TAGLI A STUDIO,DA SCONTI FISCO A 'POLTRONE' PARTECIPATE. PER SPENDING ANCHE CENTRALI ACQUISTI, FORZE POLIZIA, INVALIDITA' - FISCO: M5S, C'E' "MANINA" IN FAVORE EVASORI - NUOVO BRACCIO DI FERRO TRA L'ITALIA E L'INDIA SUI MARO'. NEW DELHI,NO ALLE RICHIESTE
TAGLI A STUDIO,DA SCONTI FISCO A 'POLTRONE' PARTECIPATE
PER SPENDING ANCHE CENTRALI ACQUISTI, FORZE POLIZIA, INVALIDITA'
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Spending review necessaria per
efficientare la macchina pubblica ma soprattutto per reperire
risorse. Che serviranno pero', almeno l'anno prossimo, non tanto
a finanziare il maxi-taglio delle tasse promesso dal premier
Matteo Renzi ma a disinnescare la 'mina' di un maxi-aumento di
Iva e accise da oltre 16 miliardi, eredita' sotto forma di
clausole di salvaguardia del governo Letta e dell'ultima legge
di Stabilita'. Il menu' allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi e
Tesoro, guidati dal nuovo commissario Yoram Gutgled, e' ricco e
in parte noto (e almeno un terzo dei risparmi dovra' arrivare da
una nuova sforbiciata ai ministeri da 3-4 miliardi) anche se per
fissare l'entita' dei singoli interventi serviranno "scelte
politiche" che non dovrebbero arrivare prima di settembre.
- TAX EXPENDITUR NEL MIRINO: E' il caso della revisione degli
sconti fiscali, gia' indicata nel Def e regolata con un decreto
attuativo della delega fiscale, che diventera' annuale.
Indiscrezioni di stampa parlano di un possibile intervento sul
2016 da 1-1,3 miliardi. Fonti di maggioranza spiegano che si
potrebbe anche arrivare a 2 miliardi, ma che il tema e' "molto
delicato" anche perche' ridurre sconti fiscali, viene spiegato,
di fatto si traduce in un "aumento delle tasse" per le categorie
interessate. Si potrebbe comunque partire da quegli sconti che
appaiono "sussidi" mascherati, come ha suggerito l'Ufficio
parlamentare di bilancio. Il faro potrebbe accendersi su
trasporti e agricoltura, i settori piu' 'premiati' dagli sconti
(rispettivamente 3,5 e 1,7 miliardi). In passato si era
affacciata anche l'idea di una revisione piu' profonda, legando
ad esempio al reddito alcune agevolazioni, come quelle per le
spese sanitarie. Al setaccio anche gli incentivi alle imprese
che, secondo il Def, insieme alle agevolazioni fiscali
dovrebbero riportare in casa circa due miliardi e mezzo.
- SANITA' ANCORA NEL MENU': come ogni anno, gia' riparte il
'tormentone' tagli alla sanita'. Quest'anno le Regioni si sono
viste 'sforbiciare' il budget sanitario di oltre 2 miliardi,
spalmati attraverso una revisione del Patto per la Salute. Le
misure (inserite nel dl Enti locali) vanno dalla stretta sulle
prestazioni inutili ai risparmi sugli acquisti. Ora si guarda
anche, ha spiegato Gutgeld, agli ospedali 'in rosso', che vanno
aiutati a rimettere a posto i conti. Una delle ipotesi e' che i
risparmi che si potranno ottenere anche nei prossimi anni non
rimangano, come sempre predicato dal ministro Beatrice Lorenzin,
all'interno del settore ma vengano dirottati (si ipotizza per
altri due miliardi) per la tenuta dei conti generale.
- MENO SPESA CON ACQUISTI CENTRALIZZATI: una delle misure su
cui l'esecutivo punta molto e' quella della riduzione, e di un
uso piu' intensivo, delle centrali d'acquisto, uno dei cardini
della spending review targata Cottarelli, insieme a una
accelerazione sui costi standard per i Comuni. Le 34 'stazioni
appaltanti' individuate da gennaio dovrebbero gestire le grandi
gare di enti locali e amministrazione centrale (per l'energia,
ad esempio, l'intera P.a. spende ogni anno circa 10 miliardi, 1
miliardo per i buoni pasto). Nel 2014 la sola Consip, che
presidia circa 40 miliardi di euro di spesa della P.a. ha
generato risparmi per 8 miliardi.
- VIA 'GIUNGLA' PARTECIPATE LOCALI: era l'altro 'cavallo di
battaglia' dell'ex commissario Cottarelli, ed e' rimasto in cima
alla lista degli interventi. Con la legge di stabilita' per il
2016 dovrebbero essere supportati e 'cifrati' gli interventi gia'
introdotti con la scorsa manovra di bilancio ma anche con la
delega di riforma della P.a., che ne limita il numero e prevede
anche il commissariamento di quelle in rosso. Nei mesi scorsi si
sono ipotizzati risparmi per 2-3 miliardi a regime.
- STRETTA SU INVALIDITA', PER FINANZIARE NON AUTOSUFFICIENZA:
tra i capitoli della nuova revisione della spesa (15 i cantieri
di lavoro su tutta l'attivita' della p.a., all'incirca gli stessi
attivati da Cottarelli) ci sara' anche un assegni di invalidita',
per eliminare "differenze regionali non giustificate". Un
intervento in questo campo, pero', potrebbe essere usato come
'partita di giro' per garantire il finanziamento al fondo per la
non autosufficienza.
