
l'Arma dei Carabinieri.
La citta' dell'Arena, dove ha sede la casa automobilistica
spagnola in Italia, e' lo scenario scelto, con una cerimonia
nella centralissima piazza Bra, per l'ingresso della Leon nella
flotta delle Forze dell'ordine. Seat si e' aggiudicata la gara
d'appalto per la fornitura di Volanti e Radiomobili; cosi' per la
prima volta Polizia e Carabinieri avranno in dotazione la stessa
vettura con motore 2.0 TDI 150 CV. La marca spagnola, importata
da Volkswagen Group Italia, inizialmente consegnera' 206 auto:
100 destinate alla Polizia di Stato e 106 all'Arma dei
Carabinieri, con la possibilita' di una fornitura totale fino a
quattromila unita' nel corso dei prossimi tre anni. Finora sono
gia' stati raccolti 925 ordini, di cui 475 "pantere" e 450
"gazzelle" che oltre a sfoggiare la nuova livrea con diverse
modifiche grafiche, sono state preparate ed equipaggiate con
particolari dotazioni per rispondere alle esigenze delle Forze
dell'ordine.
"Siamo onorati per la fiducia riposta dalle Forze dell'ordine
italiane sia in Seat, sia nella nostra Leon" ha detto Jrgen
Stackmann, presidente di Seat. "Siamo orgogliosi - ha aggiunto "
di poter contribuire alla pubblica sicurezza grazie a una
vettura affidabile, sicura e di grande qualita'". "Metodo tedesco
e cuore italiano - ha sottolineato Massimo Nordio, ad di
Volkswagen Group Italia - questo e' il nostro gruppo, attivo da
oltre 60 anni. Siamo un'azienda fatta di italiani e con le
nostre attivita' e il nostro dinamismo contribuiamo fattivamente
all'economia e alla prosperita' del paese". "Questo accordo - ha
concluso - rende ancora piu' forte il legame con il territorio e
la sua gente". (ANSA).
Sicurezza:Cdm, ok Banca dati Dna, "ma non e' Grande Fratello"
Renzi,"piu' innovativa al mondo";lotta a terrorismo e clandestini
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - L'Italia avra' una Banca Dati del Dna.
Il suo regolamento e' stato approvato in via preliminare oggi dal
Consiglio dei ministri. Ad annunciarlo su Fb il premier Matteo
Renzi sottolineando che le norme "sono tra le piu' innovative al
mondo". Per il ministro della giustizia Andrea Orlando
"magistrati e forze dell'ordine hanno nuovi strumenti nella
lotta al crimine #giustizia".
Con questo provvedimento (dovra' poi essere adottato con
Decreto del Presidente della Repubblica) - in attuazione del
Trattato di Prum - si istituisce una Banca dati presso il
Viminale a cui si affianca il laboratorio centrale del Dna
presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del
Ministero della Giustizia, ubicato a Rebibbia.
Gli obiettivi che l'adozione del regolamento consente -
precisano dal ministero della giustizia - sono molteplici: la
garanzia delle necessarie tutele di privacy e anonimato, la
maggiore certezza dei riscontri, la tempestivita' delle
verifiche, il coordinamento di questi aspetti delle attivita'
investigative. Per individuare i responsabili di azioni
criminali e fermarli, ma anche per escludere chi non e'
coinvolto. "Non sara' un Grande Fratello genetico - assicurano -
ma uno strumento fondamentale in tema di innovazione, sicurezza
e anche risparmio". Ed ancora, sul versante internazionale,
aiutera' a rafforzare la cooperazione tra Stati sul fronte delle
prevenzione e repressione del terrorismo e dell'immigrazione
clandestina. Mentre sul versante interno, contribuira' alla
soluzione di casi giudiziari complessi, al ritrovamento di
persone scomparse, all'identificazione di persone decedute
rimaste non identificate.
Importanti indagini note alla cronaca non avrebbero avuto
esito positivo senza il fondamentale strumento delle indagini
sul Dna (basti pensare al caso di Elisa Claps e al ruolo
centrale dell'investigazione genetica nel caso di Yara
Gambirasio il cui processo all'unico indagato, Massimo Bossetti,
e' cominciato proprio oggi).
Con questo provvedimento inoltre potranno essere riaperti
casi irrisolti e potranno essere condotte in modo piu' efficace
le investigazioni dei reati a sfondo sessuale. Si ritiene
inoltre che vista la semplificazione nelle indagini si potra'
avere una riduzione di sprechi e di costi.
Il Dna potra' essere raccolto da autori o presunti autori di
reati non colposi, condannati in via definitiva, arrestati in
flagranza di reato o sottoposti a fermo, sottoposti a custodia
cautelare in carcere o agli arresti domiciliari. Ma sara'
possibile anche catalogare materiale genetico di persone
scomparse, decedute non identificate o non identificabili.
Sono fissati termini massimi per la cancellazione del profilo
del Dna e di distruzione del relativo campione biologico:
massimo 40 anni per il primo, 20 per il secondo.
Per la tutela della privacy il provvedimento - proposto dai
ministri della giustizia, dell'interno, della salute e del
lavoro - ha acquisito i pareri del Garante. Per la gestione del
Laboratorio della banca dati Dna sono stati previsti specifici
ruoli tecnici all'interno dell'Amministrazione penitenziaria.
Per questi ruoli tecnici (come periti e biologi) sono gia' stati
espletati i concorsi, per un totale di 29 unita' di personale.
In materia l'Italia ha recepito nel 2009 il Trattato di Prum,
accordo firmato dai principali Paesi europei per la cooperazione
nel contrasto della criminalita', del terrorismo e dell'
immigrazione illegale, che prevede appunto anche l'istituzione
della banca dati del Dna. (ANSA).
P.a: incarichi a pensionati anche oltre tetto di un anno
Allargate maglie per posizioni non di vertice. Ma sempre gratis
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - Si allargano le maglie per il
conferimento di incarichi pubblici a pensionati. Salta infatti -
secondo quanto si apprende - il tetto di un anno come limite
massimo, purche' non si tratti di posizioni direttive o
dirigenziali, per cui resta il vicolo di 12 mesi. Rimane invece
ferma per tutti la condizione 'costo zero' (gli incarichi devono
essere gratuiti). Cosi' un emendamento al ddl P.A, approvato ieri
in commissione Affari Costituzionali alla Camera.(ANSA).
L'allentamento quindi riguarda tutti
gli incarichi di vario titolo, da quelli in organi di governo
alle collaborazioni, ma non i ruoli di vertice, gestionali, per
cui si intende perseguire il ringiovanimento. La modifica, con
firmatari i deputati Pd Emanuele Fiano e Andrea Giorgis, va
quindi a ritoccare il dl Madia, divenuto legge la scorso estate.
Provvedimento, a cui ha fatto anche seguito una circolare
applicativa del ministero della P.A, che ha ridotto al lumicino
le possibilita' di rimanere nella Pubblica Amministrazione dopo
la pensione. Ora gli spazi si riallargano un po', ma non cambia
il parametro della gratuita'.(ANSA).