AMIANTO ELICOTTERI: SILP CGIL CHIEDE RISULTATI SCREENING PS. GOOGLE: DA 13 ANNI IN ITALIA, AL FISCO SOLO 12 MLN TASSE. PIL: ISTAT, SPESA FAMIGLIE +0,4%, GIU' QUELLA P.A -0,2%.
AMIANTO ELICOTTERI: SILP CGIL CHIEDE RISULTATI SCREENING PS
(ANSA) - ROMA, 1 SET - "Siamo ancora in attesa di conoscere
l'esito dello screening sugli elicotteri polizia". Lo ricorda
Daniele Tissone, segretario del sindacato di polizia Silp Cgil,
commentando l'inchiesta della procura di Torino sui rischi
provocati dalla presenza di amianto negli elicotteri delle forze
armate.
Per Tissone, "quanto contestato dal pm Raffaele Guariniello,
che imputa agli esponenti delle aziende la mancata o tardiva
comunicazione della presenza del pericoloso materiale
all'interno dei velivoli e ai funzionari pubblici l'avere
impartito prescrizioni alle stesse compagnie senza averne poi
accertato l'applicazione e i potenziali rischi, ci preoccupa non
poco, soprattutto in relazione ai rischi specifici a cui puo'
essere andato incontro il personale tecnico e i piloti,
operatori del tutto ignari circa le caratteristiche e la qualita'
dei materiali con i quali avevano, quotidianamente, a che fare".
(ANSA).
GOOGLE: DA 13 ANNI IN ITALIA, AL FISCO SOLO 12 MLN TASSE
ALTRECONOMIA, PER SRL UTILI MINIMI RISPETTO A RICAVI STIMATI
(ANSA) - MILANO, 1 SET - In 13 anni di attivita' in Italia
Google ha pagato al fisco solo 12 milioni di euro di tasse. Si
tratta di un cifra minima rispetto al fatturato 'reale'
del'azienda, stimato in modo prudenziale dall'Agcom in circa 490
milioni nel solo ultimo esercizio. A fare i conti in tasca alla
succursale italiana del colosso di Mountain View, Google Italy
Srl, e' Altreconomia. Secondo il mensile tra il 2002 e il 2014 la
filiale del colosso del web ha corrisposto all'erario 12,08
milioni e realizzato, nello stesso periodo, utili ancor piu'
bassi (10,6 milioni).(ANSA).
GOOGLE: DA 13 ANNI IN ITALIA, AL FISCO SOLO 12 MLN TASSE (2)
(ANSA) - MILANO, 1 SET - Google, gia' finito nel mirino del
fisco, non solo nella Penisola ma anche a livello europeo, e' il
primo "operatore attivo nella raccolta pubblicitaria online in
Italia", dove detiene "una quota superiore al 30%", come ha
ricordato l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni nelle
Relazione annuale 2015. A differenza di altre fonti, per le
quali il fatturato pubblicitario in rete sarebbe superiore ai 2
miliardi di euro, l'authority ha quantificato in 1,63 miliardi
l'ammontare dei ricavi. Di conseguenza il 30% sarebbe pari di
circa 490 milioni.
Sul tema delle tasse nell'inchiesta di Altreconomia emerge
poi, dall'ultimo bilancio di Google Italy Srl, un 'confronto'
tra management e collegio sindacale sul tema del 'transfer
pricing', ossia l'alterazione dei prezzi di vendita praticati
nelle operazioni infragruppo che punta a trasferire i redditi da
un Paese come il nostro a quelli a fiscalita' agevolata, come
l'Irlanda, dove ha sede la consociata della filiale italiana.
Dei 54,4 milioni di ricavi 2014 (+10% sul 2013) di Google
Italy oltre il 97% proveniva da Dublino (Google Ireland Ltd),
frutto di "rapporti di natura commerciale con altre societa'
facenti parte del gruppo". Vuol dire che la filiale che opera
nel nostro Paese incamera minime commissioni dall'Irlanda,
mentre l'ammontare complessivo finisce a Dublino.
Il meccanismo continua a funzionare, a dispetto delle
modifiche normative. La piu' recente risale alla Legge di
stabilita' 2014 e stabilisce che le societa' che operano nel
settore della raccolta di pubblicita' online devono usare
indicatori di profitto diversi da quelli applicabili ai costi
sostenuti per lo svolgimento della propria attivita'. A parere di
Daniel Lawrence Martinelli, referente del Cda della Srl che ha
firmato la relazione sulla gestione, la nuova regola avrebbe
fatto sorgere "inevitabili incertezze" capaci di "comportare
effetti rilevanti sulle determinazione dell'imponibile fiscale
della societa'". Diverso il parere del collegio sindacale: per
applicare la norma ha ''chiesto durante le verifiche e via email
la documentazione di transfer pricing che non e' stata
fornita".(ANSA).
PIL: ISTAT, SPESA FAMIGLIE +0,4%, GIU' QUELLA P.A -0,2%
IN II TRIMESTRE CONSUMI FAMILIARI AI MASSIMI DA FINE 2010
(ANSA) - ROMA, 1 SET - La spesa delle famiglie residenti e'
cresciuta dello 0,4% nel secondo trimestre 2015 rispetto al
periodo precedente, raggiungendo l'incremento congiunturale piu'
alto dal quarto del 2010 (quando era sempre +0,4%). Lo rileva
l'Istat, spiegando che invece la spesa della P.A. sul primo
trimestre e' scesa dello 0,2%.(ANSA).