GDF: GENERALE ADINOLFI NUOVO COMANDANTE IN SECONDA - SPRINT RIFORMA P.A,NODI ACI-MOTORIZZAZIONE E FORESTALE. POSSIBILE FUSIONE CON CARABINIERI

martedì 07 luglio 2015

GDF: GENERALE ADINOLFI NUOVO COMANDANTE IN SECONDA

   (ANSA) - ROMA, 6 LUG - Il generale di corpo d'armata Michele

Adinolfi e' il nuovo comandante in seconda della Guardia di

Finanza. Adinolfi prende il posto del generale Pasquale Debidda,

che lascia il servizio.

   La cerimonia d'insediamento si e' svolta questa mattina nella

sede del comando generale a Roma alla presenza del comandante

generale della Gdf Saverio Capolupo e di diversi ufficiali. Nel

suo discorso, Capolupo ha ringraziato a nome suo e di tutta la

Gdf il generale Debidda ed ha rivolto al nuovo comandante in

seconda un augurio di buon lavoro. Nel corso della sua carriera,

Adinolfi ha ricoperto incarichi operativi e di Stato Maggiore di

primissimo piano in tutti i settori che caratterizzano

l'attivita' della Gdf e da generale di Corpo d'Armata e' stato

Comandante Interregionale dell'Italia Centro-Settentrionale a

Firenze e Comandante Aeronavale Centrale a Roma.

   Il nome di Adinolfi e' emerso nell'inchiesta della procura di

Napoli sulla P4 ma le accuse nei suoi confronti sono state

archiviate dal gip di Roma un anno fa. Il nome del generale e'

poi ricomparso nell'inchiesta sulle presunte tangenti pagate

dalla cooperativa Cpl Concordia ma nei suoi confronti la procura

ha chiesto l'archiviazione.(ANSA).

 

SPRINT RIFORMA P.A,NODI ACI-MOTORIZZAZIONE E FORESTALE
POSSIBILE FUSIONE CON CARABINIERI. PASSI AVANTI ANAGRAFE UNICA
   (ANSA) - ROMA, 6 LUG - Giorni cruciali per la riforma della
Pubblica Amministrazione, allo sprint finale in commissione
Affari Costituzionali alla Camera. In settimana saranno
affrontate le ultime, e piu' delicate, questioni rimaste sul
tavolo: dall'accorpamento della Guardia Forestale, con i
Carabinieri che potrebbero essere una destinazione possibile,
alla fusione tra il Pubblico registro automobilistico, retto
dall'Aci, e la Motorizzazione. Potrebbero arrivare novita' anche
sulla formula del silenzio-assenso tra amministrazioni, c'e'
infatti chi vuole escludere la sua applicazione in campo
paesaggistico e culturale.
   Ormai sono rimasti pochi articoli da votare in commissione,
ma sono proprio quelli a rischio riscrittura. Sara' con tutta
probabilita' il relatore, Ernesto Carbone (Pd), a sciogliere
alcuni di questi nodi, presentando suoi emendamenti. Si parte
pero' dalle richieste del deputati, che diventano trasversali
quando si torna a proporre la cancellazione dell'assorbimento
della Forestale in un altro corpo. E non e' detto che sia proprio
uno solo: qualche unita' potrebbe andare a finire nei Vigili del
Fuoco, perche' le funzioni svolte sarebbero pressoche' le stesse.
L'altra, la gran parte, dovrebbe finire tutta in un'altra forza,
difficile infatti che il Governo torni indietro sulla riduzione
da quattro a cinque del numero dei corpi. Secondo quanto si
apprende da fonti vicine al dossier non si esclude che la nuova
casa madre dei forestali possa essere rappresentata dai
Carabinieri, mentre finora le quotazioni era sbilanciate a
favore della Polizia. Comunque per ora arriveranno degli
aggiustamenti relativi ai principi di delega, il resto sara'
fatto nei decreti attuativi.
   Un altro tema caldo, che di quando in quando si ripresenta, e'
la fusione tra gli uffici del Pra, il Pubblico registro
automobilistico, che fa capo all'Aci, e quelli della direzione e
per la Motorizzazione civile, che risponde al ministro dei
Trasporti. Gli emendamenti bipartisan puntano a rendere piu'
stringente il testo della delega, facendo saltare la parola
"eventuale" davanti al termine "accorpamento", che quindi non
sarebbe piu' un'opzione ma una certezza. L'obiettivo e' arrivare a
un documento unico, con sia i dati di proprieta' (certificato
oggi rilasciato dall'Aci) sia di circolazione (libretto bollato
attualmente dalla Motorizzazione).
   Tra i possibili cambiamenti in arrivo ci sono anche dei
paletti alla regola del silenzio-assenso, introdotta per
sburocratizzare e velocizzare le pratiche che implicano il
concerto di piu' amministrazioni. Ora la delega prevede che il
via libera, in caso di mancata risposta, scatti dopo 30 giorni,
che diventano di norma 60 in caso di enti preposti "alla tutela
ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e
della salute dei cittadini". Un emendamento, che mette d'accordo
deputati della maggioranza (Pd) e dell'opposizione (M5s), mira
invece ad eliminare la regola e quindi i vincoli di tempo,
quando in ballo ci sono, ad esempio, coste o siti archeologici.
In commissione tutto si decidera' tra martedi' e giovedi', poi,
'buona scuola' permettendo, il ddl Madia approdera' nell'Aula di
Montecitorio, per il suo secondo passaggio parlamentare.
   Il cantiere della P.A. pero' procede anche su altri fronti: si
registrano passi avanti in fatto di Anagrafe nazionale della
popolazione residente, che dovrebbe sostituire le oltre
ottomila, quanti sono i Comuni italiani, oggi esistenti. Un
unico mega-elenco allineato ai tempi, visto che per ognuno
accanto alle informazioni tradizionali (come nome e cognome)
spunta anche l'indirizzo mail (cosiddetto domicilio digitale).
Il Cdm della scorsa settimana ha emanato un regolamento tecnico
in materia, un'altra tappa per l'operazione che dovrebbe essere
conclusa per fine anno. Una volta a regime il nuovo sistema
consentira' l'aggiornamento automatico degli archivi.(ANSA).


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