- RAZIONALIZZAZIONE FORZE DI POLIZIA: si punta a un "maggior
coordinamento" come ha spiegato Gutgeld, che portera', ad
esempio, al coordinamento della sorveglianza sul mare da parte
della Guardia di Finanza. Arrivera' poi l'accorpamento della
Forestale (probabilmente ai Carabinieri) ma anche il numero
unico per le emergenze, tutte misure previste dalla legge Madia.
Risparmi poi potranno arrivare da una revisione della presenza
territoriale dello Stato. (ANSA).
FISCO: M5S, C'E' "MANINA" IN FAVORE EVASORI
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - "Ci chiediamo come mai le manine che
intervengono nottetempo sui decreti legislativi della delega
fiscale tendano sempre a fare enormi regali ai grandi evasori".
Lo affermano i deputati M5S in relazione alla "sanatoria totale
su tutti i periodi di imposta precedenti agli ultimi cinque
anni, inserita nel decreto delegato sulla riscossione, in favore
di coloro che vogliano avvalersi della voluntary disclosure".
"Siamo di fronte a un colpo di spugna che nemmeno Tremonti si
sarebbe sognato di fare - afferma M5s - cosi' che Renzi pensa
di recuperare gettito per i suoi deliri propagandistici sulla
riduzione delle tasse? calpestando la legalita' che il premier
crede di risalire nei sondaggi?".
"Ma si sa, Renzi e' quello che parla di tasse e nemmeno cita
evasione e corruzione. Il premier - chiude il M5S Camera - sta
molto attento a non disturbare i manovratori, quelli che
manovrano anche i suoi fili da quando siede a Palazzo Chigi".
(ANSA).
NUOVO BRACCIO DI FERRO TRA L'ITALIA E L'INDIA SUI MARO'
NEW DELHI,NO ALLE RICHIESTE DI ROMA. FARNESINA,CI FAREMO VALERE
(ANSA) - NEW DELHI, 26 LUG - Nuovo braccio di ferro tra
Italia e India sui maro'.
New Delhi ha deciso di dare battaglia nell'udienza del 10
agosto al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos)
di Amburgo, quando sara' esaminata la richiesta italiana di
misure cautelari a favore dei maro' Massimiliano Latorre e
Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori keralesi
nel febbraio 2012 mentre erano in servizio antipirateria a bordo
della petroliera Enrica Lexie.
Secondo la stampa indiana, nella seduta che durera' due giorni
l'India contestera' la competenza del tribunale ad occuparsi del
caso, si opporra' alle misure cautelari (il rientro di Girone in
Italia, la permanenza di Latorre in patria) e rivendichera' la
sua giurisdizione sulla vicenda.
In serata e' arrivata la reazione da Roma. "L'Italia fara'
valere con determinazione le sue ragioni nell'intento di
addivenire ad una soluzione positiva della vicenda", hanno fatto
sapere fonti della Farnesina, dove si ricorda che la procedura
arbitrale avviata dall'Italia ai sensi della Convenzione delle
Nazioni Unite sul Diritto del Mare e' vincolante per l'India, che
ha gia' comunicato la nomina del proprio arbitro nei termini e
nei tempi previsti.
A difendere le ragioni dell'Italia nell'udienza di Amburgo
sara' l'equipe giuridica anglo-italiana guidata da Sir Daniel
Bethlehem e Sir Michael Wood, entrambi in passato consiglieri
giuridici del Foreign Office britannico e massimi esperti di
diritto internazionale marittimo.
In una dichiarazione al quotidiano The Hindu di stamane,
l'Additional Solicitor General indiano P.S. Narshima ha rivelato
la strategia del suo governo. "Davanti all'Itlos - ha spiegato
il magistrato - noi sottolineeremo che solo l'India ha la
giurisdizione per processare i reati commessi nel Paese e che il
Tribunale non puo' interferire in questo". "L'India - ha aggiunto
- sosterra' anche che l'Italia non ha esaurito tutte le procedure
locali a disposizione, un requisito necessario prima di
presentare istanze all'organismo di Amburgo".
Infine New Delhi obiettera' che "non vi sono circostanze
stringenti tali da richiedere qualsiasi adozione di misure
provvisorie" nel caso che coinvolge Latorre e Girone.
Tuttavia, al di la' delle precisazioni della Farnesina, anche
altre fonti interpellate dall'ANSA a New Delhi tendono ad
escludere l'ipotesi che l'India possa contestare "a priori" il
diritto del Tribunale di Amburgo di esaminare l'istanza
italiana. Aderendo alla Convenzione Unclos infatti, entrambi i
Paesi accettano come vincolante l'azione sia della Corte
permanente di arbitrato (Cpa), derivante dalla sezione VII, sia
dell'Itlos.
La stessa sentenza che il Tribunale di Amburgo emettera' dopo
le udienze del 10 e 11 agosto avra' una prima parte in cui i
giudici ribadiranno (o no) la loro competenza a trattare la
questione, e poi una seconda di verdetto sulle richieste
italiane.
E' molto probabile quindi che l'India ripetera' davanti al
collegio giudicante tutte le osservazioni anticipate
dall'Additional Solicitor General' nell'intervista a The Hindu.
Anche se non sono da escludersi sorprese da parte indiana,
perche' in generale non e' prassi comune che una parte espliciti
in anticipo la strategia difensiva, perdendo cosi' l'effetto
sorpresa. Nel complesso insomma la sensazione degli analisti a
New Delhi e' che l'India non stia facendo resistenza
all'iniziativa presa dall'Italia presso la Corte permanente di
arbitrato dell'Aja, per cui i tempi usualmente previsti per
questo tipo di procedure dovrebbero essere rispettati.
Nella storia dei contenziosi internazionali, peraltro, solo
Cina e Russia, per ragioni diverse, hanno manifestato resistenze
agli organi giudiziari internazionali, non l'India. (ANSA).