SCONTRO IN COMMISSIONE AL SENATO SULLA NORMA PRO-GENERALISSIMI: LA MAGGIORANZA SI OPPONE ALLE AUDIZIONI DEI COCER

mercoledì 30 marzo 2011


Il mese scorso ha destato molto interesse tra i lettori di questo sito le notizie riportate da alcuni quotidiani (
Il Mondo e ItaliaOggi) sull'esame in corso al Senato di un Disegno di Legge del Sen. Ramponi (PDL), già  Comandante Generale della Guardia di Finanza, volto ad introdurre le figure di vice-comandanti delle tre Forze Armate finora sprovviste (Esercito, Marina ed Aeronautica).

L'argomento è stato oggetto anche di una
lettera inviataci dal Sen. Caforio, rappresentante in Commissione Difesa per l'Italia dei Valori.

Nei giorni scorsi la discussione si è impantanata in Commissione a causa dello scontro tra maggioranza e opposizione sulla richiesta di sentire in proposito le Rappresentanze Militari: da una parte i partiti d'opposizione che chiedevano di ascoltare il parere dei CoCeR sull'opportunità  di estendere tali figure, già  previste per Carabinieri e Guardia di Finanza, con i conseguenti risvolti economici; dall'altra parte i Senatori della maggioranza, in primis il Gen. Ramponi, che non ritengono l'argomento di competenza delle Rappresentanze Militari.

Il risultato per il momento è uno stallo nei lavori della Commissione, dei quali pubblichiamo un resoconto, sul disegno in questione.

Legislatura 16º - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 192 del 23/03/2011

(2489) RAMPONI.  -  Disposizioni in materia di adeguamento del trattamento economico del personale appartenente alle Forze armate con funzioni dirigenziali
(Seguito dell'esame e rinvio)

 
            Riprende l’esame, sospeso nella seduta antimeridiana del 23 febbraio scorso.
 
Il presidente CANTONI ricorda che nell'Ufficio di Presidenza tenutosi mercoledì 9 marzo scorso, il Gruppo del Partito Democratico aveva formalizzato la richiesta di udire, in relazione al disegno di legge, i Capi di Stato maggiore dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, i Comandanti generali dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza ed i COCER, invitando la Commissione a deliberare sul punto.
 
            Si apre un dibattito.
 
         Il senatore PEGORER (PD), dopo aver posto, a nome della propria parte politica, l'accento sull'indubbia utilità  del ciclo di audizioni, osserva che nulla osta a che le stesse abbiano luogo in sede informale.
 
         Il PRESIDENTE si pone problematicamente sull'opportunità  di udire anche le rappresentanze militari, tenuto conto dei contenuti sostanziali del provvedimento.
 
         Ad avviso del senatore RAMPONI (PdL) l'effettuazione delle audizioni proposte non fornirebbe, invece, alcun effettivo elemento di rilievo.
 
         Il senatore TORRI (LNP) ribadisce le proprie perplessità  in ordine ad una possibile audizione delle rappresentanze sulla materia, già  espressa nella seduta del 9 febbraio.
 
         Il senatore PEGORER (PD) conferma, a nome della propria parte politica, la proposta di effettuare il ciclo di audizioni, inclusa quella delle rappresentanze militari, che potrebbero fornire un fondamentale apporto conoscitivo, considerato che il disegno di legge opera delle modifiche proprio in ordine al funzionamento dei corpi armati dello Stato.
 
         Il senatore AMATO (PdL) osserva che, alla luce dell'articolato del provvedimento, gli interlocutori in grado di fornire i più pregnanti elementi di dettaglio sarebbero quelli di tipo istituzionale (ossia i vertici degli Stati maggiori), laddove l'apporto fornito da soggetti di tipo categoriale (quali sono, invece, le rappresentanze), potrebbe essere scarsamente incisivo.
 
         Il senatore CAFORIO (IdV) si associa alle considerazioni del senatore Pegorer, insistendo sulla preziosità  degli elementi conoscitivi che potrebbero essere forniti dai rappresentanti dei COCER.
 
         Il senatore RAMPONI (PdL) dissente da quanto osservato dal senatore Pegorer, rilevando che il disegno di legge iscritto all'ordine del giorno non investe le problematiche relative al funzionamento e che le rappresentanze non sarebbero pertanto competenti a fornire elementi di dettaglio sul punto.
           
         Il senatore DEL VECCHIO (PD) osserva che il disegno di legge, che prevede l'istituzione di benefici economici per una ristretta categoria di soggetti, andrebbe inquadrato in un contesto generale connotato da una rilevante scarsità  di risorse, che si pone a carico di tutto il personale del comparto. Su tali basi, non solo il provvedimento rischia di apparire non del tutto opportuno, ma appare imprescindibile, altresì, udire al riguardo anche le rappresentanze militari.
 
         Ad avviso del PRESIDENTE, prima di procedere ad eventuali deliberazioni potrebbe essere opportuno acquisire anche l'orientamento del Governo.
 
         Il senatore PEGORER (PD) obietta che la presenza e l'eventuale parere del rappresentante del Governo non costituiscono un presupposto essenziale per eventuali deliberazioni sull'effettuazione di un ciclo di audizioni, in ordine all'opportunità  delle quali la Commissione è pienamente sovrana.
 
         Il senatore RAMPONI (PdL) replica al senatore Del Vecchio rilevando che il provvedimento definisce un incarico specifico (il vicariato), per soggetti già  esistenti, ossia i sottocapi di Stato maggiore, concernendo pertanto aspetti operativi che non rientrano nelle competenze dei COCER.
 
         Il senatore DEL VECCHIO (PD) obietta  a sua volta che, accanto all'istituzione dei comandanti vicari, è altresì previsto uno specifico trattamento economico  per le nuove cariche. In ragione di ciò, il disegno di legge assume connotati di natura eminentemente particolaristica che non possono essere valutati positivamente, stanti le penetranti ristrettezze di bilancio in cui versa l'intero comparto.
 
         Il senatore RAMPONI (PdL) ribadisce che il disegno di legge concerne essenzialmente l'istituzione di nuove figure operative.
 
         La senatrice PINOTTI (PD) osserva che rientra nella piena discrezionalità  della Commissione il deliberare o meno eventuali audizioni dei COCER.
 
         Il senatore RAMPONI (PdL) precisa che, ai sensi della normativa vigente, le stesse rappresentanze possono chiedere di essere ascoltate dalle commissioni parlamentari competenti.
 
            Il seguito dell'esame, su proposta del Presidente, è quindi rinviato.
 
 


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